L'arca olearia
PROBLEMI IN ALLEGAGIONE, SICCITA’ E ATTACCHI DI MOSCA OLEARIA. NON TUTTE LE NAZIONI HANNO PATITO UGUALI PROBLEMATICHE. ECCO UNA PANORAMICA, PAESE PER PAESE E REGIONE PER REGIONE DELLA CAMPAGNA OLEARIA CHE CI ASPETTA
La stagionalità, fenomeni anomali come i diffusi incendi estivi, e i più comuni danni da Bactrocera oleae stanno influendo pesantemente, in alcune Nazioni, sulle stime quantitative e sulla prevedibile qualità dell’olio. E’ una campagna olearia in cui ci sarà chi ride e chi invece piange amaramente. In Italia ci si aspetta un vistoso calo produttivo e oli non sempre eccellenti
29 settembre 2007 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia
Saranno Spagna e Tunisia a dominare probabilmente la scena nella prossima campagna olearia.
In Spagna si preannuncia una produzione record, di circa 1200/1300 mila tonnellate.
Ottima la produzione sia in Catalogna si in Andalusia. Le piogge sono cadute nei momenti più opportuni e la mosca non ha provocato grandi danni agli olivicoltori. Vi sarà quindi una grande disponibilità sia di Picual sia di Arbequina, entrambe, presumibilmente, di buona qualità .
La Tunisia è la grande sorpresa e rilevazione di questa campagna olearia. Una produzione molto abbondante per un Paese che ha investito molto sullâolivicoltura. La previsione produttiva è di 250-300 mila tonnellate, generalmente di buona qualità , anche nella zona a nord di Sfax dove si concentrano normalmente gli oli dai sentori più fruttati.
Gli incendi estivi condizioneranno invece la campagna della Grecia, prevista in lieve flessione, 220-250 mila tonnellate, rispetto a uno standard produttivo consolidato negli anni di 300 mila tonnellate. Si stima infatti che il calo produttivo nel Pelopponeso, devastato dai roghi, sia nellâordine del 6-8%. Anche la siccità ha influito su questa diminuzione complessiva della produzione, meno intensa a Creta dove ci sia attendono oli di buona qualità .
Penalizzati fortemente dalla stagionalità , dalla siccità e da altri vari problemi la Turchia e la Siria dove la produzione si attesterà sulle 70-80 mila tonnellate cadauno. A differenza dalla Turchia, la Siria ha però a disposizione stock di 80 mila tonnellate, cosicché la sua effettiva disponibilità di olio non si scosterà significativamente rispetto a una campagna normale (circa 150 mila tonnellate). La qualità degli oli siriani e turchi dovrebbe essere discreta, dubbi solo sulla qualità degli oli siriani della scorsa campagna olearia.
Il Maroccosi consolida seconda forza produttiva della sponda africana del bacino del mediterraneo, con una produzione stimata di 50-70 mila tonnellate di olio, la cui qualità , sebbene non sia arrivata ancora a buoni standard, è in continuo miglioramento.
LâItalia questâanno soffrirà di un calo produttivo notevole, nellâordine del 25% almeno. Verranno prodotte 250 mila tonnellate dâolio, non sempre di buona qualità . La situazione è inoltre assai variegata di regione in regione.
La Puglia consoliderà il suo primato produttivo soprattutto in ragione di buone previsioni nel nord barese e nel gargano, specie negli oliveti irrigui. In queste aree non si sono rilevati gravi problemi di attacchi di mosca e dunque anche la qualità dovrebbe essere buona. Nel brindisino e nel salentino, specie nelle aree più limitrofe al mare, la produzione appare invece in netta diminuzione. Nel complesso si dovrebbe trattare di una campagna soddisfacente.
Diversa la situazione in Sicilia dove, specie nella zona occidentale, sono stati segnalati notevoli problemi di allegazione. Siccità e attacchi di mosca olearia hanno influito negativamente anche sulla produttività degli oliveti nella parte orientale dellâisola. Nel complesso si tratterà di una campagna negativa, con oli di buona qualità che raramente raggiungeranno tuttavia i livelli di eccellenza a cui ci siamo abituati.
Anche in Calabria la campagna non sarà completamente soddisfacente. Produzioni uguali, o più probabilmente in lieve calo, rispetto allâanno passato e qualità dellâolio discreta.
Eâ nel Centro Italia che si registrerà il più sensibile calo produttivo. Toscana, Umbria, Marche e Lazio avranno produzioni dimezzate rispetto alla media, a causa di una molteplicità di problemi. Sensibili problemi di scarsa allegazione si sono verificati diffusamente a giugno a cui sono seguiti intensi attacchi di mosca olearia fin da luglio e, in certe aree, anche siccità prolungate. Nel complesso si tratta di una campagna da dimenticare. Anche sotto il profilo qualitativo infatti non si attesterà sui consueti vertici.
Liguria e Garda avranno produzioni discrete per quantità e buone per qualità . In particolare in Liguria vi è una situazione a macchia di leopardo e le aree più penalizzate sono generalmente quelle collinari.
In conclusione si può affermare che la Spagna si conferma nettamente prima forza produttiva mondiale mentre lâItalia, a causa di unâannata non felice, rischia di perdere la seconda posizione a beneficio della Tunisia dove invece si registra un carico realmente eccezionale. Anche in Grecia la situazione non è felice e non si conferma la consueta stabilità produttiva a causa soprattutto di episodi eccezionali che però potrebbero avere effetti anche nel medio periodo.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
L'agricoltura biologica aumenta il contenuto fenolico dell'olio di oliva

