Eventi 19/04/2008

Olio da olive e pesce bio. In Puglia una settimana di incontri

E' la volta di Biol Fish, una manifestazione tra gastronomia, cultura, convegni e premi. Presentata la XIII edizione, in programma dal 21 al 27 aprile a Monopoli


“In un momento così delicato per l’immagine del Made in Italy nel mondo, diventa ancora più necessario puntare su qualità ed eccellenze, tra cui figura di certo l’olio extravergine di oliva biologico. Anche il Premio Biol pertanto diventa un momento strategico di comunicazione, tanto più che quest’anno col Biofish, promuove i prodotti biologici dell’acquacoltura: un’occasione straordinaria per valorizzare le potenzialità del sistema produttivo del biologico italiano. Per queste ragioni il Mipaaf affianca un appuntamento così importante”: così il ministro De Castro, a margine della presentazione avvenuta stamane in Camera di Commercio a Bari del Premio Biol - BiolFish, in programma dal 21 al 27 aprile nel centro storico di Monopoli, comune costiero a sud del capoluogo.

Nell’occasione è stata anche presentata la prima Guida mondiale di olivicoltura biologica edita dal Premio Biol: una summa della biodiversità produttive attraverso i migliori 101 oli bio al mondo. A illustrare programma e filosofia della kermesse, il presidente della Camera di Commercio di Bari Luigi Farace, il presidente della Cia Puglia Antonio Barile, il vicesindaco di Monopoli Antonio Guccione nonché i coordinatori del Biol, Nino Paparella e del BiolFish Pino Lembo, come pure Luigi Caricato, autore del saggio introduttivo alla guida, e, quale moderatore dell'incontro, il giornalista Roberto De Petro.

Dunque gastronomia, cultura, convegni e premi, all’insegna del connubio tra olio e pesce biologici: sette giorni tra terra e mare, per un’antica tradizione che da secoli unisce popoli, culture e gastronomie. Saranno proprio i migliori extravergini biologici al mondo, uniti al pesce da acquacoltura e pesca sostenibili, i protagonisti di questa XIII edizione, che quest’anno si rinnova unendosi appunto al BiolFish, progetto europeo sull’acquacoltura bio e la pesca ecocompatibile. Il programma messo a punto dal Cibi e promosso da Camera di Commercio di Bari, assessorato Agricoltura Regione Puglia e ministero delle Politiche agricole alimentali e forestali, col patrocinio di Ifoam e vari enti locali e associazioni, sarà un po’ biofesta, un po’ fiera: per una settimana il comune pugliese ospiterà l’alternarsi di eventi promozionali - in particolare di pesce e olio provenienti dalle sponde adriatiche di Italia, Croazia e Albania - lungo un percorso che collega location molto suggestive, dal porto alle chiese San Pietro e Amalfitana.

Oltre ai consueti lavori delle giurie legati alla parte concorsuale, il calendario degli appuntamenti collaterali si presenta particolarmente nutrito. A cominciare dalla convegnistica, con un primo incontro a cura dell’Osservatorio Internazionale Olivicoltura Biologica coordinato da Bernardo de Gennaro, seguito da altri due sui temi “L’acquacoltura fra innovazione e mercato: una scelta di qualità” e “Le comunità costiere del Mediterraneo, l’ambiente e le risorse”. Prevista anche la presentazione dei risultati delle ricerche Icea-Coispa su pesca ecosostenibile e acquacoltura bio.

Sul versante gastronomico, degustazioni e appuntamenti culinari ogni giorno, a pranzo e a cena, con i cicli “Osterie del Pesce” (menù BiolFish proposti dai ristoratori locali) cui si aggiungeranno - dal venerdì alla domenica - i laboratori degustativi “Officina del Gusto”. In programma anche la BipIazza, con stand, percorsi e tradizioni, nonché le degustazioni “Il pesce in piazza” organizzate per il giorno di chiusura dalla comunità dei pescatori di Monopoli.

E ancora: un incontro con gli olivicoltori, momenti didattici come un corso sull’acquacoltura bio per tecnici ispettori, il BiolKids con gli studenti, mostre fotografiche del concorso BiolPhoto, bioitinerari - tra cui uno per mare, di sabato, degustando vini bio -, una rassegna internazionale di cortometraggi sulla biodiversità, eventi culturali tra musica e teatro, come la performance teatrale di Art de Pazz, il reading “L’Ulivo”, un concerto del pianista jazz Gianni Lenoci, performance di artisti di strada. Info: www.premiobiol.it.

“Il Biol - ha spiegato il suo coordinatore Nino Paparella - è oggi probabilmente l’appuntamento internazionale più importante del mondo olivicolo; dopo le preselezioni territoriali che si stanno concludendo in Italia e all’estero, la giuria internazionale testerà gli oli finalisti - quest’anno si confermerà il record di partecipazioni dell’anno scorso, con circa 300 oli da una ventina di Paesi, tra cui anche Tunisia, Turchia, Arabia, Perù, Cile, Nuova Zelanda, Usa e altri, oltre a “classici” come Grecia e Spagna - per assegnare i riconosciment">.
Ossia il “Premio Biol”, rivolto al migliore olio extravergine biologico al mondo; il “Biolpack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara; il “Biolblended”, premio per il miglior blended, cioè il prodotto imbottigliato commercializzato con marchi non del produttore, ma comunque di origine e qualità certa. Più vari riconoscimenti territoriali e speciali, come il BiolPhoto, il BiolEthic o il BiolKids, assegnato da alunni delle scuole di Monopoli e Andria coinvolti in un percorso di preparazione.

Un momento di promozione strategica, insomma, per un comparto chiave come quello dell’olio. L’olivicoltura biologica in Italia - maggior produttore mondiale - conta più di 107mila ettari dedicati (pari al 9,3% della superficie totale coltivata con metodo biologico e al 9,4% degli oliveti italiani), con una produzione potenziale di quasi 59mila tonnellate di olio biologico. La Puglia - che tra olio biologico e convenzionale produce la metà dell’extravergine nazionale - annovera 5.639 imprese biologiche, circa l’11% degli operatori biologici nazionali: per numero di operatori, è la terza regione italiana, dopo Sicilia e Calabria. La superficie bio pugliese è superiore ai 122mila ettari, e si stima che più della metà delle bioaziende pugliesi coltivi oliveti bio. Secondo i dati diffusi dalla Regione Puglia, la superficie destinata a oliveti biologici nel 2006 si è attestata intorno ai 47mila ettari, quasi il 39% della superficie biologica regionale.

Il Biol si svolge in collaborazione con enti locali e vari organismi di settore tra cui Comune di Monopoli, Aiab Puglia, Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, Consorzio Puglia Natura, Comune di Andria e Acu. Il progetto Interreg BiolFish è invece promosso dalla Regione Puglia (capofila) e le organizzazioni Aiab Veneto, Aiab Puglia, Icea, CIBi, Consorzio Puglia Natura, Coispa, partner albanesi e croati, nonché le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna.


Fonte: Fabio Nardulli

di T N