Bio e Natura

AGRICOLTURA SPRECONA? NO, L’ACQUA E’ RISORSA INDISPENSABILE PER IL SETTORE PRIMARIO CHE LA USA CON PARSIMONIA

Il 70% degli impianti irrigui italiani sono moderni e consentono significativi risparmi d’acqua sui tre milioni circa di ettari a colture irrigue, che però costituiscono quasi i due terzi delle nostre esportazioni

26 maggio 2007 | Ernesto Vania

Anche le prossime piogge, previste in questi giorni, non dovrebbero però allentare la crisi idrica ma semmai portare solo un po’ di sollievo ad alcune colture.
Ecco quindi che l’agricoltura guarda con preoccupazione alla prossima ordinanza della protezione civile che dovrebbe varare il piano di emergenza deciso dal Consiglio dei Ministri del 4 maggio scorso per fronteggiare la grave crisi idrica, che si è determinata nelle regioni centro-settentrionali,
Agli agricoltori, secondo gli accordi, sarà richiesta una riduzione dei consumi, lungo l’asta del Po, di circa 130 milioni di mc, l’8% rispetto ai rilasci ordinari da parte dei bacini idrici (nel 2006 è stata del 5%) e sarà gestita direttamente dai consorzi di bonifica, attraverso specifiche regolazioni della distribuzione dell’acqua.

Le associazioni di categoria chiedono soprattutto che i provvedimenti siano limitati nel tempo e che non siano tali da condizionare le scelte colturali degli agricoltori, tanto meno ad attività già avviate.

L’agricoltura è spesso accusata di consumare acqua in eccesso e di sprecarne in grande quantità a causa soprattutto di sistemi irrigui obsoleti.
I dati riportati nel Piano strategico nazionale 2006, evidenziano, invece, che i metodi moderni di somministrazione ammontano al 71%, di cui il 51% riferito all’aspersione e il 20% alla microirrigazione, e contrariamente a quanto affermato in molti talk show e articoli l’irrigazione a pioggia effettuata tramite rotoloni, dotati delle più moderne tecniche, e pivot automatizzati porta a grandi risparmi d’acqua.

Secondo i dati diffusi dall’Anbi, la superficie irrigata in Italia è pari a circa 2,7 milioni di ettari e rappresenta il 21% della superficie agricola utilizzabile. Tale percentuale sale al 37% nelle regioni settentrionali, mentre scende all’8% e al 14% rispettivamente nelle regioni centrali e meridionali. Oltre il 60% della superficie irrigata, quindi, ricade nel Nord.
La produzione agricola proveniente da colture irrigue costituisce circa il 40% della produzione agricola nazionale mentre il rapporto tra superficie irrigata e è pari superficie agricola utilizzabile al 20% (2,7 milioni di ettari su 15 milioni circa complessivi) ma che vale, da solo, il 40% della produzione agricola. I 2/3 delle esportazioni di prodotti agricoli provengono da colture irrigue.