L'arca olearia 29/07/2022

Il possibile utilizzo del tidiazuron contro Xylella fastidiosa

Il possibile utilizzo del tidiazuron contro Xylella fastidiosa

Un fitoregolatore a basso costo previene anche l'ingiallimento delle foglie, migliora l'attività fotosintetica, la maturazione dei frutti, oltre a stimolare la proliferazione dei germogli avventizi, la produzione di callo e a indurre l'embriogenesi somatica


Xylella fastidiosa ST53 è un batterio Gram-negativo invasivo appartenente alla famiglia delle Xanthomonadaceae, responsabile dell'insorgenza dell'OQDS, una malattia che causa un massiccio deperimento degli ulivi in Puglia, nell'Italia meridionale. La distribuzione globale di questo patogeno continua ad aumentare a causa dei movimenti antropici di merci e materiali vegetali. Le questioni ambientali, come il ripristino del paesaggio danneggiato, sono di importanza cruciale per i piani di sviluppo territoriale a livello regionale, nazionale e internazionale. Tuttavia, contenere l'OQDS è ancora un'utopia. Di fronte a un patogeno così aggressivo, è necessario individuare e monitorare costantemente i vettori più rappresentativi per ogni area, al fine di intervenire tempestivamente ed evitare un'ulteriore propagazione in territori non contaminati. Il monitoraggio e lo scambio di informazioni sono essenziali per costruire un argine contro una diffusione incontrollata dell'infezione. Sono stati condotti diversi studi sul batterio Xfp, così come su P. spumarius L., il principale vettore epidemiologicamente rilevante attualmente responsabile della diffusione dell'OQDS in Italia, e sull'importanza del clima per la diffusione di questa malattia. Tuttavia, siamo lontani dall'essere liberi da questa malattia e sono necessari nuovi trattamenti o strategie.

In questo scenario, si può prevedere lo studio di nuovi antibatterici e una possibilità è quella di utilizzare il tidiazuron, un fitoregolatore a basso costo che previene anche l'ingiallimento delle foglie, migliora l'attività fotosintetica, la maturazione dei frutti, oltre a stimolare la proliferazione dei germogli avventizi, la produzione di callo e a indurre l'embriogenesi somatica.

La sua interessante azione antimicrobica, insieme a tutte queste attività, potrebbe suggerire l'uso di questo composto per un potenziale trattamento dell'OQDS.

Bibliografia

Catalano, A.; Ceramella, J.; Iacopetta, D.; Mariconda, A.; Scali, E.; Bonomo, M.G.; Saturnino, C.; Longo, P.; Aquaro, S.; Sinicropi, M.S. Thidiazuron: New Trends and Future Perspectives to Fight Xylella fastidiosa in Olive Trees. Antibiotics 2022, 11, 947

di T N