L'arca olearia

Chiamata generale: i frantoiani italiani si riuniscono a congresso il 26 e 27 aprile

Si tratta di un appuntamento importante per lo sviluppo di una categoria, di più un modello di impresa che guarda al futuro. Il IV congresso dell'Aifo sarà a Sorrento e segnerà una svolta per un'associazione che ha visto raddoppiare i propri iscritti in soli quattro anni

16 marzo 2013 | T N

Non è una novità.

L'associazione italiana frantoiani oleari (Aifo) riunisce tutti i propri associati ogni quattro anni, a congresso, per discutere dei destini del settore e della categoria.

Andria, Sibari e Salerno hanno visto, nei precedenti appuntamenti, una nutrita partecipazione e intense e proficue discussioni.

Non è quindi neanche un caso che l'Aifo sia cresciuta così tanto negli ultimi anni, tanto da raddoppiare la base associativa in soli quattro anni.

Ne è passato d'olio sotto i ponti da quando fu fondata nel settembre 1996 da quelli che spesso venivano additati solo come un gruppo elitario e un po' snob di imprenditori che si facevano chiamare frantoiani.

Guidati da Piero Gonnelli, invece, il loro messaggio ha fatto presa, pian piano, anno dopo anno: difendere ma soprattutto valorizzare l'”azienda frantoio” come asse centrale del Made in Italy della filiera dell'olio di oliva.

Sono stati compiuti passi importanti ma mai quanto quelli che si prospettano di qui a qualche settimana.

Il IV Congresso Aifo, che si terrà a Sorrento il 26 e 27 aprile prossimi, si annuncia infatti come un'occasione molto importante per la crescita dell'associazione che ha bisogno di una nuova struttura organizzativa, più modellata alle esigenze degli associati e più rispondente alle necessità politico-rappresentative dei territori oleari italiani.

Aifo avrà quindi una struttura organizzativa decisamente più decentrata, con sedi regionali e associazioni regionali, già attiva l'Associazione dei Frantoiani di Puglia.

Queste strutture faranno capo a una sede nazionale e a una rappresentanza unitaria, riunita sotto la sigla di Aifo. Sarà quindi eletta un'Assemblea nazionale, composta da 60 membri che saranno i delegati dalle sedi territoriali, e il Consiglio Direttivo, composto da 21 membri, nominati dall'Assemblea.

Un passaggio a un modello rappresentativo più rispondente alle nuove sfide che si presenteranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

Le nuove regolamentazioni, nazionali ed europee, hanno definito la centralità del frantoio nelle politiche di sviluppo della filiera e di sicurezza alimentare nei confronti del consumatore e di una nuove sinergia con gli olivicoltori.

Il frantoio si trova proprio al centro della filiera, con da una parte il mondo olivicolo e dall'altra il consumatore.

La scelta di Sorrento, per il IV congresso, rappresenta, quasi plasticamente, la posizione dell'impresa frantoio.

Infatti l'appuntamento si inserisce in un più ampio contesto che vedrà l'olio extra vergine protagonista, prima di tutto attraverso la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso Sirena d'Oro.

“Con la scelta di Sorrento – ha dichiarato Giampaolo Sodano, Vice Presidente Aifo – vogliamo rafforzare da una parte l'alleanza con gli olivicoltori, con i consumatori ma anche con i territori. Siamo quindi felici di unirci a Federdop nel celebrare le eccellenze a denominazione d'origine del Made in Italy olivicolo-oleario.”

Il congresso Aifo sarà anche l'occasione per definire un programma e un progetto. Un comitato politico è già all'opera per predisporre un documento che verrà discusso e approvato proprio durante i lavori.

Teatro Naturale seguirà il IV Congresso nazionale di Aifo, cercando di capire che strada prenderanno i frantoiani italiani, in un contesto di grande fermento e innovazione per l'intero sistema oleario nazionale, comunitario e internazionale.

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