La voce dell'agronomo

BORSA MERCI TELEMATICA, UNO STRUMENTO INNOVATIVO

Un mercato aperto e su scala nazionale, via internet, che si conferma strumento utile anche per il settore primario. A produttori e commercianti, che vorranno contrattare prodotti agricoli, agroalimentari e ittici, richiesti requisiti minimi

29 aprile 2006 | Alberto Grimelli

Con la costituzione dela società Meteora Spa e l’apposito decreto del Ministero delle Politiche agricole è nata la Borsa merci telematica.
Meteora Spa è una società facente parte del sistema delle Camere di Commercio costituita all’unico scopo di organizzare e gestire la contrattazione via internet, senza alcuna commissione, dei prodotti agricoli, agroalimentari e ittici.
Il meccanismo promette di essere estremamente semplice, essendo simile a quello di una bacheca dove il venditore specifica le caratteristiche di quanto offre, la quantità e il prezzo. Con un clik l’acquirente potrà acquistare la merce, perfezionando così la negoziazione. Una copia del contratto così stipulato verrà trasmesso a entrambe le parti.
Per prendere parte, nella qualità di acquirente o venditore, è necessario essere un produttore agricolo, un agente d’intermediazione o d’affari, un commerciante, un utilizzatore, una cooperativa, un operatore della pesca o della grande distribuzione. E’ necessario inoltre, a norma del comma 2 del’art 8 del Regolamento Generale essere in possesso di determinati requisiti: capacità giuridica, capacità tecnico-professionale, capacità economica-finanziaria, onorabilità.
Per poter accedere al servizio è necessario inoltre versare una quota di iscrizione di 138,00 euro + Iva e un canone annuale di 87 euro + Iva. Talune Camere di Commercio prevedono delle agevolazioni, anche economiche, per le aziende che intendono utilizzare tale innovativo servizio.

La Borsa merci telematica rappresenta quindi un sistema potenzialmente innovativo per favorire lo sviluppo del mercato agricolo, agroalimentare e ittico.
Svincolandosi dai mercati locali e dall’influenza delle “leadership”, legali o illegali, di intermediari e commercianti è favorita sicuramente la trasparenza dei prezzi e una dinamica della domanda e dell’offerta più corrispondente alle regole del libero mercato.
Tutto questo, naturalmente, in potenza.
Alcune incognite infatti gravano sulla riuscita del progetto.
Le adesioni, che ci si augura massicce, favoriranno indubbiamente la creazione di un largo ed ampio mercato nazionale, consentendo rilevazioni sui prezzi reali che diventerebbero quindi un punto di riferimento insostituibile. In caso contrario, scarsi scambi e contrattazioni non consentiranno alla Borsa merci telematica di essere il fulcro e il cuore del mercato agricolo/agroalimetare/ittico italiano.
Sarà inoltre determinante un accorto e accurato controllo perchè eventuali cartelli, azioni speculative inficino la fiducia in questo nuovo strumento. Nessuno degli operatori, tanto che si tratti di agricoltori quanto di commercianti, deve prevalere, in nessuna misura, sulla controparte.
I punti di forza della Borsa merci telematica, spazio al libero mercato e alla trasparenza, rischiano quindi di diventare i principali nodi e spine del sistema.
Un’opportunità che speriamo non vada sprecata.

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