Bio e Natura

Vento, freddo e gelo ma l'orto ha bisogno ancora delle nostre cure

Durante l'inverno è possibile creare le migliori condizioni per l'esplosione della primavera. Il principio che ci deve guidare è “primo non nuocere”. Attenzione a lavorare il terreno se è troppo umido o ghiacciato

29 novembre 2013 | Francesco Presti

Per la gestione di un piccolo orto famigliare questi non sono certo i mesi migliori, freddo vento e gelo non invogliano a stare fuori ma nelle poche ore di luce di qualche giornata di sole è possibile migliorare il proprio orto.


In questo periodo è consigliabile mettere in programma tutte quelle cose che durante la stagione primaverile estiva non vengono mai affrontate per lo scarso tempo a disposizione rispetto alle numerose attività da portare avanti. È questo il tempo di rimettere in sesto recinzioni, cancelli, sistemare la serra o i semenzai se presenti, levare lo sporco accumulato durante l’anno, pensare e progettare altri spazi non necessariamente produttivi: aiuole per fiori, panchine, gazebo o pergolati, piantumazione di essenze arboree, sistemazione o realizzazione dell’area per il compostaggio, potare qualche ramo alle chiome troppo frondose degli alberi se presenti, scavare e/o pulire i fossati per lo scolo delle acque, studiare un modo (se possibile) di raccolta di acqua piovana.


Per quanto riguarda il lavoro in campo è consigliabile lavorare il terreno solo se in tempera, non zappare ne vangare la terra se è troppo umida o ghiacciata: si risparmia tanta fatica e non si innescano dei meccanismi negativi difficili poi da eliminare. Uno dei principi da adottare per la conduzione di un orto, ma anche in tutte le altre circostanze della vita, è “primo non nuocere”. Si tratta di una delle prime locuzioni presentata nelle scuole di medicina ma è ovviamente applicabile in molte sfere dell’esistenza, in particolare nell’orto si interagisce con altri esseri viventi ed è sempre meglio essere sicuri dell’azione che stiamo intraprendendo per non danneggiare niente e nessuno.


Sempre che il terreno sia lavorabile è consigliabile zappare e rincalzare finocchi, cipolle, porri, e tutte le altre piante appartenenti alla famiglia delle liliacee, in seguito è possibile applicare uno strato di pacciamatura con paglia o foglie per proteggere le piante dal freddo e, nel caso di cipolle e porri, incrementare la parte edibile della pianta.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Riprogettazione culturale e ambientale per il benessere dell'uomo

La biologia umana si è evoluta per un mondo di movimento, natura e brevi esplosioni di stress, non per la costante pressione della vita moderna. Gli ambienti industriali stimolano eccessivamente i nostri sistemi di stress

12 dicembre 2025 | 11:00

Bio e Natura

Serve un approccio scientifico ai problemi agricoli: meno sensazionalismo

Serve una comunicazione che informi senza spaventare: il pubblico deve orientarsi con spirito critico in un settore decisivo per il futuro del pianeta, quale l’agricoltura

11 dicembre 2025 | 11:30

Bio e Natura

Possibile abbassare i consumi idrici del pomodoro da industria del 30%

Irrigazione a goccia intermittente e DSS riducono drasticamente gli sprechi e il rischio di dispersione dei nitrati, migliorano l’efficienza dell’azoto e mantengono o addirittura aumentano le rese. I dati delle due prime annate di prova indicano la strada maestra per una coltivazione più competitiva e sostenibile

11 dicembre 2025 | 10:30

Bio e Natura

Fanghi di depurazione: risorsa o minaccia per i suoli agricoli?

Le potenzialità di utilizzo dei fanghi di depurazione e dragaggio sono enormi, ma occorre un quadro legislativo coerente che ne consenta l’impiego e ne garantisca al tempo stesso la qualità con la definizione di limiti adeguati per i diversi potenziali inquinanti

07 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

Un nuovo indicatore della salute del suolo

Enea ha presentato uno studio sugli elementi genetici dei batteri che rivelano il grado di contaminazione da antibiotici e metalli pesanti del terreno

06 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

Nuove Tecniche Genomiche: un passo decisivo verso un accordo in Europa

Sancita la distinzione tra piante NGT di categoria 1 – assimilate alle varietà convenzionali con percorso autorizzativo semplificato – e NGT di categoria 2, soggette alle norme OGM con etichettatura obbligatoria

06 dicembre 2025 | 10:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati