L'arca olearia

Ridurre la diffusione della putacchina grazie a Zelus renardii

La lotta biologica con antagonisti naturali dell'insetto patogeno è conosciuta e applicata con successo da anni. Ora si potrà utilizzare anche contro Philaenus spumarius per contrastare Xylella fastidiosa

05 ottobre 2017 | R. T.

Ad oggi l'unico insetto vettore della Xylella fastidiosa su olivo è la sputacchina, Philaenus spumarius.

Molta dell'attività per contrastare il diffondersi della batteriosi consiste proprio in misure agronomiche volte a controllare la popolazione dell'insetto.

Oltre alla lotta chimica, basata su insetticidi, e a quella agronomica che prevede sfalci regolari, si potrebbe presto aggiungere quella biologica, grazie al lancio di insetti utili.

Nel caso specifico l'insetto utile sarebbe lo Zelus renardii, originario del nord america ma ormai ben acclimatato anche nel Mediterraneo e diffusosi, dalla Grecia, in tutti i territori olivicoli.

A scoprire la voracita di Zelus renardii contro Philaenus spumarius è stato Francesco Porcelli, docente del Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università Aldo Moro di Bari.

Lo Zelus renardii si comporterebbe come un predatore naturale della sputacchina, uccidendone in gran quantità. Ma abbastanza per contrastare l'avanzata di Xylella fatidiosa? Probabilmente no.

"Lo Zelus renardii - ha affermato Porcelli - si integra nelle strategie di controllo integrato, sia biologico che convenzionale. Stiamo lavorando con una sinergia fra diversi programmi di controllo, tutti adottati sul territorio perché la sputacchina è presente dovunque in Italia. Ma sia chiaro - conclude - la lotta va condotta da ognuno di noi".

Si calcola che nelle zone di contenimento e cuscinetto  ci siano quattro milioni di sputacchine per ettaro, con punte di otto milioni e mezzo per ettaro.

E' chiaro che un singolo insetto antagonista non può pensare di uccidere simili popolazioni così numerose. Zelus renardii andrebbe quindi utilizzato solo in combinazione con sistemi di contrasto più classici e sperimentati.

Non è neanche detto, anche se vi sono buone speranze, che si possano realmente effettuare lanci di massa dell'insetto utile. Prima bisognerà allevarlo su terreni di coltura sintetici, di facile riproduzione ed economici.

Ma come e quando potrebbe essere utilizzato Zelus renardii? "Si potrebbero effettuare dei lanci di massa in corrispondenza dell'inizio sfarfallamento del Philaenus spumarius. Da ripetersi di anno in anno previa valutazione ex ante della popolazione residente di Zelus, a partire dal secondo anno di lancio." ha concluso Porcelli.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L'influenza della varietà e dell'epoca di raccolta sull'amaro e sui composti fenolici dell'olio d'oliva

il livello di composti fenolici e l'intensità dell'amaro è significativamente influenzata sia dall'epoca di raccolta che dalla varietà di olive, con l'influenza del tempo di raccolta più pronunciata

27 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura

Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente

24 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo

Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti

23 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo

I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia

23 dicembre 2025 | 10:10

L'arca olearia

Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio

La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati

22 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa

L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale

21 dicembre 2025 | 12:00