L'arca olearia

Modelli promozionali a confronto sullo scenario internazionale

Ecco come Spagna e Italia spendono i loro soldi per la promozione e il marketing dell'olio d'oliva. Gli approcci sono completamente diversi. Chi avrà ragione?

04 giugno 2011 | Alberto Grimelli

Italia e Spagna si confrontano a livello internazionale non solo per la qualità delle loro produzioni ma anche per l'approccio al mercato, gli strumenti di comunicazione e marketing utilizzati, le soluzioni, più o meno innovative, adottate per promuovere le produzioni nazionali.

Oggi vi presentiamo due diverse iniziative.

Uno è dell'Università di Jaen, finanziato attraverso il progetto "Olivaterm".

L'altro è dell'Ice, il nostro Istituto per il commercio estero.

 

Il dizionario olivicolo multilingua dalla Spagna

Come si dice in cinese residui? Un sinonimo di olio in inglese? Le risposte a queste e a molte altre domande simili saranno presto a disposizione di tutti grazie a 'Olivaterm', un progetto di ricerca dell'Università di Jaén (Uja), il cui risultaoi si concretizzerà in un dizionario multilingue a proposito di olio d'oliva.

In particolare, le varie voci verranno tradotte dallo spagnolo in inglese e cinese, e viceversa, con la possibilità di estensione ad altre lingue in futuro. Il dizionario sarà on line e liberamente accessibile via Internet.

Un team interdisciplinare composto da specialisti in linguistica, informatica e traduzione, nonché nei diversi campi di studio relativi all'olio d'oliva, sta lavorando su questo progetto che vedrà il termine nel gennaio 2012.

"Stiamo lavorando su sei principali aree tematiche:  olio propriamente detto (compresi tipo, degustazioni e denominazioni), industria, agricoltura, cultura, sanità e commercio. Così, seguiamo il processo di produzione dal campo fino a quando l'olio è distribuito" ha spiegato Mercedes Roldán, docente di Linguistica Generale del Uja e responsabile  del progetto "Olivaterm".

Il progetto mira inoltre a facilitare la comunicazione internazionale in questo settore tra mediatori linguistici, siano essi giornalisti, traduttori, interpreti, imprenditori o specialisti.

 

Convegno italiano a Bruxelles

Si è svolto a Bruxelles un Seminario organizzato dall’ICE dal titolo: “Olio Extra-Vergine e Modello Agroalimentare Italiano”. Il Simposio, articolato in due panel, ha previsto interventi e testimonianze di operatori, imprenditori e autorità istituzionali che nel corso dei lavori hanno illustrato ai partecipanti il modello agroalimentare italiano nonché gli strumenti e i progetti per favorire la diffusione del prodotto oleario italiano di qualità sul mercato belga.L’Italia è tra i maggiori produttori al mondo dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità: oltre un milione di produttori italiani, nonostante la frammentazione produttiva, hanno conseguito risultati straordinari a livello globale. Negli ultimi vent’anni anche i Paesi non produttori, sia europei che extra europei, hanno incrementato significativamente i propri consumi. I mercati tradizionali comunitari sono in sostanziale ripresa: Germania + 5,4%, Francia +17,7%, Regno Unito +11,5%. Ma gli incrementi maggiori vanno ricercati in Austria, Polonia e Spagna. Quest’ultima in particolare ha registrato un +272,9%. Alla manifestazione hanno partecipato 75 operatori tra cui Distributori provenienti dal Belgio e dai Paesi Bassi oltre a Giornalisti della Stampa specializza, Rappresentanti delle Istituzioni italiane ed europee. L’ICE ha ritenuto opportuno organizzare questo Seminario a Bruxelles per meglio sensibilizzare i Responsabili della Commissione Europea sull’importanza di questo prodotto fondamentale nella dieta mediterranea, condimento migliore e più salutare che esista. “Sul mercato belga – commenta Vattani – secondo i dati attuali, è la Spagna che detiene il primato in termini di esportazioni totali di olii vergini con una quota del 43,8% contro l’Italia che, invece, registra una quota di mercato del 30,9% in termini di quantità. Il nostro prodotto – precisa Vattani – viene da sempre percepito dal consumatore belga come qualitativamente superiore rispetto ad altri che detengono maggiori quote di mercato solo attraverso la vendita di prodotti a prezzi economicamente più attraenti. In un’ottica di rafforzamento della posizione di mercato dell’Italia e per favorire una crescita nel mercato belga – prosegue Vattani – è nata l’idea di organizzare una giornata sulla promozione dell’olio extra-vergine di oliva Made in Italy”. Al Seminario sono intervenuti: l’Ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio, Roberto Bettarini, il Presidente dell’ICE Umberto Vattani e il Direttore Esecutivo del Consiglio Oleivicolo Internazionale, Scambi internazionali e regolazione del mercato oleicolo mondiale, Jean-Louis Barjol.

 

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