Bio e Natura
Vanno create Vertical Farm con essenze ricche di principi attivi ad uso cosmetico o medicinale

In Italia la produzione di erbe officinali è da sempre insufficiente a soddisfare le richieste crescenti di consumatori. Tra le piante più promettenti del futuro: lo zafferano e il ginseng siberiano
22 marzo 2021 | C. S.
Realizzare una sorta di Vertical Pharmacy per coltivare erbe officinali ad alto contenuto di principi attivi da destinare alla produzione di farmaci e integratori. Questo l’obiettivo della collaborazione tra ENEA e Idromeccanica Lucchini Spa che utilizza la Vertical Farm come ecosistema perfetto per produrre specie alimentari più nutrienti e salutari, isolando l’ambiente da patogeni e inquinanti esterni.
“I sistemi altamente tecnologici ed automatizzati di questo tipo di farm che sfruttano l’illuminazione a led per coltivazioni fuori suolo sono in grado di ricreare le condizioni ambientali perfette per ottimizzare la crescita delle piante, massimizzare i loro nutrienti e aumentarne la produzione, grazie alla coltivazione su più cicli annuali rispetto al singolo ciclo a terra”, spiega Gabriella Funaro, ricercatrice ENEA della Direzione Innovazione e Sviluppo.
All’interno di ogni piano della serra verticale si possono trovare sistemi di coltivazione idroponici[1] o aeroponici[2], che permettono di utilizzare fino al 95% in meno di acqua rispetto alle tecniche coltive tradizionali, senza sfruttare suolo e in totale assenza di pesticidi e insetticidi.
“In questo caso l’idea è stata quella di ‘sposare’ il campo farmaceutico, fortemente voluto da Idromeccanica Lucchini, mettendo al centro la qualità del prodotto finale per esaltare le specifiche peculiarità di ogni pianta”, prosegue Funaro.
Tra le piante “candidate” per una produzione di qualità garantita con una maggior resa nel tempo: lo zafferano, ideale per produrre integratori alimentari a supporto della cura di patologie depressive e oculari, e il ginseng siberiano, una specie estremamente ricca di principi energizzanti e stimolanti utilizzati in campo nutraceutico.
“Fin dal 2014 Idromeccanica Lucchini ha investito sulla vertical farm sviluppando e migliorando le tecnologie di coltivazione. Dal primo prototipo di serra verticale in Italia, concepito assieme a ENEA in occasione di EXPO Milano 2015 e passando per il progetto BoxXLand, si è arrivati nel 2020 a terminare le sperimentazioni preliminari riguardanti le specie officinali ad utilizzo farmaceutico. Da qui nasce Cultipharm, un modello di business che porta la nostra azienda a non vendere più solo tecnologia per la coltivazione verticale ma un intero sistema integrato. In Idromeccanica Lucchini quello che per gli altri sarà il futuro per noi è già il presente", sottolinea Massimo Lucchini, amministratore delegato dell’omonima azienda.
In Italia la produzione di erbe officinali è da sempre insufficiente a soddisfare le richieste crescenti di consumatori che sempre di più si rivolgono alle cure naturali. L’industria farmaceutica che utilizza principi attivi di origine vegetale importa ancora molto dai mercati esteri, la cui filiera non sempre è controllata come quella italiana o europea. “Produrre essenze vegetali necessarie alla farmaceutica garantirebbe quindi fin da subito uno sbocco commerciale ai prodotti coltivati nella vertical pharmacy”, conclude Funaro.
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