Bio e Natura

BASTA GASOLIO. IL PRIMO TRATTORE ECOLOGICO E' ITALIANO. LO SI ALIMENTA CON L'OLIO DI COLZA

Con la produzione di un ettaro un’auto percorre 16 mila km. E’ stato presentato a Padova dalla Cia e dall’Aiel. Si può risparmiare il 50 per cento sul carburante. Dall’agricoltura un apporto notevole per ridurre la “bolletta” energetica. Occorrono nuove e mirate politiche per sviluppare adeguatamente il settore agrienergetico

10 dicembre 2005 | C. S.

E’ il primo trattore ecologico in Italia. Utilizza come carburante l’olio vegetale di colza anziché il tradizionale e costosissimo gasolio. E’ stato presentato a Padova dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori provinciale e dall’Aiel (Associazione italiana energie agroforestali). Un prototipo che dà due risultati importanti: si risparmia il 50 per cento sul carburante e si rispetta l’ambiente. Quindi, da parte dell’agricoltura un apporto notevole alla riduzione della bolletta “energetica”.

A differenza del biodiesel, l’olio vegetale puro -afferma la Cia- comporta numerosi vantaggi: ha un contenuto energetico superiore al biodiesel; non richiede alcun quantitativo d’acqua per il processo di purificazione in fase di produzione, necessario invece, in misura considerevole nella produzione di biodiesel; il prodotto di scarto della produzione è rappresentato da farine ricche di oli (5-10 per cento), adatte all’alimentazione di animali da ingrasso (vitelloni, suini). Inoltre, rispetto al biodiesel, può essere prodotto direttamente dall’azienda agricola in forma singola o associata, diventando così una fonte energetica locale e diffusa nel territorio rurale.

La tecnologia -sottolinea ancora la Cia- è da considerarsi matura e affidabile; ad oggi esistono numerosi esempi applicativi in Germania, paese nel quale hanno sede molte aziende produttrici di cogeneratori e di motori a olio vegetale puro per il settore dei trasporti su gomma e per imbarcazioni. Per il prossimo futuro la Germania si è posta l’obiettivo di sostituire il 3 per cento del fabbisogno di carburanti fossili destinati al trasporto privato con olio vegetale puro.

Nel nostro Paese siamo ancora in grande ritardo, anche se -rileva la Cia- vi sono grandi potenzialità per far decollare l’intero settore agrienergetico in tempi brevi. E’ necessario però che da parte del Governo e del Parlamento si punti con decisione a politiche di sviluppo per le fonti energetiche rinnovabili di origine agricola e forestale e di supporto alle imprese agricole che si organizzano per coltivare, produrre e vendere energia.

Per la produzione di olio vegetale puro a scopo energetico sono adatte tutte le colture agrarie oleaginose ed in particolare -ricorda la Cia- la colza ed il girasole. La colza può essere coltivata in Italia nelle diverse latitudini, le maggiori rese si riscontrano nella Pianura Padana con circa 25-35 quintali ad ettaro. Con un’automobile diesel di media cilindrata, opportunamente modificata per utilizzare olio vegetale puro, con un ettaro di colza si può ottenere olio combustibile vegetale per percorrere circa 16.000 chilometri.

Il girasole può essere coltivato in tutta Italia. Nei terreni di pianura di media fertilità può raggiungere e superare i 30 quintali per ettaro. Da un ettaro di girasole -conclude la Cia- si possono ottenere circa 900 kg. di olio pari a 1.100 litri con i quali è possibile percorrere oltre 15.000 chilometri con un’ auto diesel di media potenza, opportunamente adattata.




Fonte: Cia

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