L'arca olearia
Su Xylella è battaglia tra Commissione europea, Regione e Comuni

Bruxelles deferisce l'Italia alla Corte Ue per non aver effettuato gli abbattimenti degli olivi infetti, mentre molti sindaci pugliesi emettono ordinanze in contrasto con il decreto Martina e la Regione Puglia scende in campo
18 maggio 2018 | T N
La battaglia contro Xylella fastidiosa si sposta sempre di più dai campi, dagli oliveti, alle carte bollate.
Bruxelles ha annunciato il deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea per aver violato la direttiva comunitaria sugli organismi da quarantena, ovvero per non aver proceduto all'abbattimento delle piante infette.
In effetti, di decreto in decreto, fino al DM 13 febbraio 2018 (decreto Martina), gli abbattimenti si sono susseguiti con lentezza anche a causa dei ricorsi di fronte al Tar degli olivicoltori una volta ricevuto il provvedimento amministrativo di abbattimento degli alberi infetti. Considerando i tempi della giustizia amministrativa italiana potevano quindi passare settimane e mesi dalla notifica del provvedimento all'abbattimento degli olivi, un tempo considerato non congruo dalla Commissione europea.
Vi è però un altro punto di frizione sul decreto Martina e riguarda la prassi fitopatologica obbligatoria per il contrasto al vettore, ovvero per abbassre la popolazione della sputacchina. Oltre a prassi agronomiche, come lo sfalcio o la lavorazione dei terreni olivetati, vi sono trattamenti obbligatori da effttuarsi a intervalli regolari e proprio contro questi trattamenti si sono mossi diversi sindaci salentini, per primo quello di Nardò (LE), emettendo ordinanze che li vietano, pena una multa da 500 euro.
E' così che è scesa in campo anche la Regione Puglia: "chi non ottempera incappa nelle sanzioni. Questo deve essere chiaro perché ai sensi del Decreto Martina, dell'art 11 in particolare, l'osservatorio fitosanitario regionale deve declinare le prescrizioni per il territorio colpito dalla batteriosi della Xylella affinché si proceda con i due trattamenti fitosanitari obbligatori". Lo ha spiegato l'assessore alle Risorse agroalimentari della Puglia Leonardo Di Gioia. "Con le associazioni agricole, con i tecnici e con l'osservatorio fitosanitario regionale abbiamo convenuto che non si può derogare alle prescrizioni scientifiche contenute all'interno del provvedimento nazionale e che esiste - ha sottolineato Di Gioia - una validazione fatta dal Ministero della Sanità e da organismi internazionali come l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) su una serie di prodotti
cui faremo riferimento affinché si possano utilizzare nell'ottemperare alle prescrizioni dei due trattamenti obbligatori".
Non solo, sull'impiego di fitofarmaci nella lotta al vettore della Xylella "la Regione Puglia è pronta a valutare e mettere in campo un'attività di contrasto alle ordinanze dei sindaci che immotivatamente vietano l'utilizzo di alcuni prodotti". ha sostenuto l'assessore Leonardo Di Gioia.
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