L'arca olearia
PERCHÈ L’OLIVO NON È SOLO PRODUZIONE, MA ANCHE PAESAGGIO E STORIA
Da Caprera a Sirmione, da Garibaldi a Catullo. Storie, diverse, della straordinaria indifferenza delle istituzioni per piante che raccontano un po’ di noi. Se nel primo caso l’estirpazione di 7 piante ha suscitato polemiche, nel secondo nessuno si scandalizza per l’abbandono di centinaia di olivi secolari
18 giugno 2005 | Alberto Grimelli
à di pochi giorni fa la notizia che sette olivi piantati da Garibaldi a Caprera sono stati sradicati per far posto a casotti per pompe antincendio. La modernità non rispetta la storia e la tradizione, si perdono così importanti testimonianze del nostro passato.
Non è la prima volta che accade, non sarà lâultima. Sono tante le voci che si sono alzate forti e chiare per denunciare il fatto, prima di tutte quella della pronipote dellâeroe dei Due Mondi. La Sovraintendenza e la magistratura hanno già dichiarato la volontà di aprire unâinchiesta. Meglio tardi che mai.
Se lo scandalo suscitato da questâatto di indifferenza e prepotenza merita il biasimo di tutti altrettanto si guadagna lo Stato italiano per lo stato di abbandono in cui si trovano gli olivi di Catullo in quel di Sirmione.
Le piante, che si affacciano sugli scavi delle terme di epoca romana, sono lasciate a sè stesse, senza alcuna cura, senza che mano dellâuomo le abbia toccate da molti anni ormai. Sono piene di polloni, di rami secchi, alcune si presentano realmente in pessime condizioni, con uno stato fitosanitario assai precario, piene di rogna e fumaggine.
Gli olivi sono irriconoscibili, sembrano più scheletri, anchâessi reperti di unâepoca lontana, piuttosto che esseri vegetali viventi. Non si pretende che vengano coltivati e curati al pari di unâoliveta produttiva, ma meglio dato che, anchâessi sono parte della nostra storia e cultura.
Abbandornarli in questo modo è unâatto di indifferenza e prepotenza grave al pari di tagliarli. Signifca lasciarli morire dâinedia, significa praticare una lenta eutanasia, i cui effetti si mostrano già su alcune piante attaccate dal cancro e prossime alla morte. Qualche grossa branca spezzata dal peso e dal vento fa già mostra di sè ai piedi di qualche olivo, testimonianza del degrado a cui è soggetta lâarea verde se non archeologica di un sito visitato ogni anno da centinaia di migliaia di visitatori.
Il Comune, lo sappiamo, nonostante ripetute richieste, non può nemmeno avvicinarsi allâarea archeologica.
Dopo essersi doverosamente occupati dello scempio nellâIsola di Caprera ci auguriamo che magistratura e Sovraintendenza si occupino anche di Sirmione, una triste situazione che si protrae da troppo tempo.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Il selenio per l’olivo è utile contro gli stress ambientali

Il selenio non ha provocato alterazioni nella produzione delle olive e nella qualità dell'olio d'oliva, ma ha dimostrato un'azione antiossidante e pro-ossidante dose-dipendente nell’olivo
01 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
Ecoschema 3 per l'olivo: diminuiscono le domande di adesione

L’Ecoschema 3 prevede un contributo per ogni ettaro di Superficie Agricola Utilizzata coltivata a olivo, pari a 220,00 euro/ha. Ma troppa burocrazia e impegni agronomici stringenti fanno diminuire le domande del 17%
30 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
La struttura della chioma dell’olivo e l’influenza sulla produttività

Architettura della chioma e caratteristiche di fruttificazione dell’olivo sono fondamentali per ottenere una buona produttività. Il problema dell’invecchiamento fisiologico precoce della chioma a causa dell'eccessivo ombreggiamento
30 giugno 2025 | 12:00
L'arca olearia
Le prospettive dei funghi entomopatogeni contro Xylella fastidiosa

L'Università di Cordoba sta esplorando l'uso di funghi entomopatogeni, in grado di infettare gli insetti, per ridurre il numero di vettori che possono trasmettere Xylella Fastidisa e persino alterare la sua capacità di trasmettere i batteri.
28 giugno 2025 | 10:00
L'arca olearia
Un volo sull’Italia dell’olivo e dell’olio d’oliva: come sono andate fioritura e allegagione?

E’ ancora presto per delineare un quadro della prossima campagna olearia, con l’incertezza del clima, degli attacchi di mosca e della disponibilità di acqua a uso irriguo, ma le premesse sono positive quasi ovunque
27 giugno 2025 | 16:30
L'arca olearia
L’utilizzo di ormoni vegetali contro la mosca dell’olivo

Gli ormoni vegetali possono indurre cambiamenti sulla lunghezza, il peso, il volume, la densità e il peso della polpa dell’oliva e questo può influenzare anche lo sviluppo degli stadi preimaginali della mosca dell’olivo, aumentando la quantità di metaboliti secondari
27 giugno 2025 | 16:00