Sia le pratiche agronomiche che le cultivar possono influenzare notevolmente le proprietà chimiche e nutrizionali dell'olio di oliva vergine extra, con l'agricoltura biologica che potenzia la concentrazione di oleocantale e oleaceina.
15 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
Il presente e il futuro delle olive dolci, pronte all'uso e alla cucina

Osservate differenze significative nel peso, nella lunghezza e nella larghezza dei frutti in base sia alla cultivar di olivo che all'anno. La composizione fenolica delle cultivar di olive è stata significativamente influenzata sia dalla varietà che dall'anno di raccolta
14 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
La vera efficacia di Acetamiprid e Flupyradifurone contro la mosca dell’olivo

I dubbi sulla reale efficacia dei nuovi neonicotinoidi contro la mosca dell’olivo è sempre più presente. Ecco un test di efficacia condotto negli Stati Uniti con Acetamiprid e Flupyradifurone
14 luglio 2025 | 14:00
L'arca olearia
La moderna differenziazione dell'olio di oliva è superata: torniamo a quella degli Antichi Romani

Abbiamo perso quella che era una migliore classificazione dell’olio di qualità fatta duemila anni fa: Oleum ex albis ulivis e Oleum viride, oggi ricompresi nell’unica categoria dell’olio extra vergine. E l'Alta Qualità?
11 luglio 2025 | 18:00 | Alessandro Vujovic
L'arca olearia
La varietà di olivo Arbequina è più produttiva della Coratina? Non sempre, ecco perché

La sommatoria termica, ovvero i gradi giorno di temperatura, influenzano relativamente la crescita dei germogli di olivo mentre il carico produttivo ha mostrato un'influenza negativa sull'allungamento. In questo il comportamento di Coratina e Arbequina è molto diverso
11 luglio 2025 | 17:00
L'arca olearia
Comportamento dello smorzamento dell’olivo sotto scuotimento del tronco

La ricerca sul fabbisogno energetico degli scuotitori per olivi ha dimostrato una notevole differenza tra le previsioni teoriche e l'energia effettivamente necessaria. L'ottimizzazione dell'altezza di attacco durante la raccolta meccanica può migliorare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i danni
11 luglio 2025 | 16:00