L'arca olearia

Sorpresa, a Olio Capitale piace il fruttato intenso

In attesa che inizi a Trieste la quinta edizione dell’unico salone degli oli di qualità e tipici che ha il coraggio di correre da solo, senza l’ausilio di stampelle rappresentate dal vino o dal food, presentiamo i risultati degli “orientamenti del gusto” della scorsa edizione

26 febbraio 2011 | T N



La scorsa edizione di Olio Capitale abbiamo fatto un test facendo degustare due campioni di olio extra vergine di oliva. Le bottiglie in degustazione erano esteriormente ben coperte, in modo che nessuno potesse verificare la provenienza dell’olio.

Cosa ci ha spinto a fare questo test? L’idea di dimostrare che si può andare benissimo oltre i consueti luoghi comuni. Molti per esempio ritengono che gli oli del Nord siano leggeri, delicatissimi, e invece esistono extra vergini dal frutttato intenso, altro che dolci e delicati.

E così abbiamo selezionato due oli in esposizione a Trieste a Olio capitale, all’insaputa degli espositori che ce li aevavano forniti. L’obiettivo: realizzare gli “orientamenti del gusto”, giusto per capire le tendenze dei consumatori.

Sia ben chiaro, non si tratta di un test scientifico, ma fa sempre bene prendere nota di quanto sostengono coloro che hanno compilato le schede, risponendo alle varie domande.


LA PRIMA DOMANDA

Quale tra i campioni A e B preferisce acquistare perché di suo gradimento?

Campione A (olio dal fruttato medio-leggero, di origine nord Puglia): sono stati in 90 su 210 a preferire questo campione, il 42% di chi si è prestato a compilare la scheda.

Campione B (olio dal frutato intenso): sono stati 120 su 210 coloro che hanno preferito quest’olio, il 58% del totale dei partecipanti agli “orientamenti del gusto”.

Quali sono state le principali motivazioni?
Per il campione A: perché piacciono gli oli delicati; perché l’olio è profumati e gustoso; leggermente piccante; più delicato al gusto; profumato e piacevolissimo; più fruttato e amaro e piccante, armonico; più equilibrato e meno piccante; più delicato, più equilibrato, più leggero, più saporito e profumato e meno amaro; oppure perché più tenue l’amaro; ma c’è anche chi sostiene che l’olio sia più neutro e meno grasso; altri piccante, più delicato al gusto; altri più fruttato e morbido; altri morbido e basta, eccetera.

Per il campione B: paice in quanto più profumato e persistente; più persistente e dai profumi freschi; o più intenso e più equilibrato; oppure perché più buono, più equilibrato; o perché non è piccante; altri perché più fruttato e piccante; sono in tanti ad accogliere con favore la nota fruttata e piccante; o l’odore di erba tagliata; piace in ogni caso perché più profumato, intenso e piccante; compare spesso il gradimento della nota amara e piccante “il giusto”; o l’amaro più intenso ma equilibrato e profumato; insomma l’olio del campione B viene percepito buono, più fresco e fruttato; è sempre la solita cantilena: più intenso e fruttato, profumato; fruttato intenso e amaro, piccante ed equilibrato, eccetera eccetera.

E’ strano, in fondo, quel che emerge. Si predilige il campione che in genere il consumatore medio non gradisce. Non si cerca la sensazione di dolce nell’olio. Forse perché in fiera ci sono andati gli appassionati?


LA SECONDA DOMANDA

Quanto è disposto a spendere per l’olio extra vergine di oliva che ha scelto?

Da 2 a 3 euro: 0

Da 3 a 5 euro: 30 corrispondente al 14%

Da 5 a 8 euro: 115 corrispondente al 55%

Da 8 a 15 euro: 65 corrispondente al 31%

Strano a dirsi, anche in questo caso. Sarà perché chi ha compilato la scheda si sente giudicato? Al supermercato, quando il consumatore è solo davanti agli oli si comporterebbe in maniera uguale?


LA TERZA DOMANDA

Attribuisca una provenienza geografica ai campioni degustati, scegliendo tra: Centro Nord Italia, Centro Sud Italia, Paese Unione europea non italiano, Paese del Mediterraneo?

Campione A > la risposta esatta è Centro Sud Italia > 70 su 210 hanno risposto esattamente: il 33% (il 2% ha perfino indovinato la provenienza regionale, comunque non richiesta: la Puglia)

Campione B > la risposta esatta è Centro Nord Italia > 55 su 210 hanno risposto esattamente: il 26% (il 9% hanno perfino azzeccato la provenienza regionale, comunque non richiesta: il Friuli venezia Giulia)


Il maggior numero di soggetti che ha riconosciuto l’olio giuliano che abbiamo selezionato per gli “orientamenti del gusto ci porta a pensare che i consumatori locali conoscano il proprio olio.


IINFINE

Dati facoltativi di chi compila il questionario

Sesso
Maschi: 115 (il 55%)
Femmine: 85 (il 40%)
Non dichiarano il sesso: 10 (il 5%)

La professione di chi ha partecipato agli “orientamenti del gusto” degustando i campioni e compilando le schede: per lo più buyer e distributori, impiegati, imprenditori, casalinghe, liberi professionisti, ma anche studenti universitari, oltre che agricoltori, tecologi alimentari, enologi, eccetera.

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