Bio e Natura

Previsioni meteo per l’estate 2009. Afosa o fresca?

I modelli climatici non sono univoci. Gli inglesi propendono per caldo secco e siccità, gli americani per temperature sotto la media e una buona piovosità In attesa di scoprire chi ha ragione le tendenze per i prossimi giorni

30 maggio 2009 | Ernesto Vania

Alcuni climatologi, in particolare quelli inglesi, ritengono che questa sarà un’estate torrida, simile a quella del 2003, contraddistinta quindi da frequenti ondate di calore e da una siccità perdurante per tutti i mesi estivi.

Altri modelli, come quelli americani, NOAA/NCEP, suggeriscono una diversa previsione per l’estate 2009, con temperature sotto la media stagionale di 0,5 gradi e precipitazioni sopra la media, con tendenza a instabilità e elevata umidità.

Esaminando più in dettaglio la situazione nei prossimi mesi, giugno dovrebbe essere caratterizzato dal passaggio di perturbazioni veloci con aria fresca che creerà situazioni di instabilità soprattutto sull’Italia Centrale, con piogge a leggermente sopra della media sul Nord ovest.

A Luglio ancora precipitazioni di poco sopra la norma soprattutto al Nord Italia, più secco al Sud. Sull’Italia centro settentrionale potrebbero verificarsi incursioni di aria umida ed instabile dai Balcani.

Agosto sarà caratterizzato dal bello secco, anche se con temperature al di sotto delle medie stagionali.

In conclusione è probabile che in Italia sarà, finalmente, un’estate normale con valori di temperatura gradevoli senza fasi di caldo intenso e opprimente troppo prolungate. Anche la piovosità risulterà nella norma, specie al Centro Nord, più siccitoso al Sud.

Concentrando invece l’attenzione sulle previsioni, assai più affidabili, per i prossimi giorni scopriamo un inizio di giugno bello, almeno fino a tutta la prima decade del mese, con un clima caldo estivo.
Solo verso la metà di giugno questa fase potrebbe essere interrotta da perturbazioni provenienti dalla Spagna che potrebbero compromettere la fase di stabilità, specie al Centro Nord. Qui, fino alla fine del mese, non sono escluse giornate nuvolose e temporali.
Le temperature saranno in media con il periodo, forse lievemente più basse al Centro Nord; in media o lievemente più elevete al Sud.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Coltivazione idroponica: perché conviene e a che cosa serve

Esistono diverse tecniche per impianti idroponici. Più adatte piante a ciclo breve, a crescita rapida, con radici poco profonde quali ortaggi a foglia, lattuga, spinaci, rucola. Le erbe aromatiche sono perfette per piccoli impianti domestici o vertical farm

05 settembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

Nuovi adesivanti per i trattamenti con fitofarmaci in agricoltura

Ridurre la quantità di deflusso di fitofarmaci  che finisce nell’ambiente riducendo al contempo i costi degli agricoltori e forse anche migliorando la loro produttività

04 settembre 2025 | 13:00

Bio e Natura

Produrre grano duro in agricoltura biologica e convenzionale: le differenze sulla produttività

Le rese di grano duroin biologico sono state inferiori del 37% rispetto al convenzionale in media, confrontando le prestazioni delle colture in una rotazione a 5 anni non irrigua. Un numero inferiore di chicchi per metro quadrato è stato osservato nel grano biologico rispetto al convenzionale

26 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

Afidi e antracnosi del melo, cecidomia dei frutti del pero, cocciniglia dell’actinidia: le soluzioni

Tecnologie digitali, droni e strategie sostenibili per difendere le colture emiliano-romagnole, tra cui mele, pere e kiwi, dalle nuove emergenze fitosanitarie. Per una frutticoltura più smart e con meno chimica

26 agosto 2025 | 12:00

Bio e Natura

Il pellet di sansa di oliva per la concimazione del grano

Il trattamento con fertilizzanti minerali ottiene i migliori risultati in termini di produttività e assorbimento dei nutrienti, seguito dal pellet di sansa, che ha ridotto la resa in granella solo del 15%

07 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

I biostimolanti possono migliorare la resilienza delle colture al calore e allo stress idrico nel Mediterraneo?

Lo stress da calore e siccità riduce significativamente la crescita e la produttività delle piante. L'efficacia dipende dalle colture e dall'ambiente e richiede la standardizzazione. L’integrazione con biopesticidi e soluzioni scalabili è fondamentale

04 agosto 2025 | 15:00