La voce dell'agronomo 15/05/2015

Le elezioni Epap tra commedia e tragedia. Dopo il danno, la beffa

Le elezioni Epap tra commedia e tragedia. Dopo il danno, la beffa

Tra richieste di dimissioni e dimissioni annunciate, il percorso da qui al 9 giugno si presenta pieno di colpi di scena. Comico per un cronista che debba seguire la vicenda. Tragico per un iscritto all'Epap


Fossi solo un giornalista che deve seguire le elezioni Epap, confesso che mi divertirei da morire.

Tra errori da principianti, impossibili anche per le elezioni del capoclasse alle elementari, risvolti inediti, richieste di dimissioni e strategie elettorali tratte da Pinocchio (vedi il gatto e la volpe), c'è da sbellicarsi dalle risate e materiale per scrivere molti articoli.

Praticamente una saga.

Essendo un iscritto Epap, sono invece sinceramente infuriato che il nostro Ente di previdenza faccia una simile magra figura agli occhi del mondo e ancor più infuriato per l'incompetenza con cui è stato gestito questo delicato passaggio.

Ma ciò che mi fa ribollire il sangue, è essere preso pure in giro dal Presidente dell'Epap, Arcangelo Pirrello. Nella Pec inviata per comunicare le nuove date elettorali (nota a margine: allora si può inviare materiale elettorale via Pec, non solo per raccomandata, evidentemente) vi è una frase che ribadendo che l'annullamento della sessione di voto è dovuto a “errore materiale”, come se l'Epap potesse commettere errori spirituali, “per il quale... la lista dei candidati era imperfetta.”, si dice che “sarà naturalmente avviato l'accertamento delle responsabilità per l'errore commesso.”

Voci di corridoio, non confermate, sostengono che nel prossimo Consiglio di Amministrazione, convocato per la prossima settimana, verrà messo sulla graticola il direttore Emanuele Bontempi, a cui sono già state chieste, informalmente, le dimissioni. Il direttore dell'Epap sarà quindi il capro espiatorio del fallimento delle elezioni Epap. I nostri, il gatto e la volpe, vorrebbero quindi pure uscirne come i salvatori della patria. Coloro i quali hanno individuato il colpevole, punendolo.
I tempi in cui i regnanti erano salvati da capri espiatori, che venivano poi dati in pasto ai leoni nell'arena, sono passati da un pezzo. Oggi, per fortuna, è più in voga il detto: il pesce puzza sempre dalla testa.

Quale testa? Anzi, quali teste?

Otto rappresentanti di vari organi dell'Epap hanno formalizzato la richiesta di dimissioni per il Presidente Arcangelo Pirrello e il Vicepresidente Oronzo Milillo.

Meglio tardi che mai, dirà qualcuno. Debbo ammettere che anch'io ho pensato la stessa cosa.

Nella lettera, qui allegata, si segnala però che non è la prima volta che Pirrello e Milillo si sono visti chiedere le dimissioni. E' già accaduto il 9 ottobre 2014, dietro richiesta di due componenti del Cda (ndr Russo e Gaudio). Iniziativa a cui si è aggiunto l'atto di sfiducia, praticamente una richiesta di dimissioni, espresso dal Consiglio di indirizzo generale dell'Epap il 30 ottobre 2014.
Nella stessa lettera emerge poi una profonda spaccatura tutta in seno all'Ente, con il Consiglio di indirizzo generale che ha votato contro il bilancio di previsione 2015 e l'assestamento al bilancio di previsione 2014, denunciando la trasformazione della “funzione del Cda in organo a sé stante, autoreferenziale e scollegato dagli altri organi e, soprattutto, dagli iscritti.”
Se dei rappresentanti di organi istituzionali dell'Epap sono arrivati a mettere nero su bianco che l'Epap rischia di divenire lo “zimbello tra tutti gli enti previdenziali” e che vi è stato un “quinquennio di presidenza autocratica” è chiaro che le critiche di Teatro Naturale in questi anni sono probabilmente solo la punta dell'iceberg.

Qualche giorno fa chiesi il commissariamento dell'Epap. Un pensiero neanche tanto peregrino visto che istituzione ben più autorevole e informata, il Consiglio nazionale dei Geologi, ha ventilato, sul proprio sito, il commissariamento ad acta del processo elettorale Epap.
La proposta, a quanto mi risulta, ha fatto storcere il naso al Ministero competente, poco incline a intervenire con la forza nelle vicende di un Ente vigilato.

Quindi si voterà dal 9 al 15 giugno, errori materiali permettendo.
Naturalmente vi terremo informati su colpi di scena, o di teatro, delle prossime settimane che si annunciano infuocate.
Ho gettato più di un sasso dello stagno. Non intendo certamente nascondere la mano. Anzi.

