Bio e Natura
I PRIMI RISULTATI DI UNO STUDIO PATOGENETICO CINESE SUL MARCIUME NERO
In questa ricerca ad ampio spettro sul batterio responsabile del “Black Rot” emerge una grande adattabilità del microrganismo alle varie tipologie di ospiti. La risoluzione definitiva del problema, attraverso l’eradicazione dell’agente patogeno, consentirebbe significativi risparmi per i produttori di ortofrutta ma anche grano
21 maggio 2005 | R. T.
Gli scienziati di quattro importanti laboratori di patologia vegetale e genomica in Cina hanno collaborato per trovare l'agente che causa il marciume nero, la malattia che maggiormente danneggia i raccolti di ortofrutta in tutto il mondo. Se si dovesse diffondere unâepidemia, intere colture potrebbero andare distrutte, perchè non esiste, in realtà alcun trattamento efficace contro il âBlack Rotâ.
Ma ora una squadra di scienziati di quattro istituzioni cinesi - Institute of Microbiology Chinese Academy of Sciences, Chinese National Human Genome Center Shanghai, Guangxi University, Chinese National Human Genome Center Beijing- hanno concentrato i loro sforzi per caratterizzare i geni responsabili di patogenicità e trovare quindi una cura.
Il marciume nero è causato dal batterio Xanthomonas campestris pathovar campestris (or Xcc). In condizioni ambientali favorevoli - alta umidità e temperatura - Xcc infetta i raccolti di verdure spargendosi attraverso i tessuti vascolari delle piante, le nervature diventano giallo e nere e causa le lesioni a forma di V lungo i margini delle foglie.
Nel suo studio, lâequipe cinese identifica 75 differenti geni responsabili della virulenza dellâXcc. Questi geni sembrano appartenere a 13 categorie funzionali differenti e presentano vie metaboliche diverse. I ricercatori ritengono che la descrizione molecolare di questi geni patogeni conduca allo sviluppo di un trattamento per il marciume nero.
Impiegando metodi comparativi, gli scienziati hanno decodificato il genoma completo di Xcc che era già stato isolato da una pianta infettata di cavolfiore in Inghilterra durante gli anni 1950. Confrontando questa sequenza a quella precedentemente pubblicata si sono potuti identificare tre geni che sono stati implicati nella patogenicità ma che erano assenti nella sequenza genomica precedentemente descritta. Per verificare le implicazioni biologiche di questa osservazione, hanno inoculato cinque specie di verdure differenti con i tre mutanti che corrispondono a questi geni virulenti ed hanno osservato le differenze significative nella risposta di ogni specie ospite all'infezione.
Questi risultati evidenziano il ruolo dinamico del genoma di Xcc in risposta alla specie differente ospite.
Lo studio, che rappresenta il più grande studio comparativo e funzionale di genoma per un agente patogeno batterico, è stato pubblicato sulla rivista Genome Research.
Differenti forme di marciume nero possono interessare severamente altre produzioni.
Il frumento per esempio è maggiormente aggredibile rispetto ad altri cerali e, in determinate stagioni, particolarmente in quelle molto umide, le perdite possono essere realmente elevate, spingendo verso l'alto i prezzi.
La produzione del cacao è un'altra industria che può essere influenzata, secondo alcune valutazioni si potrebbe arrivare a perdite del 30-40% sulla produzione mondiale di cacao.
Il marciume nero può anche devastare i raccolti della frutta.
Nel 1997, unâepidemia ha decimato il raccolto di meloni nella valle de Rio Grande del Texas, con conseguente perdite di 15 milioni di dollari.
Fonte: Food Production Daily (www.foodproductiondaily.com)
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
I ronzii degli impollinatori portano le piante ad aumentare la loro produzione di nettare

I suoni delle api intorno alle piante porta ad aumentare il loro volume di zucchero e nettare e persino alterare la loro espressione genica che governa il trasporto dello zucchero e la produzione di nettari
26 maggio 2025 | 13:00
Bio e Natura
Azoto, fosforo e potassio per far resistere le piante alla siccità

Un nuovo studio internazionale ha rilevato che una fertilizzazione abbondante può aiutare le piante a sopravvivere a periodi a breve termine di estrema siccità
23 maggio 2025 | 10:00
Bio e Natura
Le potenzialità dell'agricoltura verticale per aumentare produzioni e ridurre l'impatto ambientale

Un gruppo di ricerca dell'Università di Monaco di Baviera ha studiato la coltivazione di sei gruppi alimentari in agricoltura verticale: colture orticole, alghe, funghi, insetti, pesce e carne coltivata
19 maggio 2025 | 11:00
Bio e Natura
Il sogno del grano senza glutine con il miglioramento genetico

Secondo un nuovo studio dell'Università di Davis è possibile eliminare un gruppo di geni nel grano per ridurre le allergie e le intolleranze al glutine senza danneggiare la panificazione
13 maggio 2025 | 15:00
Bio e Natura
Le api soffrono i cambiamenti climatici e l'uso intensivo del suolo

Gli insetti di diversi livelli trofici reagiscono in modo diverso alla combinazione di temperature più elevate e un uso più intensivo del suolo. Popolazione di api quasi dimezzata dagli anni ’70
12 maggio 2025 | 12:00
Bio e Natura
L'effetto dei cambiamenti climatici sui raccolti delle principali colture

Il cambiamento climatico, riscaldamento e scarsa umidità dell’aria hanno alterato le condizioni di crescita per le cinque principali colture del mondo nell’ultimo mezzo secolo e stanno rimodellando l’agricoltura
08 maggio 2025 | 16:00