L'arca olearia

Il nuovo Nutriscore promuove l’olio extra vergine di oliva

Il nuovo Nutriscore promuove l’olio extra vergine di oliva

Il 29 luglio è stato approvato il nuovo algoritmo per l’etichetta nutrizionale Nutriscore che prevede molti cambiamenti per i cibi della dieta mediterranea, primo fra tutti l’olio extra vergine di oliva che ottiene la B

02 settembre 2022 | T N

L’olio extra vergine di oliva non è più un alimento “cattivo” secondo l’aggiornamento dell’algoritmo Nutriscore approvato il 29 luglio.

Il voto per il re dei grassi passa dal livello C, ovvero arancione (=cattivo), al livello B, ovvero verde (=buono).

Cambia l’algoritmo Nutriscore: olio extra vergine di oliva promosso

Tra le novità più significative del Nutriscore un cambiamento nella valutazione dei grassi vegetali.

Il comitato scientifico, composto da esperti di nutrizione e salute pubblica provenienti da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera ha cambiato la parametrazione di questi alimenti, penalizzando quelli ricchi di grassi saturi e non tutti gli oli vegetali.

Tecnicamente non verrà più presa in considerazione l’energia ottenuta alimentandosi con un olio vegetale ma solo la componente dei grassi saturi, che fanno male all’apparato cardiocircolatorio.

Grazie a questo artificio, l’olio extra vergine di oliva, ancorchè non siano stati considerati altri elementi importanti, come i componenti minori, importantissimi per la salute, è stato promosso.

Non solo olio, cambiano i parametri di altri alimenti

Molte modifiche alle componenti che incidono negativamente sul Nutriscore, come zuccheri e sale, e a quelle che indicono positivamente, come fibre e proteine.

Questi cambi di prospettiva, che implicano una visione più completa e complessa della dieta, senza limitarsi al singolo cibo, hanno portato a far sì che molti alimenti verranno riclassificati.

Vediamo i cibi che hanno ricevuto la luce verde

Pesce: per tutti i pesci, compresi quelli più grassi, aumenta la valutazione, che spesso diventa verde, grazie alla revisione del parametro delle proteine;

Cereali integrali: si distingue tra alimenti ottenuti da cereali integrali e raffinati, con un beneficio in termini di punbteggio Nutriscore per i primi, grazie al loro contenuto in fibre.

Formaggi: alcuni prodotti a pasta dura e semi-dura con un contenuto moderato di sale ottengono punteggi migliori rispetto al vecchio algoritmo, grazie alle modifiche nel parametro delle proteine.

Vediamo ora i cibi il cui punteggio Nutriscore è peggiorato.

Prodotti zuccherati: dolci e prodotti ad elevato contenuto di zucchero come i cereali da colazione sono penalizzati.

Prodotti salati: gli alimenti con quantitativi eccessivi di sale aggiunto sono più penalizzati.

Carni rosse e lavorate: questi alimenti riceveranno punteggi generalmente peggiori rispetto alle carni bianche e al pesce.

Probabilmente il via libera definitivo al nuovo algoritmo sarà dato entro dicembre. Quindi alle aziende verranno dati alcuni mesi per adeguare le etichette al nuovo standard.

Secondo il calendario dei lavori, la prossima revisione dell’algoritmo de nutriscore è fissata tra tre anni ma le esigenze politiche di avere un’unica etichetta nutrizionale per tutta Europa potrebbero accelerare questo processo.Cambiamenti così significativi indicano però che l'agoritmo Nutriscore non è ancora maturo e abbisogna di molte correzione e correttivi prima di poter essere proposto come affidabile e realmente universale.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Nuovi attrattivi alimentari per migliorare l'efficienza della cattura massale contro la mosca dell'olivo

L'attrattiva delle esche alimentari per la cattura massale è altamente variabile e la loro performance relativa è influenzata da molti fattori. L'uso di attrattivi a base di farina d'insetti hanno catturato un numero significativamente più elevato di adulti di mosca dell'olivo

13 giugno 2025 | 16:00

L'arca olearia

Gli effetti della concimazione fogliare con biostimolanti organici sull'olivo

Questi biostimolanti, che generalmente comprendono peptidi, aminoacidi, polisaccaridi, acidi umici, sono direttamente assorbiti dalle piante, migliorando così la nutrizione minerale della pianta e aumentando la qualità e la produttività, anche sull'olivo

13 giugno 2025 | 15:00

L'arca olearia

Riconoscere l'origine dell'olio extravergine di oliva: un confronto tra isotopi stabili e sesquiterpene

Poiché il paese di origine influenza in modo significativo le preferenze dei consumatori sull'olio extravergine, ha un impatto sul prezzo di mercato, in particolare in Italia. Dare certezze attraverso analisi che stabiliscano l'origine in maniera certa è una priorità

13 giugno 2025 | 14:00

L'arca olearia

Stress idrico dell'olivo: meglio la pacciamatura organica dei teli in plastica

Lo stress da stress da siccità ha ritardato significativamente i parametri di crescita, ma l'accumulo di materia secca delle olive ha indicato il comportamento opposto. L'uso di pacciamature naturali è un buon modo per superare lo stress da siccità

11 giugno 2025 | 15:00

L'arca olearia

La lebbra dell’olivo: riconoscere i sintomi sul fiore e frutto

Le infezioni che causano lebbra dell’olivo possono interessare anche i fiori. Nessuna differenza tra le specie Colletotrichum, ad eccezione di C. theobromicola, che ha causato la maggiore gravità nella fase di olive verdi

10 giugno 2025 | 14:00

L'arca olearia

Usare l'azoto in frantoio per migliorare la durata degli oli extravergine di oliva

Occorre ottimizzare l’utilizzo del gas inerte esaminando gli effetti dell’insufflazione, su decanter e separatore verticale, rispetto a un sistema senza l'uso di azoto in linea

10 giugno 2025 | 12:00