Voglio essere chiaro e trasparente fino in fondo, dichiarando apertamente le mie scelte e le mi preferenze.

Ecco dunque per chi voterò:

Consiglio di Amministrazione: Stefano Poeta

Consiglio di Indirizzo Generale: Roberto Accossu

Comitato dei Delegati: Girardi Teodosio

Perchè? Semplicemente perchè le loro idee mi convincono e all'Epap serve un cambio di passo e di rotta dopo la disastrosa gestione degli ultimi anni.

di Alberto Grimelli

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Commenti 7

angelo minguzzi
angelo minguzzi
31 maggio 2015 ore 19:16

Caro Direttore e collega Grimelli,
avrei voluto commentare l'articolo di S.F. sulle Elezioni EPAP, viste dalla parte dei Geologi. Non capisco come un articolo su quell'argomento sia andato a finire isolato nella rubrica TRACCE, anziché essere inserito in questo dibattito per arricchirlo.
Spero che il coinquilino S. F. abbia ugualmente la possibilità di orientarsi e rintracciare questo mio modesto scritto.
Scrive il collega Geologo: "A questi Consigli Nazionali vogliamo dire che se i nuovi organi dell’Ente, che prima o poi verranno eletti, dovessero essere presieduti da gente che ha soltanto tollerato questa situazione all’interno della categoria dei geologi, si aprirà una seria riflessione se rimanere all’interno della cassa o andare altrove".
Immagino che la virgola non sia venuta al posto giusto; leggerei meglio (forse) il suo pensiero se la virgola fosse posta dopo "situazione". Se è così, allora aggiungerei che una "seria riflessione" si dovrebbe aprire all'interno di tutte le Professioni iscritte all'EPAP, compresi quindi gli Agronomi e Forestali, a cui appartengo.
Ho già espresso, ed è stata pubblicata anche in questa rubrica, la mia insoddisfazione sull'EPAP. Non credo ci sia molto da salvare delle recenti Amministrazioni della Cassa, se non eventuali prese di posizione di alcuni nostri rappresentanti eletti negli organi CDA, CIG e CDD. Sarebbe interessante sapere come si sono comportati, quelli, tra gli attuali candidati, che ivi siano già stati presenti:
- se hanno sempre approvato le dissennate scelte della maggioranza
- se hanno manifestato qualche distinguo
- o se si sono nettamente dissociati, votando contro i provvedimenti che più si sono poi rivelati sbagliati.
Giacché ci sono, reputo che sarebbe molto utile estendere la stessa richiesta ai candidati che siano stati o siano presenti negli organi amministrativi/direttivi del CONAF, dove pure ci sono state gestioni che mi limito a definire "discutibili". Soprattutto per quanto riguarda gli emolumenti erogati ai nostri rappresentanti eletti. In questo modo ognuno di noi elettori avrebbe qualche elemento in più per scegliere tra i candidati, per premiare quelli dal passato più virtuoso.

Carlo  Poddi
Carlo Poddi
23 maggio 2015 ore 11:46

Aggiungo il mio modesto parere nella discussione e che ha avuto modo di constatare personalmente la totale assenza di informazione sull'operato dell''Epap a tutela dei versamenti del mio "sangue" per "garantirmi una pensione" al termine della mia vita lavorativa... Mi fa sorridere che si parli di indicazioni imparziali e obiettive poiché credo che ognuno di noi sia capace di ragionare con la propria testa . Ma io ringrazio Teatro Naturale e i vari scriventi che hanno permesso di ravvivare una discussione su di una tematica importantissima quale la nostra futura previdenza fatta con i nostri "attuali sacrifici".
Mi fa sorridere che si parli di obbiettività e imparzialità quando questo è frutto da parte di tutti gl attor di questa telenovela in cui si stanno trasformando le elezioni dell'EPAP. Io da "intagliato ad accetta"come mi definiscono, ho fatto le mie scelte a prescindere dalle indicazioni ricevute e di cui ho discusso in sede di riunione nel mio Ordine e non mi hanno fatto cambiare idea sul votare cosi
Consiglio di Amministrazione: Stefano Poeta;
Consiglio di Indirizzo Generale: Roberto Accossu;
Comitato dei Delegati: Girardi Teodosio:
Anzi credo che qualcun'altro non seguirà le indicazioni ricevute...
Ad Maiora....
perché anch'io credo che le idee e programmi di chi ho scelto di votare mi convincono e reputo fondamentale cambiare totalmente, sin dalle radici, chi ha operato in questi anni precedenti..

