Bio e Natura

L'Italia del biologico si perde nei grandi numeri mondiali

Il fiore all'occhiello della produzione sostenibile nazionale perde leadership e podio quando si passa ad analizzare il quadro mondiale. Numeri che non devono demoralizzare ma far comprendere lo scenario in cui l'Italia dovrà battersi

15 maggio 2015 | T N

Il biologico è sempre più apprezzato a livello internazionale.

Crescono gli operatori perchè sale il livello di coscienza ambientale degli agricoltori ma soprattutto perchè il mercato tira.

Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha annunciato che il settore biologico continua a mostrare una crescita notevole, con 19.474 operatori biologici certificati negli Stati Uniti. Il numero di operatori biologici certificati è aumentato di oltre il 5% rispetto allo scorso anno. Dal 2002, momento in cui è iniziato il conteggio, il numero è aumentato di oltre il 250%. "Poiché la domanda di prodotti biologici continua a salire, sempre più produttori stanno entrando nel mercato del biologico" ha detto il Segretario dell'Agricoltura Tom Vilsack.

Proprio gli Stati Uniti, secondo l'ultimo rapporto Ifoam sul biologico nel mondo 2014, gli Stati Uniti sono il primo mercato, per un fatturato di 24 miliardi di euro. Ma è la Svizzera a vantare il maggior consumo pro capite di prodotti bio, per 210 euro all'anno. Anche Germania e Francia, rispettivamente con 7,6 e 4,4 miliardi di euro, sono mercati molto interessanti, guadagnandosi le due piazze del podio dietro agli States.

Nel report Ifoam anche alcune curiosità. Le Isole Falklan sono lo stato con la maggior percentuale di suolo dedicato all'agricoltura bio, ben il 36,6%. Percentuali inarrivabili in altre nazioni ma dove il biologico è molto diffuso, come l'Australia, primo paese per superficie a bio con i suoi 17 milioni di ettari, seguito da Argentina e Stati Uniti.

Al di fuori dell'Europa anche le nazioni con il maggior numero di agricoltori biologici. Ha la leadership l'India con i suoi 650 mila coltivatori, seguita dai quasi 200 mila dell'Uganda e dai 170 mila del Messico.

Ultimo dato che deve far riflettere, soprattutto l'Europa, è che su 170 paesi dove si fa agricoltura biologica, solo 82 hanno una regolamentazione al riguardo. La crescita del bio, erano solo 86 le nazioni che facevano biologico nel 2000, è stata tanto repentina da non aver consentito una pari crescita della normativa, con il rischio di un'anarchia globale sul biologico.

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