L'arca olearia
Il futuro del settore è davvero nell'olio di sansa di oliva?

L’olio di sansa è ottenuto da un rifiuto, la sansa, che diviene giuridicamente sottoprodotto se destinato a produrre qualcosa, olio o biogas che sia. L'olio di sansa fa bene alla salute? Come l'olio di fegato di merluzzo che mi madre mi propinava nell'infanzia?
12 febbraio 2015 | Mario Pacelli
Le affermazioni del Presidente Martucci a proposito della mia ricostruzione storica delle vicende relative all’olio di sansa mi fanno dubitare che egli conosca quanto stabilito dall’art. 184 bis del Codice dell’ambiente, a proposito della distinzione tra sottoprodotti e rifiuti: sottoprodotto è un rifiuto che può essere utilizzato direttamente per un successivo processo produttivo, nel rispetto delle norme vigenti ed in particolare di quelle riguardanti la protezione della salute: sottoprodotto è dunque la qualificazione giuridica di un rifiuto che sia utilizzabile come materia prima.
Credo che ben si possa affermare che l’olio di sansa è ottenuto da un rifiuto, la sansa, che diviene giuridicamente sottoprodotto se destinato a produrre qualcosa, olio o biogas che sia: se manca qualunque utilizzazione produttiva, la sansa non assume nessuna ulteriore qualificazione rispetto a quella di rifiuto.
In sintesi: rifiuto - norme che ne consentono la utilizzazione per fini produttivi – sottoprodotto – olio di sansa: se quelle norme non ci fossero (e sul perché sicuro ho già scritto) la sansa resterebbe un rifiuto.
Alla affermazione: l’olio di sansa fa bene alla salute. Non ho elementi né per affermarlo né per negarlo. Tra i ricordi della mia infanzia c’è anche quello di mia madre che mi propina un cucchiaio al giorno di olio di fegato di merluzzo perché “fa bene”: forse era anche vero ma è certo, a ricordarne il sapore, che non ci condirei l’insalata…
Apprendo che l’olio di sansa è largamente esportato nei nuovi mercati asiatici. Dopo la passata di pomodoro cinese, il pesce surgelato thailandese e le pinne di pescecane in scatola giapponesi qualcosa doveva accadere.
Il Presidente Martucci afferma che i produttori di olio di sansa non cesseranno di difendere le loro posizioni contro gli utilizzatari disonesti della sansa come biomassa: e fa bene.
Gli appassionati di archeologia individuale sono in netto aumento.
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