L'arca olearia
Anche i frantoi a rischio d'incendio? La Camera chiede al governo di pensarci su
Approvato un ordine del giorno, sollecitato dall'Aifo e presentato dell'on. Mongiello che impegna l'esecutivo a definire misure di applicazione dell'antincendi “appositamente commisurate alle attività dei frantoiani oleari con specifiche semplificazioni e snellimenti”
06 agosto 2014 | T N
Una vittoria per Aifo che già dall'autunno scorso si era impegnata e spesa affinchè i frantoi oleari venissero esonerati dagli adempimenti antincendio previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 151/2011.
Tale decreto impone una serie di vincoli e norme antincendio per chi dispone di depositi di materiali combustibili e infiammabili.
La Segreteria Nazionale dell'Aifo (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) domandava quindi al Corpo dei Vigili del Fuoco se un deposito di olio di oliva posseduto da un'azienda agricola che svolgeva attività di frantoio dovesse essere ricompresa tra le attività di cui all'Allegato 1 del decreto del Presidente della Repubblica 151/2011. Il Corpo dei Vigili del Fuoco rispose affermativamente, generando una serie di dubbi e perplessità, visto che l'olio d'oliva non si può incendiare così facilmente, essendo necessaria una temperatura di 600-700 gradi. Non basta insomma gettare un cerino inm una vasca d'olio per provocare un incendio. Il processo di combustione stesso è molto più complicato, tanto che mai si è registrato un incendio in un deposito di olio che sia dovuto alla combustione diretta dell'extra vergine.
Di fronte alla prospettiva di nuovi faraginosi adempimenti per i frantoiani, Aifo ha così deciso di investire della questione direttamente la politica.
A rispondere all'appello molti parlamentari, per prima l'on. Colomba Mongiello, ma anche i deputati Oliverio, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Carra, Cenni, Cova, Covello, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Palma, Prina, Sani, Taricco, Tentori, Terrosi, Valiante, Venittelli, Zanin.
Questi hanno presentato un ordine del giorno, approvato dalla Camera, che impegna il governo “a valutare la necessità di prevedere modalità di applicazione della disciplina recata dal Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 151/2011, possibilmente con una decorrenza prorogata al 1o gennaio 2015, appositamente commisurate alle attività dei frantoiani oleari con specifiche semplificazioni e snellimenti, anche dal punto di vista degli oneri, per gli operatori che producono gli oli di oliva e più in generale gli oli vegetali destinati all'alimentazione umana, se del caso anche prevedendo specifiche linee guida da elaborare nell'ambito di una sede di confronto tra le associazioni di categoria allo scopo interessate, segnatamente le associazioni dei Frantoiani oleari, e la competente amministrazione centrale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.”
Da settembre, quindi, si inizierà a lavorare per uno snellimento delle procedure, con i frantoiani che, grazie a questo ordine del giorno, siederanno al tavolo dei lavori.
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