La voce dell'agronomo 05/06/2015

Epap: ricondurre la nostra Cassa ai suoi obiettivi iniziali

Si vota. Le raccomandate con la password per accedere al seggio elettronico stanno arrivando a tutti gli agronomi e i geologi. Con Roberto Accossu, candidato al Consiglio di Indirizzo Generale, facciamo il punto sul futuro dell'Epap: "tutti gli attuali componenti del C.d.A. devono andar via se vogliamo un vero rinnovamento"


Si vota per il rinnovo dei vertici dell'Epap. Con un mese di ritardo, ma i seggi verranno aperti e le password per accedere al seggio elettronico stanno arrivando a tutti, per raccomandata.
Si potrà quindi decidere a chi far gestire i nostri soldi, quelli che sono il nostro futuro e le nostre pensioni. Dopo settimane di chiacchere si potrà decidere se confermare, di fatto, la gestione uscente oppure se scegliere per un totale rinnovamento.

Una tra le cadidature di rottura, nel senso che ha disturbato parecchio gli attuali vertici dell'Epap, è quella di Roberto Accossu, già Segretario del Consiglio nazionale di agronomi e forestali. Non ha mai lesinato critiche alla gestione dell'Ente, con contributi articolati e documentati, pubblicati su Teatro Naturale nel corso degli anni.

Una delle domande che gli ho rivolto, off record, qualche tempo fa fu: ma chi glielo fa fare di ricandidarsi (ndr si candidò cinque anni fa al Cda)? Si tratta dei nostri soldi, mi ha risposto.

Uno spirito di servizio encomiabile che lo rende un candidato perfetto per rovesciare come un calzino l'Epap, dall'organo politico della Cassa. ovvero il Cig (Consiglio di Indirizzo Generale).

Non ci credete? Eccolo a voi.

L'”errore materiale” che ha fatto slittare la tornata di voto per il rinnovo degli organi Epap ha fatto molto discutere. Addirittura il Consiglio nazionale dei geologi ha minacciato di lasciare l'Epap...

Ritengo lo slittamento del voto una cosa molto grave, come pure i tentativi fatti dal Presidente Pirrello di ridurre il tutto ad un semplice “errore materiale”.
Peraltro, non mi risulta sia stato avviato un procedimento interno che accerti le responsabilità. Credo che tutti gli iscritti alla cassa vogliano che i costi aggiuntivi sostenuti vengano quantificati e pagati da chi ha sbagliato.
Anche nella scorsa tornata elettorale vi furono problemi, si verificarono dei ritardi che prolungarono il voto rispetto a quanto inizialmente previsto. Ora, per motivi diversi, la storia si ripetete generando perplessità ed incertezze sulle votazioni.
Se viene gestita con tanta leggerezza la procedura elettorale, i miei dubbi sulla gestione finanziaria dell’Epap si trasformano sempre più in certezze e le preoccupazioni manifestate dal Consiglio nazionale dei geologi non sono del tutto prive di fondamento.

- Dopo questo voto rischiamo di trovarci una Cassa dimezzata, almeno nei numeri

Mi auguro di no, ovviamente. Sono però convinto, e non da oggi, che occorra un totale rinnovamento dell’intero C.d.A. dell'Epap. Occorre che la cassa sia più attenta nella gestione patrimoniale e pensi meno alle “politiche” ordinistiche.
L'Epap deve tornare a essere ente di previdenza e assistenza, senza sconfinare in altro. Queste elezioni sono un'occasione per ricondurre la nostra cassa di previdenza ai suoi obiettivi iniziali.

- Via Arcangelo Pirrello e Oronzo Milillo dunque...

Il rinnovamento comincia dai vertici, ribadisco, non solo Arcangelo Pirrello e Oronzo Milillo, ma tutti gli attuali componenti del C.d.A. devono andar via se vogliamo un vero rinnovamento.
L’Epap deve cambiare passo. Qualcosa si sta muovendo, richieste di dimissioni e atti di accusa sulla gestione denotano una situazione all’interno dell’Ente non più sostenibile. Mi auguro che non serva un intervento esterno per smuovere la situazione in Epap.

