L'arca olearia
IN CONTINUO AUMENTO IL CONSUMO DI OLIO DI OLIVA NEL MONDO
Nel giro di quindici anni la domanda mondiale di olio d’oliva è quasi raddoppiata, un'escalation da record. I più consistenti incrementi si sono registrati nei Paesi non produttori, in particolare Giappone +50% annuo, Germania +22% ma anche Svezia +43%
01 luglio 2006 | Ernesto Vania
Nel 1990, il consumo mondiale di olio dâoliva era di 1.600.000 tonnellate, oggi siamo attorno i 3.000.000. Nel giro di 15 anni, in pratica, la domanda mondiale di olio dâoliva è quasi raddoppiata.
Eâ quanto emerso nel convegno organizzato dalla Confagricoltura a Bari per presentare il Dossier âLa qualità in campo: la filiera dellâolio dâolivaâ.
I più consistenti incrementi si sono registrati nei Paesi non produttori.
Nel 1990, il 75% della domanda mondiale di olio dâoliva veniva dai consumatori europei. Oggi gli europei consumano il 67% della produzione mondiale.
âIn questi anni â ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni - i Paesi non tradizionali consumatori, dove è assente o insignificante la produzione interna di olio dâoliva, si sono fatti avanti con incrementi esponenziali del consumoâ.
Il Giappone ha registrato un aumento dei consumi del 713%, pari al 50,9% di incremento annuo.
Gli Stati Uniti hanno aumentato del 147%, con un + 10,5% allâanno. La Svizzera del 267%, ovvero + 19% allâanno. La Germania ha avuto un incremento del 317%, con un tasso medio annuo di variazione del + 22,7%.
Infine la Svezia che ha aumentato i consumi del 430%, ad un ritmo del + 43% allâanno.
âQuesti dati riguardano solo alcuni Paesi che negli ultimi anni hanno scoperto le qualità , le virtù e il fascino dellâolio dâoliva â commenta Vecchioni â. Sono Paesi ricchi con consumatori che hanno, non solo una elevata propensione alla spesa, ma anche una capacità critica e gusti molto sofisticati. Sono questi i nostri mercati di riferimento e sono questi i consumatori a cui dobbiamo rivolgere la nostra offerta con politiche di marketing attive e moderneâ.
A fronte di questi dati molto confortanti, continua a stupirci la decisione dellâUnione europea di disincentivare la coltivazione dellâolivo e di sospendere i finanziamenti a favore del Consiglio oleicolo internazionale, uno degli organismi più attivi nel promuovere gli oli di oliva.
LâUnione europea detiene infatti una posizione di assoluta prevalenza, se non predominio, su un prodotto alimentare, con circa lâ80% della produzione mondiale.
Ci auguriamo che questa leadership non venga a perdersi a favore di nuovi, agguerriti concorrenti internazionali.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto
Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo
16 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo
L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo
15 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati
Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto
14 novembre 2025 | 17:30
L'arca olearia
Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no
La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica
14 novembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
Il dolore muscolo-scheletrico tra i raccoglitori di olive italiani: impatto reale e percezione
La gestione non farmacologica e la prevenzione del dolore muscoloscheletrico per i raccoglitori di olive si basano sull'educazione all'acquisizione di competenze di autogestione, tra cui adeguamenti della dieta, attività fisica ed esercizio fisico
14 novembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Il profilo degli acidi grassi dell'olio d'oliva in risposta alla concimazione organica
La ricerca continua a sperimentare per ottenere un migliore contenuto di acidi grassi desiderabili come l'acido oleico utilizzando fertilizzanti compatibili con il sistema di produzione biologico
14 novembre 2025 | 13:00