Bio e Natura
Chioggia, Bosco Nordio: pronto percorso educativo accessibile anche ai diversamente abili
16 agosto 2011 | C. S.
Grandi e belle novità a Chioggia (VE), nella Riserva di Bosco Nordio, gestita da Veneto Agricoltura, classificata dall’Unione Europea ZPS (Zona di Protezione Speciale) ed appartenente alla Rete Natura 2000, anch’essa voluta della UE.  Qui infatti l’Azienda regionale ha ultimato alcuni importanti interventi che esaltano le caratteristiche naturalistiche del sito e ne valorizzano le finalità educative e scientifiche. Anzitutto il percorso didattico aperto a tutti, quindi utilizzabile anche dai disabili. Presto verrà ufficialmente inaugurato, segnala Paolo Pizzolato, l’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura. Infatti, a completamento della rete viabile utilizzata per le numerose visite, il percorso, della lunghezza di oltre un chilometro, permette di raggiungere la “Casa Bosco Nordio”, ovvero un vero e proprio Centro di educazione naturalistica, dove sono allestiti pannelli interattivi e “diorami” a servizio del visitatore.
Ma il sito chioggiotto, sorta di relitto dell’antico bosco planiziale litoraneo che un tempo dominava la costa nord adriatica, propone anche altre novità interessanti.
Per l’incremento e la tutela della biodiversità, già ricca e di pregio nella Riserva, Veneto Agricoltura ha realizzato alcune piccole bassure con presenza di acqua di falda che consentono lo sviluppo di anfibi tipici e favoriscono la presenza di uccelli ed insetti propri delle aree umide. Qui sono state poste a dimora idonee specie erbacee ed arbustive, al fine di migliorare la qualità dell’ambiente. Tra le tante peculiarità degli ospiti segnaliamo la testuggine palustre. Il monitoraggio della specie, per la quale è presente nella Riserva una struttura di allevamento, ha evidenziato il successo riproduttivo del progetto in atto. Sono recentemente nate quattro piccole tartarughe, cosa non semplice per una specie tutelata. Prossimamente gli animali verranno liberati nel Bosco ed in altri territori vocati. Anche il progetto di tutela del pelobate fosco, importante rospo in pericolo di estinzione nell’area padana, prosegue con successo potendosi riscontrare anche qui nuove nascite ed un sicuro raggiungimento dei risultati scientifici, obiettivo primario al progetto.
Fonte: Mimmo Vita

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