L'arca olearia
LO STRESS DA ASFISSIA RADICALE E LE POSSIBILI RIPERCUSSIONI VEGETO-PRODUTTIVE
L’olivo ben si adatta a climi e terreni molto diversi. Tollera bene diverse avversità atmosferiche ed ambientali ma mal sopporta i ristagni d’acqua. I danni conseguenti a eccessi idrici nel terreno sono molteplici
10 dicembre 2005 | Graziano Alderighi
Vari sono gli stress a cui è sottoposto lâoliveto durante lâanno.
Tra i più dannosi e pericolosi vi è sicuramente quello da asfissia radicale dovuto a ristagni idrici causati da unâabbondanza di piogge che hanno saturato il terreno oppure da innalzamenti delle falde freatiche del sottosuolo.
In entrambi i casi si manifesta una carenza di ossigeno nel terreno che può essere parziale (ipossia) o totale (anossia). In condizioni di ristagno idrico nel suolo, è lâacqua a occupare gli spazi precedentemente riempiti dâaria, lâossigeno rimane presente soltanto nei primissimi strati del terreno. In particolare la concentrazione dâaria dipende da vari fattori, tra cui la tessitura del suolo e la sua capacità di drenaggio. Mutando lâambiente, cambiano i rapporti tra batteri aerobici ed anaerobici a favore di questi ultimi con conseguente avvio di processi di denitrificazione, riduzione dei tenori di manganese, ferro e zolfo. Inoltre qualora il ristagno idrico si protragga a lungo si potrebbe anche verificare lâinnalzamento delle concentrazioni di alcune sostanze potenzialmente tossiche (solfuri, metano, etano, aldeidi..) prodotte proprio dai batteri anaerobici.
In tale ambiente ostile gli apicali radicali avviano i processi di respirazione anaerobica e accumulano sia nei tessuti sia nella rizosfera acetaldeide ed etanolo, viene sintetizzato acido abscissico ed etilene che provocano la chiusura degli stomi delle foglie e una significativa riduzione dellâattività fotosintetica.
Sintomi e danni sullâolivo
Fenomeni di anossia ma anche di ipossia, anche di breve durata (alcune ore), provocano lâimmediata cessazione dellâattività radicale, ivi compreso lo sviluppo, e, nei casi più gravi, la morte delle cellule degli apici radicali, ovvero dei tessuti âattiviâ. Diminuisce quindi drasticamente lâassorbimento dei principali macronutrienti, con efflusso di alcuni di questi, come nel caso del potassio, qualora vi siano basse concentrazioni dellâelemento.
Mutando in maniera così sensibile la fisiologia dellâapparato radicale, le ripercussioni sulla chioma non possono tardare a manifestarsi. Usualmente si assiste a una diminuzione dellâattività vegetativa, lâinterruzione della crescita dei germogli, la prematura abscissione delle foglie, lâinibizione dellâantogenesi, la morte delle gemme legnose o a fiore.
Inoltre la degenerazione dei tessuti radicali, lâinibizione di qualsiasi difesa può aprire la strada a pericolose patologie di origine batterica o fungina che possono, a loro volta, mostrare differenti sintomatologie.
Lâintensità dei sintomi sopra descritti dipende, ovviamente, dal grado di carenza di ossigeno e dalla durata delle condizioni sfavorevoli.
Prevenire è meglio che curare
Nel caso la zona ove si intende impiantare un oliveto è soggetta a fenomeni di ristagno idrico è necessario prevedere un sistema di drenaggio efficiente e dimensionato in funzione delle necessità di smaltimento.
In alcuni casi può essere sufficiente baulare il terreno e prevedere delle affossature opportunamente distanziate, in altri si dovrà procedere allâinstallazione di drenaggi sotterranei.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni
08 agosto 2025 | 15:00
L'arca olearia
La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali
08 agosto 2025 | 14:00
L'arca olearia
I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”
08 agosto 2025 | 11:00