L'arca olearia
Da Carolea e Coratina non si produce olio extra vergine di oliva. A rischio anche Dop e Igp
L'intera filiera olivicolo-olearia, unita, ha sottoposto al Ministro Martina la problematica riguardante alcuni limiti, modificati con il regolamento 1830/2015, richiedendo la revisione dei valori per alcuni acidi grassi e per gli steroli totali. A rischio soprattutto due varietà emblema del Sud Italia
06 novembre 2015 | T N
Con la modifica del regolamento 2568/1992 dettata dal nuovo regolamento 1830/2015, l'Italia olivicolo-olearia si scopre fuorilegge.
Non tutti i suoi oli, benchè di assoluta qualità, si potrebbero vantare della denominazione di olio extra vergine di oliva per lo sforamento di alcuni limiti per gli acidi grassi eptadecenoico, eptadecanoico e eicosenoico.
Non solo, alcuni oli italiani, anche certificati Dop e Igp, non sarebbero in possesso del requisito minimo di 1000 mg/kg di steroli totali previsti dalla stessa normativa.
La problematica, evidenziata in una lettera, data 4 novembre, inviata da tutte le assocazioni di settore al Ministro Martina, è drammatica poichè a essere rischio potrebbero essere le produzioni di due tra le varietà più rappresentative del Sud Italia: Coratina e Carolea.
Per l'acido eptadecenoico, la lettera sottolinea in particolare come gli oli di Carolea abbiano valori compresi tra 0,3 e 0,38, contro lo 0,30 previsto dalla normativa.
Con il nuovo regolamento comunitario, tra l'altro viene a essere modificato il metodo di calcolo degli acidi grassi, prima basato su un solo decimale, che rendeva compatibile gli oli in questione con la legge, e ora basato su doppio decimale.
Nella missiva, firmata congiuntamente da Aifo, Aipo, Assitol, Cno, Federolio, Unapol, Unaprol, Unasco, si sottolinea come "tali superamenti dei valori analitici parametrici non incidono minimamente né sul livello qualitativo degli oli - che, si ripete, rimane eccellente alla luce della piena conformità ai più importanti parametri qualitativi previsti dalla suddetta normativa (ad es. acidità, perossidi, spettrofotometria, etil esteri, valutazione organolettica) - né sulla genuinità degli stessi."
Inoltre si mette in luce che "Se è vero che alcune delle problematiche sopra evidenziate potrebbero riguardare anche oli extra vergini di altra origine (ad es. greca), non di meno in Italia le problematiche stesse investono produzioni calabresi, pugliesi e siciliane il cui rilevo nell'ambito nazionale è di evidenza tale da non richiedere ulteriori precisazioni."
L'intera filiera olivicolo-olearia quindi chiede al Ministero delle politiche agricole di prendere immedita posizione presso il Consiuglio oleicolo internazionale e la Commissione europea al fine di dirimire la questione.
In particolare la filiera olivicolo-olearia italiana suggerisce di alzare a 0,50 i limiti per gli acidi grassi eptadecenoico, eptadecanoico e eicosenoico e di abbassare a 900 mg/kg il valore degli steroli totali.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni
08 agosto 2025 | 15:00
L'arca olearia
La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali
08 agosto 2025 | 14:00
L'arca olearia
I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”
08 agosto 2025 | 11:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati