L'arca olearia
La Turchia si candida come seconda forza olivicola del mediterraneo
Il Ministero dell'agricoltura di Ankara prevede di raggiungere le 700 mila tonnellate di produzione nei prossimi anni e le 300 mila già la prossima campagna olearia
16 ottobre 2014 | T N
La Turchia fa la voce grossa e vuole imporre una sua leadership olivicola nel mediterraneo.
Il Ministero dell'agricoltura di Ankara, diffondendo le stime sulla propria produzione, ha annunciato, per l'annata 2014/15 190 mila tonnellate, volendo raggiungere le 300 mila già nel 2015/16 e arrivando a 700 mila nel volgere di pochi anni.
A dar man forte alle ambizioni governative l'organizzazione di produttori Taris, con a capo Cahit Çetin, ovvero il più rappresentativo sindacato olivicolo del Paese che ha evidenziato la necessità di “una strategia per commercializzare tutto l'olio che deriverà da q1uesto incremento produttivo, sia a livello nazionale sia a livello internazionale.”
Oggi la Turchia si sente isolata in seno al Consiglio oleicolo internazionale, in una posizione subalterna non solo all'Unione europea ma anche al Nord Africa. Un equilibrio di potere che vorrebbe spostare verso il Mar Nero, magari anche grazie alle pressioni degli Stati Uniti.
La preoccupazione principale di Taris è che, in ragione dell'aumento dei volumi produttivi, il prezzo cali sensibilmente, con conseguenze economico e sociali difficilmente prevedibili nella Turchia odierna.
"L'industria turca dell'olio d'oliva ha anche bisogno di un forte marchio internazionale per il posizionamento nei mercati globali" ha detto Cahit Çetin. Contestualmente, e in maniera unitaria, i sindacati olivicoli hanno chiesto al governo un taglio dell'imposta sul valore aggiunto dell'olio d'oliva, che è attualmente all'8%.
In Turchia sono già stati compiuti notevoli sforzi per aumentare i consumi, passati a 500 grammi all'anno pro capite agli attuali 2 chili all'anno pro capite, ma non è abbastanza e il Ministero dell'agricoltura si è prefisso di arrivare a 5 chili.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni
08 agosto 2025 | 15:00
L'arca olearia
La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali
08 agosto 2025 | 14:00
L'arca olearia
I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”
08 agosto 2025 | 11:00