Bio e Natura 27/06/2017

Aceto contro la siccità: una nuova arma naturale per difendere le piante

Ricercatori giapponesi hanno scoperto che le piante, anche quelle coltivate, possono produrre energia attraverso l'acetato, non solo grazie allo zucchero. Molta più resistenza alla siccità, anche per mais, riso e grano, dopo un trattamento a base di acido acetico


Un trattamento a base di aceto, o meglio acido acetico, permette alle piante di sopravvivere meglio alla siccità.

La scoperta è stata fatta dai ricercatori giapponesi del Riken Institute, coordinati da jong-Myong Kim, il cui studio è pubblicato sulla rivista Nature Plants. 

Lo studio iniziale è stato condotto su Arabidopsis, la specie vegetale utilizzata dalla comunità scientifica per le prove sperimentali, scoprendo che le piante possono utilizzare acetato e non solo zucchero per ricavare energia.

E' noto che la fotosintesi clorofilliana è il processo metabolico con cui le piante producono zuccheri, ma questo processo richiede acqua che, in certi periodi dell'anno è fattore limitante per la crescita.

La possibilità di utilizzare anche l'acetato deriva da un enzima, l'Hda6, che agisce come interruttore metabolico, attivando la via che permette l'utilizzo di acetato.

I ricercatori hanno quindi scoperto che anche il mais, il grano e il riso posseggono caratteristiche genetiche e metaboliche simili.

Nella piante l'acetato prodotto durante la siccità è dunque direttamente collegato a quanto bene riescono a sopravvivere.

Per confermare questa ipotesi, i ricercatori hanno fatto crescere delle piante normali in condizioni di siccità e con un trattamento a base di acido acetico, altri acidi organici o acqua. Dopo 14 giorni il 70% delle piante trattate con l'acido acetico erano sopravvissute, mentre le altre erano tutte morte.

Lo stesso esperimento è stato fatto sul riso, grano e mais, che hanno mostrato più tolleranza alla mancanza d'acqua.

di C. S.