L'arca olearia
La vera efficacia di Acetamiprid e Flupyradifurone contro la mosca dell’olivo
I dubbi sulla reale efficacia dei nuovi neonicotinoidi contro la mosca dell’olivo è sempre più presente. Ecco un test di efficacia condotto negli Stati Uniti con Acetamiprid e Flupyradifurone
14 luglio 2025 | 14:00 | R. T.
Le uniche armi contro gli stadi preimaginali della mosca dell’olivo (uova e larve) sono i neonicotinoidi Acetamiprid (Epik, Kestrel) e Flupyradifurone (Sivanto).
L’efficacia di questi principi attivi è spesso oggetto di discussione tra gli olivicoltori che lamentano un’efficienza decisamente inferiore al dimetoato.
Le prove condotte in Italia indicano una buona efficacia dei due neonicotinoidi ma in realtà le prove non sono concordi.
Uno studio californiano ha valutato l'efficacia degli insetticidi biologici e convenzionali per il controllo della mosca dell’olivo. Lo studio è stato condotto in un oliveto commerciale “Sevillano” vicino a Corning, in California. Cinque trattamenti sono stati replicati quattro volte in un disegno RCB.
I tempi di trattamento sono stati determinati monitorando settimanalmente la presenza di adulti di mosca dell’olivo dal 5 giugno al 12 settembre con una trappola McPhail posizionata al centro di ciascuna replica.
I trattamenti sono stati spruzzati una settimana dopo l'indurimento dei noccioli con la presenza di mosche nelle trappole il 28-29 giugno e nuovamente un mese prima del raccolto, quando la popolazione di mosche è riapparsa il 23-24 agosto.
Circa 1.500 frutti per replica sono stati ispezionati per verificare la presenza, l'assenza e il danno totale causato dalla mosca dell’olivo poco prima della raccolta commerciale.
I dati relativi sono stati analizzati utilizzando l'ANOVA e le medie sono state separate con il test LSD protetto di Fisher

L’acetamiprid (Assail 30SG equivalente a Epik) non era significativamente diverso dal controllo non trattato.
Tutti gli altri trattamenti sperimentali erano significativamente inferiori rispetto al controllo non trattato.
L'infestazione da mosca dell’olivo era significativamente inferiore nel trattamento con Venerate (un biopesticida contenente un batterio) rispetto ad Assail, ma Venerate non differiva da Danitol (Fenpropathrin, non autorizzato in UE) e Sivanto (Flupyradifurone).
Complessivamente l’utilizzo dei fitofarmaci attualmente autorizzati, sulla base di un programma di monitoraggio esclusivamente basato sulla popolazione di mosca dell’olivo, non è in grado di proteggere efficacemente l’oliveto, riducendo solo alla metà il danno da Bactrocera oleae.
Ovviamente potrebbe essere molto diverso il risultato nel caso in cui al monitoraggio della popolazione venga abbinato anche un monitoraggio dell’infestazione della mosca dell’olivo. In questi casi, però, la tempestività di intervento risulta determinante poiché i neonicotinoidi non risultano efficaci contro le larve di II età di Bactrocera oleae. Va ricordano che i tempi per il passaggio da uova a larva di II età, in condizioni climatiche favorevoli, possono essere inferiori ai 7 giorni.
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