Bio e Natura

Più nessun OGM non autorizzato sul mercato europeo

I test a disposizione oggi possono riconoscere un numero limitato di alimenti transgenici, specie se combinati. Dalla Jao Tong University nasce Macro che riesce a individuare il 97% degli OGM, il doppio rispetto agli altri metodi vigenti

24 gennaio 2014 | R. T.

L'Unione europea non ha autorizzato la vendita sul proprio territorio di tutti gli Ogm che vengono coltivati e utilizzati sul pianeta.

Attualmente possono entrare sul mercato comunitario soltanto 38 varietà di mais, 8 varietà di cotone, 3 di rapa, 1 patata, 7 di soia ed una di zucchero.

Il vero problema è che i truffatori riescono abilmente a sfruttare una pecca nel sistema per contrabbandare all'interno dell'Ue anche Ogm non autorizzati.

Il vulnus sta nel sistema d'analisi che riesce a scoprire solo un limitato numero di Ogm.

A venire in aiuto però un team cinese, della Jao Tong University, che ha elaborato una nuova metodica basata sulla combinazione di due analisi già esistenti.

Il nuovo metodo Macro (Multiplex amplification on a chip with readout on an oligo microarray) consente di integrare un sistema Pcr e un sistema microarray. Che, combinati insieme, permettono di avere una efficacia assoluta sugli alimenti geneticamente modificati tal quali immessi sul mercato fino al 2012. In definitiva, un 97,1% degli Ogm commercializzati potrebbero essere ritrovati, con una affidabilità del 100%.
Un sistema nettamente superiore a tutti quelli attualmente utilizzati. Ma i ricercatori stanno ancora provando a migliorare il test: lo scopo è quello di aumentarne la sensibilità, per arrivare a rinvenire anche bassissime concentrazioni di materiale geneticamente modificato. Il che, ad esempio, potrebbe risultare molto utile nel recente caso della contaminazione di polline Gm nel miele dove, essendo il polline presente in quantitativi ridotti sul prodotto finito (0,5%), la possibile contaminazione con polline transgenico potrebbe riguardare percentuali molto basse di prodotto, creando problemi di tipo diagnostico.

Insomma, i futuri spazi di indagine permessi dalla ricerca potrebbero presto riflettersi anche su standard maggiormente cautelativi per rivelare la contaminazione accidentale, magari abbassando l’attuale soglia ritenuta necessaria per la certificazione del “senza Ogm” usato nell’alimentazione animale.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Bernina, la nuova varietà di mela nata all’Università di Bologna

Elevata qualità agronomica e produttività, profumo e sapore fresco, colore accattivante, sapore dolce-acidulo con eleganti note aromatiche. A queste caratteristiche si aggiungono poi l’ottima conservabilità e, soprattutto, la sostenibilità

20 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

L'agricoltura di montagna va rilanciata valorizzando il patrimonio forestale nazionale

Lo sviluppo delle filiere agroforestali e delle energie rinnovabili nei territori montani sono rilanciati da un accordo fra quattro soggetti specializzati su energie e agricoltura

19 dicembre 2025 | 10:00 | Marcello Ortenzi

Bio e Natura

L'origine della siccità e la futura stabilità della produzione alimentare globale

Le colture sono molto più vulnerabili quando troppe precipitazioni provengono dalla venti di terra piuttosto che dall'oceano. L'umidità terrestre porta a precipitazioni più deboli e meno affidabili, aumentando il rischio di siccità

16 dicembre 2025 | 13:00

Bio e Natura

Riprogettazione culturale e ambientale per il benessere dell'uomo

La biologia umana si è evoluta per un mondo di movimento, natura e brevi esplosioni di stress, non per la costante pressione della vita moderna. Gli ambienti industriali stimolano eccessivamente i nostri sistemi di stress

12 dicembre 2025 | 11:00

Bio e Natura

Serve un approccio scientifico ai problemi agricoli: meno sensazionalismo

Serve una comunicazione che informi senza spaventare: il pubblico deve orientarsi con spirito critico in un settore decisivo per il futuro del pianeta, quale l’agricoltura

11 dicembre 2025 | 11:30

Bio e Natura

Possibile abbassare i consumi idrici del pomodoro da industria del 30%

Irrigazione a goccia intermittente e DSS riducono drasticamente gli sprechi e il rischio di dispersione dei nitrati, migliorano l’efficienza dell’azoto e mantengono o addirittura aumentano le rese. I dati delle due prime annate di prova indicano la strada maestra per una coltivazione più competitiva e sostenibile

11 dicembre 2025 | 10:30