L'arca olearia

L'olio extra vergine di oliva ci difende dall'osteoporosi

Invecchiando il nostro corpo perde il suo equilibrio metabolico, provocando scompensi che possono accentuare il rischio di fratture e piccoli traumi. La Dieta Mediterranea e soprattutto l'oleuropeina stimolerebbero il mantenimento della massa ossea anche durante la terza età

19 dicembre 2014 | T N

L’osteoporosi è una patologia ossea molto comune che provoca un indebolimento delle ossa. Con l'età la nostra massa ossea diminuisce e il nostro scheletro diventa progressivamente più fragile, accentuando i rischi di fratture dovute anche solo a piccoli traumi.

La causa è nella perdita dell'equilibrio fra osteoblasti e osteoclasti. La prima categoria di cellule contribuisce alla formazione ossea, la seconda contribuisce al riassorbimento osseo, se gli osteoclasti lavorano più velocemente degli osteoblasti, l'osso si deteriora.

A essere maggiormente sottoposte all'osteoporosi sono le donne perchè nella menopausa si riscontra un maggiore produzione di osteoclasti, causata dalla perdita di estrogeni.

Ristabilire un equilibrio, attraverso lo sviluppo di nuovi osteoblasti, è quindi importante.

Un processo possibile poiché, alla base dell'osteoporosi, vi sono anche fattori metabolici.

In particolare su questi si è concetrata una ricerca dell'ospedale di Girona e dell'Università Reus. Seguire una Dieta Mediterranea per due anni fa aumentare i livelli di osteocalcina nel sangue e le concentrazioni di P1NP, con effetti protettivi sulle ossa.

Ma a cosa sarebbe dovuto il beneficio salutistico dell'olio extra vergine d'oliva? Il segreto sarebbe l'oleuropeina, un fenolo caratteristico proprio dell'olio extra vergine, che migliorerebbe la differenziazione delle cellule staminali mesenchimali negli osteoblasti.

Di particolare importanza il fatto che lo studio spagnolo si è basato sull'esame clinico di uomini anziani, ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Coloro che seguivano una Dieta Mediterranea con olio d'oliva avevano un assorbimento di calcio del 19% superiore al gruppo test ma anche superiore al gruppo che ha seguito una Dieta Mediterranea senza olio d'oliva ma con noci.

Tra l'altro il consumo di olio extra vergine di oliva, con conseguente aumento di osteocalcina sarebbe anche positivamente associato con la secrezione di insulina. Precedenti studi avevano infatti associato l'aumento della densità ossea in soggetti con diabete di tipo 2 a iperinsulineamia e resistenza all'insulina.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Nuovi attrattivi alimentari per migliorare l'efficienza della cattura massale contro la mosca dell'olivo

L'attrattiva delle esche alimentari per la cattura massale è altamente variabile e la loro performance relativa è influenzata da molti fattori. L'uso di attrattivi a base di farina d'insetti hanno catturato un numero significativamente più elevato di adulti di mosca dell'olivo

13 giugno 2025 | 16:00

L'arca olearia

Gli effetti della concimazione fogliare con biostimolanti organici sull'olivo

Questi biostimolanti, che generalmente comprendono peptidi, aminoacidi, polisaccaridi, acidi umici, sono direttamente assorbiti dalle piante, migliorando così la nutrizione minerale della pianta e aumentando la qualità e la produttività, anche sull'olivo

13 giugno 2025 | 15:00

L'arca olearia

Riconoscere l'origine dell'olio extravergine di oliva: un confronto tra isotopi stabili e sesquiterpene

Poiché il paese di origine influenza in modo significativo le preferenze dei consumatori sull'olio extravergine, ha un impatto sul prezzo di mercato, in particolare in Italia. Dare certezze attraverso analisi che stabiliscano l'origine in maniera certa è una priorità

13 giugno 2025 | 14:00

L'arca olearia

Stress idrico dell'olivo: meglio la pacciamatura organica dei teli in plastica

Lo stress da stress da siccità ha ritardato significativamente i parametri di crescita, ma l'accumulo di materia secca delle olive ha indicato il comportamento opposto. L'uso di pacciamature naturali è un buon modo per superare lo stress da siccità

11 giugno 2025 | 15:00

L'arca olearia

La lebbra dell’olivo: riconoscere i sintomi sul fiore e frutto

Le infezioni che causano lebbra dell’olivo possono interessare anche i fiori. Nessuna differenza tra le specie Colletotrichum, ad eccezione di C. theobromicola, che ha causato la maggiore gravità nella fase di olive verdi

10 giugno 2025 | 14:00

L'arca olearia

Usare l'azoto in frantoio per migliorare la durata degli oli extravergine di oliva

Occorre ottimizzare l’utilizzo del gas inerte esaminando gli effetti dell’insufflazione, su decanter e separatore verticale, rispetto a un sistema senza l'uso di azoto in linea

10 giugno 2025 | 12:00