- Lei però sostiene Stefano Poeta, già coordinatore del Consiglio di Indirizzo Generale, al Consiglio di Amministrazione. Tra l'altro candidato sostenuto dal Conaf. Si è istituzionalizzato anche Lei?

Ritengo che, tra le candidature proposte per il C.d.A., quella di Stefano Poeta sia la più affine allo spirito di rinnovamento che auspico per l'Epap. Ogni altra logica mi è estranea, per cultura personale. Sostengo anche la candidatura di Teodosio Girardi al Comitato dei Delegati, per lo stesso motivo. C'è molto lavoro da fare all'interno dell'Epap e occorre che gli organi dell'Ente lavorino in sinergia per ottenere risultati importanti e far cambiare l’attuale sistema di gestione.

- Risultati importanti. Ovvero pensioni più alte per gli iscritti all'Epap. In questa campagna elettorale lo hanno promesso un po tutti...

In tutti questi anni ho più volte criticato la gestione finanziaria dell'Epap, anche sulle pagine di Teatro Naturale. Leggendo i bilanci, le osservazioni della Corte dei Conti, gli interventi parlamentari, non è possibile non accorgersi che qualcosa stride rispetto ai comunicati ufficiali presenti sul sito Epap. Innanzitutto i bassi rendimenti del patrimonio dell'Ente; poi, la ritardata applicazione dell’aumento dei coefficienti di rivalutazione dei montanti. Bisogna essere pragmatici e realisti. L’Epap e tutte le altre casse nate con il dlgs 103/1996 dovranno fare fronte comune per convincere il Ministero vigilante che l'utilizzo di una parte degli utili, da destinare alla rivalutazione dei montanti, non mina la solidità economico-finanziaria dell'Epap e delle altre casse nel lungo periodo. Ma per fare questo bisogna essere virtuosi. Sono i risultati economici che consentono di proporre ciò ed osservo che fino ad oggi questo non è stato mai fatto né proposto.

- Tutti hanno anche promesso trasparenza...

Tra il dire e il fare.... E’ necessario che i dibattiti sulla gestione dei nostri soldi possano avvenire alla luce del sole e non solo negli uffici dell'Epap da cui per anni nulla è trapelato.
Occorre che la documentazione relativa alla gestione dell'Epap sia facilmente accessibile e comprensibile.
Occorre ricreare un clima di fiducia tra la cassa e gli iscritti. Non è più tollerabile che l'Epap continui a essere un bunker inviolabile dall’esterno, deve essere una casa di vetro. Nel caso venissi eletto nel Consiglio di Indirizzo Generale, io voglio che l’operato di ogni componente dei diversi Organi dell’Ente possa essere controllato e valutato sulla base dei risultati conseguiti e dell’impegno profuso senza barriere o filtri.

di Alberto Grimelli

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Commenti 1

Saverio Tropea
Saverio Tropea
06 giugno 2015 ore 11:46

Sono grato al dott. Alberto Grimelli per le utili informazioni giornalistiche sulle questioni dell'EPAP, che ci fornisce con la sua prestigiosa testata. Apprezzo le sue considerazioni fatte con precedenti articoli sul nostro Ente previdenziale, così come sono altrettanto grato al collega Roberto Accossu per l'attenta analisi e proposte fatte nel corso di questi ultimi anni, tra l'altro, come osservatore esterno. Sono certo che i dott. Agronomi e dott. Forestali sapranno orientarsi in direzione di un cambiamento nella rappresentanza degli Organi con colleghi che per qualità professionali e dedizione, saranno di grande utilità alla categoria. Anche io riconosco in Stefano POETA per il C.di A., Roberto ACCOSSU per il C.I.G. e Teodosio GIRARDI per il C.D.D., capacità ed equilibrio, nonchè idee chiare su come dovrà essere un buon governo della nostra Cassa, proiettata per il raggiungimento di utili ricadute previdenziali per la nostra categoria.
Saverio TROPEA