Alberto Grimelli
Alberto Grimelli
23 maggio 2015 ore 10:16

Gentile Dott. Minguzzi,
non esistono testate obiettive e imparziali, come non esistono giornalisti obiettivi e imparziali. Ciascuno ha le proprie idee e da queste viene influenzato, consciamente o inconsciamente.
Tutti siamo abbastanza stufi, almeno credo, di presentatori, giornalisti e riviste che si ammantano di un alone di imparzialità quando traspare chiaramente l'orientamento espresso. L'imparzialità non esiste, perchè significa rinunciare al proprio essere.
Da questa consapevolezza nasce, almeno nel sottoscritto, la volontà, perfettamente cosciente, di essere il più plurale possibile, dando così voce al maggior numero di persone e idee, meglio se difformi da quelle del sottoscritto.
Sarà poi ogni singolo lettore a farsi la propria opinione, a costruirsela.
Il sottoscritto o Teatro Naturale non hanno dato indicazioni di voto. Ho esplicitato per chi voterò io, per un dovere di trasparenza nei confronti dei lettori. E' chiaro che le mie preferenze possono influenzare il mio giudizio. Lo so io, lo sanno, ora, anche i miei lettori. Tutto in totale trasparenza e sincerità.
Come detto nel mio primo editoriale come direttore di questa testata, non rinuncio alle mie idee e non ho e avrò mai timore ad esprimerle, essendo perfettamente consapevole di non essere la voce della verità. Posso anche sbagliare, dal che la volontà di confrontarmi. Dal che la volontà di aprire Teatro Naturale a tutti e a tutte le opinioni, senza preclusioni di sorta.
Stia pur certo che pubblicherò, purchè nei limiti del rispetto e della continenza verbale, qualsiasi contributo sul tema Epap giungerà a questa rivista. Da qualsiasi candidato e orientamento. Il palcoscenico è aperto per chiunque ci voglia salire ma mi rifiuto di mettere in scena una rappresentazione teatrale tipo tribuna politica con 40 e più candidati. Troppo caotico e quindi disinformativo più che informativo. In maniera molto ironica lo ha fatto capire il film “Fantozzi subisce ancora”.
Buona lettura e buono voto, qualsiasi candidato sceglierà.
Alberto Grimelli

Angelo Farano
Angelo Farano
22 maggio 2015 ore 16:05

Caro Direttore
Devo purtroppo prendere di nuovo posto sul palco di questo teatro, per manifestare a Lei la mia piena soddisfazione per lo spazio di vera informazione aperto attraverso la modalità del commento ad ogni articolo in esso generato.
Ritengo che la modalità da voi seguita, simile ad un forum, in cui ognuno deve prima registrarsi e dichiarare la propria identità, assumendosi ogni responsabilità di ciò che scrive, abbia in se gli elementi di autoregolazione chiarezza semplicità e sostanziale democraticità.
Sarebbe stato utile per il paese se in questi venti anni, ad ogni editoriale scritto dalle grandi penne come Giuliano Ferrara, si fosse potuto fare altrettanto. Sarebbe stato certo utile, e pure divertente smascherare il losco inganno della parola costruita ad arte per la difesa dell'”Indifendibile”.
Allo stesso tempo rivendico la possibilità di esprimere le mie posizioni, senza avere un garante della privacy o un garante della costituzione sempre pronto a gridare al lupo e mai al gatto e alla volpe.
Rispondendo al commento appena apparso, mi faccio un paio di domande.
Mi chiedo se è stato intesa dal lettore che si affanna ad esprimere la propria disapprovazione, la gravità della situazione che ha generato il carattere accorato dell'articolo oggetto di questi commenti. Non pretendendo la condivisione che ha avuto il sottoscritto sui temi o l'urgenza di chiarezza, mi chiedo quale diritto è violato in chi legge, se chi scrive un articolo o un commento, nel farlo non chiede il voto per se, non lo chiede per l'amico, ma semplicemente dichiara apertamente, senza nascondersi dietro falsi idealismi quale sarà la propria volontà di voto.
Mi chiedo piuttosto se la modalità seguita dagli ordini della regione Veneto o gli ordini regioni spesso coalizzate insieme, di costituire un fronte comune facendo convergere i voti su tre nominativi per le nuove elezioni, abbiano ricevuto la stessa disapprovazione che ho manifestato io direttamente con altrettanta lettera inviata all’ordine di appartenenza, oppure se questa modalità è invece ritenuta dal gentile lettore una questione che meriti il nostro interessamento....magari attraverso la pubblicazione di un articolo che ne metta in luce gli aspetti a mio avviso oltre che dubbi.
Grande la mia riconoscenza per lo spazio alle parole in libertà dato da questo giornale a tutti i suoi lettori.
Angelo Farano

