Bio e Natura

Per risparmiare sulla sanità occorre piantumare una foresta

Gli alberi sono in grado di assorbire l'inquinamento, aiutandoci a respirare meglio. La U.S. Forest Service’s Northern Research Station ha calcolato un potenziale risparmio di 7 miliardi di dollari e 850 ammalati di cancro in meno

30 luglio 2014 | R. T.

I ricercatori della U.S. Forest Service’s Northern Research Station, guidati da Dave Nowak, hanno condotto uno studio in cui si suggerisce come gli alberi aiutino a salvare migliaia di vite umane ogni anno, riducendo i problemi respiratori che, sempre più, affliggono un crescente numero di persone.

Sarebbero più di 850 i salvati dagli alberi, con prevenzione di 670.000 episodi di sintomi respiratori acuti.

Gli alberi contribuiscono infatti a rendere l’aria più pulita nel mondo del 1% l’anno. Un percentuale apparentemente irrisoria  ma che si traduce in un risparmio di 7 miliardi di dollari circa annuali, per spese sanitarie , ricoveri e medicine.

I ricercatori hanno verificato che sostanze altamente inquinanti come quelle degli scarichi delle auto (biossido di azoto, ozono, anidride solforosa e particolato) vengono neutralizzate laddove la presenza di alberi è maggiore. Diminuiscono i casi di cancro al polmone, i problemi cardiaci e quelli neurologici.

I dati mostrano che nel 2005, solo negli Stati Uniti, circa 130.000 decessi legati al particolato PM2.5 e 4.700 decessi correlati all’ozono sono attribuibili all’inquinamento atmosferico.

Secondo Dave Nowak, in termini di impatto sulla salute umana, gli alberi nelle aree urbane erano nettamente più importanti rispetto agli alberi nelle zone rurali. Questo, a causa della loro vicinanza alle persone e, in generale, per la maggiore copertura arborea, la maggiore rimozione dell’inquinamento e una maggiore densità di popolazione. Tutto questo si traduce in un maggiore valore di benefici per la salute umana.

Più parchi in città, insomma, per risparmiare in spese sanitarie.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Bernina, la nuova varietà di mela nata all’Università di Bologna

Elevata qualità agronomica e produttività, profumo e sapore fresco, colore accattivante, sapore dolce-acidulo con eleganti note aromatiche. A queste caratteristiche si aggiungono poi l’ottima conservabilità e, soprattutto, la sostenibilità

20 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

L'agricoltura di montagna va rilanciata valorizzando il patrimonio forestale nazionale

Lo sviluppo delle filiere agroforestali e delle energie rinnovabili nei territori montani sono rilanciati da un accordo fra quattro soggetti specializzati su energie e agricoltura

19 dicembre 2025 | 10:00 | Marcello Ortenzi

Bio e Natura

L'origine della siccità e la futura stabilità della produzione alimentare globale

Le colture sono molto più vulnerabili quando troppe precipitazioni provengono dalla venti di terra piuttosto che dall'oceano. L'umidità terrestre porta a precipitazioni più deboli e meno affidabili, aumentando il rischio di siccità

16 dicembre 2025 | 13:00

Bio e Natura

Riprogettazione culturale e ambientale per il benessere dell'uomo

La biologia umana si è evoluta per un mondo di movimento, natura e brevi esplosioni di stress, non per la costante pressione della vita moderna. Gli ambienti industriali stimolano eccessivamente i nostri sistemi di stress

12 dicembre 2025 | 11:00

Bio e Natura

Serve un approccio scientifico ai problemi agricoli: meno sensazionalismo

Serve una comunicazione che informi senza spaventare: il pubblico deve orientarsi con spirito critico in un settore decisivo per il futuro del pianeta, quale l’agricoltura

11 dicembre 2025 | 11:30

Bio e Natura

Possibile abbassare i consumi idrici del pomodoro da industria del 30%

Irrigazione a goccia intermittente e DSS riducono drasticamente gli sprechi e il rischio di dispersione dei nitrati, migliorano l’efficienza dell’azoto e mantengono o addirittura aumentano le rese. I dati delle due prime annate di prova indicano la strada maestra per una coltivazione più competitiva e sostenibile

11 dicembre 2025 | 10:30