Bio e Natura
Caratterizzato il genoma di trenta grani antichi siciliani
Il Crea ha pubblicato il primo studio sulla caratterizzazione genetica e morfo-qualitativa della collezione di germoplasma di "grani antichi" siciliani e comprendente popolazioni locali di grano duro e frumento tenero
01 agosto 2019 | C. S.
E’ stato pubblicato sulla rivista “PLANTS” il primo studio sulla caratterizzazione genetica e morfo-qualitativa della collezione di germoplasma di "grani antichi" siciliani e comprendente 27 popolazioni locali di grano duro, 1 di frumento tenero e 2 varietà storiche di grano duro. Questa significativa raccolta di germoplasma è stata realizzata a partire dagli anni ’40 del secolo scorso dai noti scienziati Ugo De Cillis e Nazareno Strampelli (padri fondatori della ricerca genetica applicata alla cerealicoltura italiana), attualmente conservata presso la Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia di Caltagirone.
Allo studio hanno partecipato attivamente il CREA, con i suoi 2 Centri di ricerca Difesa e Certificazione e Cerealicoltura e Colture Industriali, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Palermo e la stessa Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura.
I ricercatori hanno utilizzato marcatori genetici (molecolari) a singolo nucleotide (Single Nucleotide Polymorphism - SNP), che hanno permesso di evidenziare la diversità genetica dei frumenti storici siciliani, mediante un’impronta genetica (fingerprinting) riproducibile per ciascuna varietà della collezione, utile per la tracciabilità dei prodotti della filiera del grano antico. Un risultato rilevante che tutela produttori e consumatori da possibili frodi commerciali, soprattutto in considerazione della crescente riscoperta dei cosiddetti “grani antichi” da parte dei consumatori e dell’interesse economico ad essa correlato. Senza trascurare, però, l’importanza di preservare questo patrimonio genetico anche per futuri programmi di miglioramento genetico per queste specie e varietà di cereali, finalizzati soprattutto agli aspetti qualitativi, alla loro attitudine alla trasformazione in pasta, pane e altri prodotti da forno e alla salvaguardia della biodiversità.
In Sicilia, una delle regioni storicamente più importanti per la produzione di grano duro, si assiste da alcuni anni all’incremento delle superfici coltivate con varietà storiche locali, per molti anni quasi dimenticate. Si è sviluppata così una piccola filiera dedicata, che ha portato all’iscrizione di 16 varietà di frumento siciliano locali in aggiunta alle tre già iscritte nel “Registro Nazionale delle varietà da conservazione delle specie agrarie e delle specie ortive”. La disponibilità di una “Banca del germoplasma” di frumenti storici siciliani, il cui obiettivo principale è quello di salvaguardare le risorse genetiche, è risultata di fondamentale importanza per lo studio della variabilità genetica, morfologica e qualitativa delle specie e per la messa a punto di strumenti tecnici avanzati per una certificazione di filiera.
Il lavoro è stato condotto all’interno del progetto “Sviluppo tecnologico e innovazione per la sostenibilità e competitività della cerealicoltura meridionale”, MIUR-UE (PON01_01145/1- ISCOCEM)” finanziato dal MIUR.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Le potenzialità dell'agricoltura verticale per aumentare produzioni e ridurre l'impatto ambientale

Un gruppo di ricerca dell'Università di Monaco di Baviera ha studiato la coltivazione di sei gruppi alimentari in agricoltura verticale: colture orticole, alghe, funghi, insetti, pesce e carne coltivata
19 maggio 2025 | 11:00
Bio e Natura
Il sogno del grano senza glutine con il miglioramento genetico

Secondo un nuovo studio dell'Università di Davis è possibile eliminare un gruppo di geni nel grano per ridurre le allergie e le intolleranze al glutine senza danneggiare la panificazione
13 maggio 2025 | 15:00
Bio e Natura
Le api soffrono i cambiamenti climatici e l'uso intensivo del suolo

Gli insetti di diversi livelli trofici reagiscono in modo diverso alla combinazione di temperature più elevate e un uso più intensivo del suolo. Popolazione di api quasi dimezzata dagli anni ’70
12 maggio 2025 | 12:00
Bio e Natura
L'effetto dei cambiamenti climatici sui raccolti delle principali colture

Il cambiamento climatico, riscaldamento e scarsa umidità dell’aria hanno alterato le condizioni di crescita per le cinque principali colture del mondo nell’ultimo mezzo secolo e stanno rimodellando l’agricoltura
08 maggio 2025 | 16:00
Bio e Natura
Le aree rurali sono sostenute dalla bioeconomia

Dimostrate le esperienze virtuose sviluppate in Italia, le interconnessioni tra il sistema agroalimentare, le sfide ambientali e gli attuali modelli di sviluppo socio-economico
02 maggio 2025 | 13:30 | Marcello Ortenzi
Bio e Natura
Fertilizzazione fogliare contro concimazione al suolo per la produttività del frumento tenero

E' possibile applicare meno azoto al grano, grazie alla fertilizzazione fogliare. Al 40% della normale concimazione azotata, la resa del grano era paragonabile alla concimazione del suolo convenzionale. Al 60% è aumentata la superficie fogliare
01 maggio 2025 | 09:00