Bio e Natura

L’Inula viscosa, da infestante a preziosa alleata in biocontrollo e lotta integrata

L’Inula viscosa, da infestante a preziosa alleata in biocontrollo e lotta integrata

La Dittrichia viscosa, un tempo chiamata Inula viscosa, suscita crescente interesse grazie alle proprietà medicinali ed ecologiche, delle quali si stanno approfondendo i potenziali usi industriali come diserbante, pesticida e di bioraffineria.

13 giugno 2025 | 12:00 | T N

È una pianta infestante, facilmente riconoscibile durante la fioritura, da agosto a ottobre, per gli alti fiori gialli amati dalle api. Ma se la trovate nei vostri terreni aspettate a reciderla, potrebbe rivelarsi una preziosa complice. Nota oggi con il nome scientifico Dittrichia viscosa, l’Inula è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (o Composite). Diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, è un cespuglio che cresce spontaneamente in luoghi aridi e soleggiati, ai margini delle strade, nei terreni incolti e pietrosi. Nota per l’odore pungente e per la superficie vischiosa delle foglie lanceolate e ricoperte da ghiandole secernenti una resina appiccicosa, l’Inula ha suscitato crescente interesse grazie alle proprietà medicinali ed ecologiche, delle quali si stanno approfondendo i potenziali usi industriali come diserbante, pesticida e di bioraffineria.

A cosa serve l’Inula viscosa?

Questa pianta si è rivelata un promettente alleato nel biocontrollo, ossia l’utilizzo di agenti biologici (microrganismi, estratti vegetali, insetti utili) per la gestione sostenibile delle malattie e dei parassiti delle colture. Grazie ai metaboliti secondari prodotti, è nota anche per il suo olio essenziale, distillato per le proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Ma soprattutto l’Inula vanta attività antifungina, antibatterica e insetticida, divenendo pertanto un’interessante risorsa vegetale in quanto inibisce la crescita di funghi fitopatogeni come Botrytis cinerea (muffa grigia); Fusarium, di cui riduce la sporulazione; Alternaria alternata di cui altera la parete cellulare fungina: è in grado di far ciò per via della costunolide, un sesquiterpene che interferisce con le membrane cellulari e i processi respiratori del fungo. Respinge - o uccide - afidi, mosca bianca, Tuta absoluta (la minatrice del pomodoro) ma attrae predatori naturali come coccinelle, sirfidi e crisopidi. In virtù di questo, viene quindi usata anche come coltura tampone ai margini di campi coltivati per ridurre la pressione dei parassiti.

Si è inoltre parlato di Inula viscosa per via del ruolo che assume nel contrasto alla mosca dell’olivo. Sicuramente contribuisce allo scopo nell’ambito della lotta integrata in quanto, fiorendo nel periodo rilevante per l’olivicoltura, da agosto ad ottobre  – è anche mellifera ma il suo miele è poco pregiato -, viene attaccata da Myopites stylatus, un dittero tefritide galligeno che a sua volta viene parassitizzato da Eupelmus urozonus, un polifago degli imenotteri calcidoidi che svolge due/tre generazioni all’anno su Bactrocera oleae. La presenza dell’Inula viscosa certamente non risolve l’annoso problema della mosca olearia ma male non fa nei programmi di lotta integrata, dal momento che l’Eupelmus ne è il più attivo antagonista naturale.

Come eliminare l’Inula viscosa?

Semplice: non eliminatela! È sì una pianta infestante ma sono diversi i vantaggi di averla a margine della coltura. E se la trovate in mezzo ai vostri terreni non falciatela, potendo almeno contenerla senza estirparla del tutto, anche mantenendola bassa.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Il futuro dell'agricoltura tra biotecnologia, intelligenza artificiale e blockchain

Il mercato agroalimentare è un settore di primaria importanza per l’Europa e per l’Italia. La FAO stima che nel 2050 dovranno essere soddisfatte le esigenze alimentari di 9,6 miliardi di persone e la produzione mondiale di cibo dovrà crescere del 70%

11 giugno 2025 | 14:00 | Marcello Ortenzi

Bio e Natura

Le microplastiche si stanno silentemente diffondendo dal suolo all’insalata agli esseri umani

Accanto agli interferenti endocrini, la ricerca dell'Università di Murdoch ha individuato altri additivi nel terreno come gli ftalati, legati a problemi riproduttivi, e PBDE, ritardanti di fiamma neurotossici

04 giugno 2025 | 10:00

Bio e Natura

Parassiti del melo: approcci innovativi contro gli scopazzi

Nuovi progetti internazionali di ricerca volti a individuare alternative innovative e sostenibili nella lotta contro le malattie del melo. Necessario comprendere meglio il ruolo degli insetti vettori e dei batteri simbionti nella trasmissione di patogeni che causano gli scopazzi del melo

02 giugno 2025 | 13:00

Bio e Natura

I ronzii degli impollinatori portano le piante ad aumentare la loro produzione di nettare

I suoni delle api intorno alle piante porta ad aumentare il loro volume di zucchero e nettare e persino alterare la loro espressione genica che governa il trasporto dello zucchero e la produzione di nettari

26 maggio 2025 | 13:00

Bio e Natura

Azoto, fosforo e potassio per far resistere le piante alla siccità

Un nuovo studio internazionale ha rilevato che una fertilizzazione abbondante può aiutare le piante a sopravvivere a periodi a breve termine di estrema siccità

23 maggio 2025 | 10:00

Bio e Natura

Le potenzialità dell'agricoltura verticale per aumentare produzioni e ridurre l'impatto ambientale

Un gruppo di ricerca dell'Università di Monaco di Baviera ha studiato la coltivazione di sei gruppi alimentari in agricoltura verticale: colture orticole, alghe, funghi, insetti, pesce e carne coltivata

19 maggio 2025 | 11:00