Bio e Natura 06/12/2019

Bio-agrofarmaci e biostimolanti, la regolamentazione e le prospettive

Bio-agrofarmaci e biostimolanti, la regolamentazione e le prospettive

Agrofarmaci a base microbica, coadiuvanti e biostimolanti, un quadro in continua evoluzione ma già con una nutrita legislazione in fase di evoluzione continua. Ancora troppo lunghi però i tempi per la registrazione dei prodotti


La sostenibilità in agricoltura è esigenza irrinunciabile che richiede di coniugare le richieste di produzioni quantitativamente e qualitativamente elevate e quelle di tutela
dell’ambiente.
Per raggiungere tali obiettivi sarà necessario un impegnativo sforzo innovativo in molteplici settori. Fra questi, quello dei biostimolanti è progressivamente cresciuto di importanza entrando in strategie agronomiche il più possibile rispettose dell’ambiente.
Gli studi su prodotti in grado di agire in vario modo sulla crescita delle colture stanno ottenendo risultati promettenti. Da essi stanno emergendo le possibilità di migliorare la capacità delle piante di utilizzare l’acqua e i nutrienti del suolo oltre ad aumentare la tolleranza agli stress abiotici. Non è però previsto alcun effetto, diretto o indiretto sulle avversità biotiche.
Azione antiparassitaria è invece riconosciuta a prodotti che la normativa attuale comprende fra i coadiuvanti.
Ben nota è, invece, l’efficacia di diversi preparati che rientrano tra gli agrofarmaci a base microbica il cui elenco è in continuo aumento.
L'Accademia dei Georgofili ha organizzato una giornata di studio dedicata agli agrofarmaci a base microbica, ai coadiuvanti e ai biostimolanti e ha la finalità di evidenziare i progressi che la ricerca scientifica sta conseguendo in questo complesso settore che prevede il coinvolgimento di varie discipline e comporta anche l’individuazione di metodi
affidabili e rigorosi per la valutazione dei risultati.

Tra gli interventi proposti ci sono parsi molto stimolanti i contributi di Marco Nuti, Dip.to di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali, Università di Pisa e Scuola Superiore Universitaria Sant’Anna, Pisa e di Bruno Caio Faraglia del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

AGROFARMACI A BASE MICROBICA E BIOSTIMOLANTI: ASPETTI EMERGENTI di Marco Nuti

Nel quadro di un’agricoltura in fase fortemente dinamica (da tradizionale a convenzionale, integrata, organica, conservativa, rigenerativa) gli agro-farmaci a base di microorganismi, insieme ai semio-chimici ed estratti vegetali, occupano una posizione di crescente rilievo. Questi prodotti sono normati rispettivamente dai due Regolamenti (EC) 1107/2009, che riguarda il collocamento sul mercato dei prodotti per la protezione delle piante ed (EC) 1185/2009, che riguarda le statistiche sui pesticidi, e dalle due Direttive 2009/127/EC, che riguarda i macchinari per la distribuzione dei pesticidi, e 2009/128/EC, che riguarda le azioni Comunitarie per l’uso sostenibile dei pesticidi. Va innanzitutto notato che è stato emanato anche il Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 che stabilisce le norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, che modifica i regolamenti (CE) n. 1069/2009 e il citato (CE) n. 1107/2009 e che abroga il Regolamento (CE) n. 2003/2003. In questo modo il legislatore Europeo definisce i confini tra agro-farmaci e fertilizzanti, confini che in un recente passato avevano dato luogo a possibili conflittuali interpretazioni per le categorie dei bio-stimolanti e dei bio-pesticidi, entrambe basate sui microorganismi.
Attualmente gli agro-farmaci “microbials” comprendono 65 microorganismi attivi (19 batteri, 2 attinobatteri, 21 microfunghi, 5 virus, 1 lievito già approvati e i restanti in corso di registrazione) e circa 250 prodotti autorizzati nei vari Paesi dell’Unione Europea. Non vi è dubbio che le norme Europee approvate nel 2009 hanno dato nuovo impulso sia alla ricerca che alle 26 autorizzazioni di nuovi prodotti, ma purtroppo la lunghezza dei tempi di registrazione (europea e nazionale) rallenta a tutt’oggi l’uso di questi prodotti, soprattutto nei confronti delle agguerrite concorrenze di Stati Uniti, Australia, Canada. Le linee-guida relative ai “microbials” sono state pubblicate per i biocidi nel 2015 e sono di prossima pubblicazione per gli agro-farmaci. La revisione, ancora in corso, di queste ultime include gli studi di efficacia per gli usi minori (di particolare rilevanza per l’Italia), i limiti massimi di residui, i metaboliti secondari, la definizione dei criteri per le sostanze a basso rischio e la valutazione del rischio cumulativo.

L’ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE IN MATERIA DI FERTILIZZANTI ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO (UE) 2019/1009 di Bruno Caio Faraglia

Il Regolamento (UE) 2019/1009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo al mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, modifica il quadro di riferimento normativo costituito dal Regolamento (CE) 2003/2003 e per l’Italia anche dal Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 75.
In particolare il nuovo regolamento armonizza a livello europeo, i fertilizzanti di origine organica, nonché provenienti da materiale di recupero, favorendo un processo di sostituzione dei fertilizzanti di origine inorganica tradizionali e promuovendo l'economia circolare, inoltre, stabilisce nuove responsabilità per le aziende che decidano di avvalersi del marchio CE, che devono garantire la conformità del prodotto e del processo e per questo essere sottoposte al controllo di un Ente certificatore terzo.
Per i Biostimolanti, già contemplati dalla normativa nazionale, il regolamento adotta una nuova definizione che specifica nel dettaglio a quali caratteristiche delle piante è
diretta la funzione di stimolazione, escludendo specificatamente la resistenza a stess biotici.
Il nuovo regolamento, pertanto, richiede una profonda revisione del Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 75, e per questo sono già stati avviati i lavori per la predisposizione di una nuova base normativa nazionale, al fine di dare piena applicazione al regolamento in questione e completare il quadro normativo di riferimento per l’intero settore dei fertilizzanti

di T N