angelo minguzzi
angelo minguzzi
22 maggio 2015 ore 12:24

Caro Direttore e Collega Grimelli,
tralasciando la sostanza delle disfunzioni dell'EPAP, per le quali avevo già inviato un modesto commento il 16 maggio, anche alla luce del nuovo commento pubblicato ieri 22, desidero manifestare la mia disapprovazione circa il fatto che venga utilizzato lo strumento di comunicazione TEATRO NATURALE per dare precise indicazioni di voto. A tale riguardo, per rendere più produttiva oltreché credibile l'obbietività dell'informazione, sarebbe auspicabile la diffusione dei programmi dei divesi candidati in gara. O, meglio ancora, che la rivista prepari un elenco di questioni da sottoporre ai candidati per vedere cosa rispondono. Sono convinto che questo sarebbe un servizio molto utile, che potrebbe allargare il numero dei lettori.
Saluti
Angelo Minguzzi

Angelo Farano
Angelo Farano
21 maggio 2015 ore 14:22

E' davvero strano questo paese, o forse no, forse è strano Alberto Grimelli è strano chi denuncia, chi commenta, chi come me sottoscrive basito quanto più volte denunciato su questo spazio di informazione da Roberto Accossu. Perché a pensarci bene quello che accade in Epap non è altro che lo specchio di ciò che accade in versione macro nelle alte sfere di comando di questo Paese, dove chi decide, lo fa senza sentire cosa pensa il destinatario di quelle decisioni, di cosa pensano tutti gli altri.
Sfianca, toglie ogni volta fiducia il fatto che il giornalismo investigativo, quello vero, quello coraggioso come quello della Gabanelli non produca alcun terremoto, come se la gogna di chi sbaglia non fosse davvero tale, traducendosi invece nel suo opposto….pubblicità per essi.
E fa davvero dispiacere apprendere sempre la stessa cosa, che chi rende anche le elezioni di un piccolo ente pluri-categoriale una vera e propria telenovela messicana, lenta e ripetitiva...anche nel commettere errori (il sottoscritto nelle precedenti elezioni non potette votare perché il sistema non riconosceva le credenziali) pretenda di stigmatizzare l'accaduto come un semplice, errore materiale.
Ma di quale errore stiamo parlando?
Stiamo parlando dell'invio di raccomandate a spese dell'Ente il cui costo è pari a centinaia di migliaia di euro?, oppure stiamo parlando di un errore che può introdurre spostamenti importanti nei risultati elettorali, visto che molti dei miei colleghi hanno già dichiarato che non hanno intenzione di recarsi nuovamente in posta altre due volte, e quindi non voteranno seppur molto critici per le modalità di gestione dell'EPAP degli ultimi mandati?
Di cosa stiamo parlando? di quale errore?
E’ a mio avviso offensivo ricevere una PEC con elementi di giudizio in odor di autoassoluzione, con la quale sarebbe stato giusto ricevere notifica che l’intero c.d.a rassegnava le proprie dimissioni , con tanto di scuse formali, invece che semplicemente e autoreferenzialmente garantire che saranno attivate procedure per individuare le responsabilità dell’”errore materiale”, senza peraltro indicarne la tempistica, ovvero senza la più che doverosa e necessaria rassicurazione che il “capretto espiatorio” fosse individuato prima delle nuove elezioni, mettendo tutti nelle condizioni di non eleggere, per sbaglio proprio il “colpevole” .
E’ a mio avviso offensivo registrare ancora una volta il fatto che, chi oggi occupa ruoli istituzionali all'interno dell'EPAP, invece di andarsene con capo chino per scelte evidentemente fallaci (vedi rivalutazioni negative ottenute dalla cassa) di cui tutti pagheremo le conseguenze, abbia la sfrontatezza di riproporsi alla guida dell'Ente.
Io voterò chi ha sempre denunciato quanto stava accadendo prima che accadesse, proponendo strade alternative che non sono state mai state….colpevolmente percorse.
Io voterò Roberto Accossu.
Dott. Agr. Angelo Farano

angelo minguzzi
angelo minguzzi
16 maggio 2015 ore 01:30

Caro collega,
non sono mai stato soddisfatto dell'EPAP e per diversi motivi:
- già dalla scelta iniziale, allorché avremmo potuto optare per l'ENPAIA , un colosso di cui conosco l'efficienza, essendo stato impiegato agricolo
- una multa comminata per una irregolarità nei versamenti dei contributi: capisco che si applichino interessi di mora ma non sanzioni
- difficoltà ad avere informazioni circa la dissennata politica degli investimenti e le inefficienze amministrative. Non mi riferisco solo alla "lontananza" dell'EPAP di Roma ma anche delle fonti di informazione più vicine che avrebbero avuto esse stesse interesse a capire cosa succedeva nel baraccone centrale
-in molti hanno minimizzato le notizie allarmanti che tuttavia filtravano e che i bilanci evidenziavano.

saluti
angelo minguzzi