L'arca olearia
Risparmiare sui costi energetici per la climatizzazione dei locali di stoccaggio dell’olio di oliva

Per controllare la temperatura dell'aria nel locale stoccaggio in un intervallo compreso tra 8 e 22°C, ideale per la conservazione dell’olio, si spendono più di 1000 euro all’anno. E’ possibile ridurre i costi di un terzo
28 ottobre 2022 | T N
La qualità dell'olio extravergine di oliva è fortemente correlata alla temperatura di conservazione, infatti le condizioni di stoccaggio (materiale di confezionamento, ossigeno, temperatura e luce) alterano non solo gli esteri alchilici degli acidi grassi (FAEE) dell'olio di oliva ma anche altri parametri qualitativi come i perossidi, rendendo l'olio incompatibile con l'extra vergine di alta qualità.
Durante la conservazione dell'olio i polifenoli tendono a diminuire e a compromettere le qualità dietetiche e nutrizionali, il gusto e a produrre sostanze nocive.
La temperatura di stoccaggio, superiore a 24°C, influenza notevolmente l'extra vergine, soprattutto per la conservazione a lungo termine. L'alta temperatura di stoccaggio porta al degrado della qualità dell'olio a lungo termine, mentre la bassa temperatura sviluppa rapidamente l'irrancidimento, riducendo la domanda dei consumatori. Anche la bassa temperatura di conservazione influisce sulla qualità dell'olio, ma in misura minore rispetto all'alta temperatura di conservazione.
Con l’aumento dei costi energetici è importante coibentare adeguatamente i locali destinati a conservare l’olio.
Per valutare l'effetto dell'uso dei materiali coibentanti è stato preso in considerazione dall'Università di Reggio un caso di studio specifico. L'edificio analizzato è un frantoio situato a Scido, una cittadina in provincia di Reggio Calabria, nel sud Italia.
L'intervento sul locale di stoccaggio dell'olio per migliorare il risparmio energetico per il controllo della temperatura si è basato sull'isolamento delle partizioni e sull'installazione di un controsoffitto per limitare il volume d'aria, con un pannello sandwich a due strati, uno di PCM e l'altro di poliuretano espanso rigido con un rivestimento metallico di 4 cm di spessore.
È stata condotta una simulazione di analisi termica con il software DesignBuilder per calcolare l'energia elettrica spesa in un anno per controllare la temperatura dell'aria in un intervallo compreso tra 8 e 22°C.
I risultati sono stati di 3590,67 kWh/anno per l'edificio esistente e 2539,52 kWh/anno per l'edificio coibentato, con un risparmio energetico di circa il 30%.
Ai prezzi attuali (35 centesimi di euro a Kw), il risparmio si traduce in 350 euro all’anno.
È stata misurata una diminuzione della temperatura di circa 3°C all'interno del deposito senza sistema di raffreddamento durante il periodo più caldo dell'anno, ma il risultato più importante è stata la stabilizzazione termica dell'aria interna nel deposito. Questa condizione evita una fluttuazione termica dell'extra vergine ed è la migliore condizione di conservazione.
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