Bio e Natura

Continua a crescere il numero di operatori del biologico

Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano per il secondo anno consecutivo le regioni leader dell’”organic style of life”

16 febbraio 2008 | T N

E’ Siena a guadagnarsi quest’anno il titolo di regina del biologico secondo l’elaborazione, per la prima volta per province, del Rapporto Bio Bank 2008, appena pubblicato sulla quattordicesima edizione di Tutto Bio.
Con Siena, le province di Grosseto, Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena e Perugia che caratterizzano il centro Italia come area di propulsione del bio.
In queste cinque province si concentra il maggior numero di operatori censiti a fine 2007 da Bio Bank, banca dati del biologico, in rapporto al numero di abitanti (numero di operatori bio ogni 100.000 abitanti, secondo il censimento Istat 2001).

Se infatti gli operatori censiti nelle otto tipologie sono 5.276 tra aziende con vendita diretta, agriturismi, mercatini, gruppi d’acquisto solidale (gas), negozi, ristoranti, mense scolastiche e siti di e-commerce, con un rapporto di 9 operatori ogni 100.000 abitanti, in queste cinque province la forbice va dai 54 di Siena - sei volte la media nazionale - ai 27 di Perugina.



Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano per il secondo anno consecutivo le regioni leader del biologico in Italia per numero assoluto di operatori nelle otto tipologie considerate.
L’Emilia-Romagna è l’unica regione tra le prime cinque in tutte le tipologie, piazzandosi al primo posto per mense, ristoranti e mercatini ed al secondo per vendita diretta, agriturismi ed e-commerce.
La Lombardia entra in classifica per cinque tipologie primeggiando per numero di gruppi d’acquisto e negozi, mentre la Toscana è tra le prime cinque in ben sette tipologie con il primato per vendita diretta ed agriturismi.



Continua intanto l’andamento positivo anche nel triennio 2005-2007 per il numero di operatori del biologico delle varie tipologie, presentati per la prima volta in ordine di incremento, classifica guidata dalla filiera corta con i consumatori che si organizzano per gli acquisti in gruppo, e le aziende che aprono i loro spacci ed offrono ospitalità.
• Gruppi d’acquisto + 60%: dai 222 del 2005 ai 356 del 2007
• Aziende con vendita diretta + 37%: da 1.199 a 1.645
• Agriturismi + 25%: da 804 a 1.002
• E-Commerce +20%: da 88 a 106
• Mercatini + 10%: da 185 a 204
• Negozi +9%: da 1.014 a 1.106
• Mense scolastiche +6%: da 647 a 683
• Ristoranti +1%: da 172 a 174.

Il BioTour è anche andato alla scoperta delle province italiane che emergono per densità di operatori in relazione ad una sola tipologia:
- Siena per la vendita diretta (22 aziende ogni 100.000 abitanti)
Partiamo di nuovo da Siena e dalle sue magiche terre dense di storia e cultura, dove la realtà della vendita in azienda ha le proprie radici negli agriturismi che, oltre all’ospitalità, offrono anche i loro prodotti. Una formula di vendita che primeggia in tutta la Toscana meridionale fino alla Romagna e Marche, passando per l’Umbria.
- Grosseto per gli agriturismi (21 ogni 100.000 abitanti)
Grosseto, la Maremma e il mare vincono la sfida dell’ospitalità in agriturismo, grazie anche a Festambiente, il festival dell’ecologia con una tradizione ventennale.
- Firenze per i gruppi d’acquisto (2 ogni 100.000 abitanti)
Se oggi Firenze detiene il primato della densità di gruppi d’acquisto, lo deve principalmente ad una manifestazione come Terra Futura, che ha fatto da punto di aggregazione per consumatori attenti e consapevoli, propagando una modalità d’acquisto già consolidata in altre regioni
- Ravenna e Belluno per i mercatini (3 ogni 100.000 abitanti)
In tempi di farmers’ markets, queste sono le due province ex-aequo più dinamiche ma per motivi diversi: per varie iniziative nate nel territorio la prima, per la presenza di un organizzatore specializzato in mercatini la seconda.
- Macerata per i ristoranti (2 ogni 100.000 abitanti)
Una catena di ristoranti macrobiotici presenti in diversi centri minori specialmente nelle Marche e nella costa Romagnola, spiega perché Macerata è al primo posto per densità di ristoranti.
- Gorizia per le mense scolastiche (8 ogni 100.000 abitanti)
Il primato di Gorizia ha sicuramente le sue radici nella lumgimiranza della Regione Friuli-V.G., che ha emanato nel 2000 la prima legge regionale sulle mense scolastiche bio, favorendo così l’introduzione dei prodotti bioligici nelle scuole di tutta la regione.
- Bolzano e Aosta per i negozi (7 ogni 100.000 abitanti)
Sono i legami di lingua e di cultura che spiegano il primato ex-aequo di queste due province, grazie alla contaminazione di Austria, Germania e Svizzera ed al movimento per la salute da cui nacquero le prime Reformhaus antesignane degli attuali negozi specializzati di alimenti bio.
- Foggia per l’e-commerce (1,5 ogni 100.000 abitanti)
E’ una provincia del sud a vincere il primato più virtuale, per la necessità di trovare sbocco diretto alle proprie produzioni tipiche mediterranee, olio in primis, ma anche olive da
mensa, pasta e conserve di pomodoro.

Tutto Bio 2008 è in vendita: nelle Librerie Feltrinelli, nei negozi di alimenti biologici, presso l’Editore Egaf Edizioni di Forlì (tel. 0543 473347) e sul sito www.biobank.it sezione bookshop.

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