L'arca olearia
LA GESTIONE DELLE RISORSE NEL FRANTOIO, UN PASSO IRRINUNCIABILE PER MASSIMIZZARE I GUADAGNI
Il frantoio, oggi, è prima di tutto un’impresa. Il lavoro intenso, condensato in pochi mesi, può portare a errori frequenti e ripetuti che erodono i margini, ma possono anche provocare perdite nelle rese, problemi con i clienti, diminuzione dell’efficienza degli impianti
10 febbraio 2007 | Alberto Grimelli, Silvia Gentile
Lâattività del frantoiano è, spesso, complementare ad altre che, per durata e importanza, vengono magari considerate prevalenti.
In realtà, da quei pochi mesi di lavoro, si può ricavare un importante reddito se si opera una corretta gestione di tutte le risorse, ottenendo la massima efficienza da ogni fattore produttivo.
Come ogni altra realtà imprenditoriale è necessario un attento controllo di tutte le variabili che hanno unâinfluenza sul risultato economico finale. 
Questi sono essenzialmente:
- risorse umane
- gestione dei macchinari ed eventuale loro dimensionamento
- rapporti con la clientela, rapporto tra prezzo e prestazione/servizi offerti
Analisi delle risorse umane
Di solito in frantoio troviamo più di una figura. Câè naturalmente il frantoiano, inteso come colui che è deputato alla gestione e manutenzione delle macchine, ma anche il personale amministrativo che si occupa della fatturazione e dei vari registri e infine alcune figure âjollyâ che fanno da mulettisti, che si occupano delle pesate delle olive e della consegna dellâolio, che assistono altre eventuali esigenze della clientela, come pure possono aiutare il frantoiano in operazioni di pulizia e manutenzione dellâimpianto.
Si rileva spesso che la manodopera è malamente utilizzata, essendo o sovradimensionata o sottodimensionata rispetto alle reali necessità che si misurano in termini di efficienza delle macchine olearie e di soddisfazione del cliente.
Gestire i turni, in funzione dei presumibili carichi di lavoro, sia giornalieri sia lungo le settimane di lavorazione delle olive, può consentire di ottimizzare il lavoro del personale, eventualmente anche risparmiando unità lavorative. 
Gestione delle macchine
Un fermo dellâimpianto è considerato, non a torto, una delle sciagure peggiori. Significa infatti un aumento delle giacenze, con conseguente insoddisfazione dei clienti, una perdita di giornate lavorative e di reddito, un costo per la riparazione.
Quello che invece speso non viene sufficientemente considerato è lâefficienza dellâimpianto, intesa come la capacità di sfruttare le macchine al limite del loro valore potenziale. Arrivare a un dato di efficienza può risultare relativamente semplice, è sufficiente utilizzare la formula: potenziale dellâimpianto (qli/ora) / moliture realmente effettuate (qli/ora), più complesso può essere arrivare ad analizzare, nel dettaglio, le ragioni del mancato sfruttamento dellâimpianto, riconducibili comunque a sottodimensionamento di qualche macchinario o a imprecisioni-errori-lassismo nella gestione. In questo senso può giovare, eventualmente, un confronto fra le efficienze relative di due linee omogenee, se presenti.
Allo stesso modo può giovare unâanalisi dellâefficienza dellâimpianto in funzione del numero di partite lavorate e delle quantità di olive media per ogni partita. 
Non trascurabile, infine, soprattutto in funzione delle pressioni dei clienti, avere a disposizione dati medi riguardanti lâandamento delle rese, per giorno, per cliente, per partita e per linea di molitura. Interfacciando e interfacciando questi dati, magari avendo a disposizione anche uno storico, è più facile e plausibile, anche per tecnici eventualmente chiamati a prestare assistenza, individuare lâanomalia e trovare una soluzione.
Rapporti con la clientela
Conoscere approfonditamente la propria clientela è il fondamento di ogni attività. Non scampa a questa regola neanche il frantoio, che dovrebbe conoscere e saper suddividere i propri clienti in funzione delle quantità molite, del numero di moliture, del fatturato generato e, dato interessante soprattutto per il frantoio acquisitore, delle quantità e della qualità dellâolio conferito. 
Si potranno così generare classi di clientela, suddivise sulla base di diversi parametri, alle quali proporre e fornire servizi specializzati, avendo a priori ben chiari i costi derivanti e, anche, i redditi generabili. 
Si potranno inoltre generare simulazioni sullâimpatto economico derivante da diverse politiche di pricing su specifiche classi di clientela, così evitando anche âdannoseâ, perché indiscriminate e non ragionate, revisioni prezzi.
Le operazioni qui descritte possono essenzialmente ricondursi in unâattività di reporting.
Tale occupazione, naturalmente, occupa tempo e risorse che spesso risultano preziose nei pochi mesi di duro lavoro del frantoiano, già oberato da numerose scartoffie. 
Tuttavia, in una realtà italiana dominata da unâaccesa concorrenza, la ricerca di una adeguata redditività non può che passare dallâaumento dellâefficienza, al fine dellâabbattimento dei costi di esercizio, e da unâofferta di servizi mirati e utili alla propria clientela. Per ottenere questi risultati è assolutamente indispensabile indagare, sulla base di numeri, ovvero dati oggettivi, individuare i punti critici e quindi intervenire selettivamente e in maniera mirata. 
Passi indispensabili per massimizzare i guadagni.
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