L'arca olearia

50 anni? Li dimostra tutti. Nonostante il successo, l’extra vergine perde valore

Per tornare a competere è necessario trovare un modello italiano. La lucida analisi del professor Paolo Inglese: la categoria merceologica “perde valore, perche è ormai testimone di un ventaglio di qualità, e prezzi, troppo ampio per essere ancora credibile. Come dire? Todos caballeros (9. continua)

11 dicembre 2010 | Paolo Inglese

Paolo Inglese - foto FreshPlaza

Cinquant'anni, e li dimostra.
Festeggiamo il compleanno dell'olio extravergine di oliva, al bivio, ultimo, tra ricordi e progetti, tra rimpianti e ambizioni. Inutili i primi se non a costruire i secondi.
Scopriamo che il festeggiato ha avuto certo un gran successo, ma, che, in gran parte, sta perdendo valore.
Il suo consumo aumenta, arriva dove mai era arrivato, ma, il suo prezzo scende e, per noi, noi Italiani, scende troppo.

Abbiamo riempito il mondo dell'extra vergine di Dop, di Denominazioni che dovrebbero proteggere il valore e i valori che contengono, essendo protette esse stesse, ma che hanno perso gran parte del loro significato se è vero, come è vero, che la percentuale di olio Dop imbottigliato è ancora del tutto marginale, in gran parte del Paese.
Perde valore, perche è ormai testimone di un ventaglio di qualità, e di prezzi, troppo ampio per essere ancora credibile. Come dire … todos caballeros..


Perde valore, perchè se l'olio corre, o scorre, per il mondo, l'olivicoltura Italiana è ferma, ancorata ad un passato che la vincola senza tregua, mentre l'innovazione dell'olivicoltura, piaccia o meno, è realtà consolidata, e in corsa veloce, in Spagna e lì dove l'olivo e l'olio praticamente non esistevano.

Il sistema Italia e la sua straordinaria e complessa qualità, vivono una crisi strutturale molto difficile e dalla quale non si può uscir fuori se non con profondi cambiamenti strutturali che, salvaguardandone il patrimonio più importante, le cultivar, trovino soluzioni per ritrovare la competitività perduta.

Non può l'olio Italiano vincere la guerra dei 2,5 euro (se va bene) al kilogrammo, ma deve trovare la strada per rendere forte il suo valore.
Allora auguri, extra vergine di oliva, ma troviamo il modo per segmentarne, verso l'alto, ancora di più la qualità.

Siamo onesti, siamo di fronte ad una grande riduzione delle superfici, realmente, coltivate e alla necessità di nuovi impianti.
Non si vince questa sfida semplicemente importando un modello - vincente, importante, necessario - come è quello superintensivo nato in Spagna, che si può tornare a competere, ma trovando un modello Italiano, che abbia basi solide nel nostro patrimonio varietale e che ci consenta di continuare a mantenere la nostra diversità. Per fare questo, c'è bisogno di ricerca, di sforzi comuni, di visioni chiare. Non c'è bisogno di pregiudizi.

Auguri, quindi all'extravergine d'oliva per quello che ha saputo creare e per quanto ancora deve essere fatto.

link esterno


LEGGI LO SPECIALE SUI CINQUANT'ANNI

Luigi Caricato > 1960-2010. Buon compleanno extra vergine. Tributo al re dei grassi link esterno

Gennaro Forcella > L’introduzione dell’extra vergine. Una svolta verso la trasparenza del mercato link esterno

Francesco Visioli > Olio extra vergine di oliva o pura lana vergine? link esterno

Claudio Ranzani > Cosa ci può essere di meglio dell’olio extra vergine di oliva?
link esterno

Mario Pacelli > 50 anni di extra vergine. Quel pasticciaccio (brutto?) della legge 1407
link esterno

Fausto Luchetti > Olio delle vergini o per le vergini? Un nuovo vestito per l'olio da olive
link esterno

Francesco Bruzzo > L’extra vergine? Macchè 1960, risale al 1991 la sua vera nascita
link esterno

Felice Modica > La qualità degli extra vergini? Ci condanna a soccombere
link esterno

TN > Olio extra vergine d'oliva, 50 anni vissuti pericolosamente
link esterno

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura

Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente

24 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo

Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti

23 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo

I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia

23 dicembre 2025 | 10:10

L'arca olearia

Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio

La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati

22 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa

L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale

21 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Quali progressi contro Xylella fastidiosa?

Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa

21 dicembre 2025 | 10:00