Bio e Natura
Caldo anomalo nel mese di ottobre: le indicazioni degli esperti

Dai rischi per un allungamento della stagione vegetativa fino agli attacchi dei parassiti. Quali sono le previsioni per il prosieguo della stagione?
28 ottobre 2022 | T N
Il 2022 si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,96 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni ridotte di un terzo rispetto alla stessa media storica.
L’anomalia più evidente quest’anno si è avuta in estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare addirittura una temperatura di 2,06 gradi superiore alla media, inferiore solo al 2003.
Oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, l’allungamento della fase vegetativa delle piante rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature. Fatto ancora più grave è che le gemme che fioriranno anticipatamente, destinate a gelare, verranno a mancare in primavera, diminuendo il potenziale produttivo delle coltivazioni e quindi il raccolto. Le fioriture anomale, fuori periodo, causano anche problemi alle persone allergiche ai pollini, provocando allergie e raffreddori non previsti.
Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo. Inoltre se l’inverno non dovesse essere sufficientemente freddo, aumenterebbe il numero di insetti svernanti che riescono a sopravvivere e si presenterebbero più numerosi e dannosi in primavera.
Le condizioni metereologiche quasi estive all’inizio dell’autunno, la cosiddetta ottobrata, non sono un fenomeno raro ma quest’anno si inseriscono in una quadro generale che conferma la tendenza al cambiamento climatico che si manifesta con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed stati gelo, nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua, grandinate e siccità ma anche con l’arrivo di insetti alieni che colpiscono le colture con un danno complessivo nelle campagne stimato in 14 miliardi in un decennio.
Quali sono i principali impatti sul sistema agricolo dovuti al prolungarsi del caldo nel mese di ottobre?
"Gli effetti delle correnti condizioni meteo anomale sono diversi fra regioni agrarie diverse. In alcune zone il caldo di ottobre è arrivato dopo un periodo piovoso e sta quindi favorendo l’allungamento del periodo vegetativo di piante arboree ed erbacee; con ovvie ripercussioni positive sul totale di Carbonio fissato e sull’accumulo di riserve in colture perennanti [cioè che prolungano per più anni il periodo vegetativo, ndr]. In altre zone, dove ha piovuto meno, il caldo recente ha invece prolungato la siccità obbligando gli agricoltori a continuare a irrigare per mantenere livelli produttivi adeguati. In queste zone si temono difficoltà nella preparazione dei letti di semina autunno-vernini. Da più parti giunge la preoccupazione che caldo e umidità possano favorire lo sviluppo di nuove generazioni di insetti dannosi (es. mosca dell’olivo) con attacchi tardivi anche a quote più elevate. In alcune zone del Sud Italia si sta procedendo a raccolte anticipate delle olive per evitare danni" risponde Franco Miglietta, dirigente di ricerca al CNR, ricercatore highly cited nel campo dell’agricoltura, socio del Gruppo2003 per la ricerca scientifica.
Quali sono le previsioni per il prosieguo della stagione?
"All’inizio della prossima settimana l’anticiclone nord-africano continuerà a dominare sul Mediterraneo e sull’Italia centro-meridionale dove proseguirà la fase di tempo stabile ed eccezionalmente caldo; secondo le attuali proiezioni dei modelli di previsione questa anomalia potrebbe perdurare fino alla prossima settimana. Le temperature sono anche di 6-8 gradi sopra le medie stagionali, valori tipici di fine estate" risponde Serena Giacomin, fisica, climatologa e meteorologa, presidente di Italian Climate Network, che aggiunge: "una configurazione meteorologica non è correlabile direttamente con il cambiamento climatico (se non dopo più approfonditi studi di attribuzione). Ma, anche se questo singolo evento non può stabilire di per sé una tendenza climatica, l’attuale anomalia si inserisce perfettamente nella tendenza climatica e nell’aumento in frequenza di ondate di caldo anche fuori stagione che stiamo osservando negli ultimi anni».
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