La voce dell'agronomo

Le bufale e le verità di Beppe Grillo sull'olio d'oliva

Unico tra i leader di partito ha incluso tra i 7 punti principali della sua proposta per il governo d'Italia anche l'agricoltura: finanziamenti per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni

02 dicembre 2013 | Alberto Grimelli

A Genova è andato in scena il terzo Vaffa Day.

Secondo i dati diffusi da Beppe Grillo è stato possibile riempire la piazza anche grazie alle donazioni, per più di 250mila euro, di comuni cittadini.

La piazza era stracolma e ha vistosamente applaudito alle proposte di Beppe Grillo. Sette punti:

- Referendum per la permanenza nell'euro
- Abolizione del Fiscal Compact
- Adozione degli Eurobond
- Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune finalizzata eventualmente all'adozione di un Euro2
- Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio
- Finanziamenti per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni
- Abolizione del pareggio di bilancio

La novità più significativa, per una testata agricola, è che è la prima volta che un leader di partito inserisce un punto specificatamente dedicato all'agricoltura nelle misure principali, nei programmi che intende realizzare.

Si tratta certamente di una novità interessante, nella speranza che altri leader ne seguano l'esempio magari con una maggiore attenzione alla verità.

Nel corso del lungo discorso tenuto, infatti, secondo l'agenzia Agricolae, Beppe Grillo avrebbe detto: “Siamo i primi produttori di olio d’oliva al mondo i primi importatori di olio d’oliva di “merda” da tutto il mondo”.

L'Italia non è il primo produrre d'oli d'oliva al mondo. E' sulla piazza d'onore preceduta dalla Spagna che vanta una produzione doppia o tripla, dipende dalle annate, rispetto la nostra.

E' invece vero che l'Italia è la principale importatrice di oli d'oliva, tra i paesi maggiori produttori. Si tratta di oli che servono alla nostra industria e al commercio oleario per alimentare il mercato interno e soprattutto quello estero.

 

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giovanni breccolenti

23 maggio 2014 ore 16:41

Alberto, hai preso un abbaglio fidandoti di questa agenzia, capita, non c'è mica nulla di male. Che però insisti dopo averlo risentito mi sembra esagerato. Ha detto "secondo", punto, la bufala non c'è o se anche ci dovesse essere non riguarda questo.
Cordiali saluti.

Alberto Grimelli

14 dicembre 2013 ore 10:49

Gentile Sig. Silvestri,
ho riascoltato il brano dove Beppe Grillo parla di olio durante il III Vaffa Day in piazza a Genova.
Come già fatto in un'altra circostanza, in un discorso nel febbraio 2013, ha dichiarato “siamo il primo, il secondo produttore d'olio d'oliva al mondo...”. Una volta può scappare, e infatti Teatro Naturale non ha commentato, la seconda no. Dalla dichiarazione di Grillo, infatti, sembra che, di anno in anno, ce la battiamo per la prima posizione nella produzione mondiale di olio d'oliva. Non è così, si tratta di una bufala, anche per l'impressione, sbagliata, che tale dichiarazione può suscitare in non addetti ai lavori.
Sembra infatti quasi che il mondo dell'olio d'oliva sia simile al vino, dove, effettivamente, i dati produttivi italo-francesi sono tanto vicini da giustificare un'affermazione come quella di Beppe Grillo. Ribadisco che la Spagna ha, mediamente, una produzione olearia doppia o tripla rispetto alla nostra.
Nessuna volontà di denigrare o “mantenere le distanze politiche” da Beppe Grillo.
E' stata data una notizia. Anzi, più d'una, all'interno dello stesso articolo. Credo le sia sfuggito che abbiamo salutato come una novità importante il fatto che un leader metta l'agricoltura tra le priorità. Si tratta della notizia che apre l'articolo che chiude, invece, con il mezzo scivolone di Grillo sull'olio d'oliva. Non è la prima volta né il primo politico che scivola sull'olio.
Cordiali saluti

Alberto Grimelli

Marco Silvestri

12 dicembre 2013 ore 22:14

Gentile Grimelli, ho letto con attenzione il suo articolo, attirato e colpito soprattutto dal titolo da voi scelto.
Ho poi visto il video dell'intervento integrale di Grillo su Youtube, liberamente consultabile (a titolo di esempio, si veda: http://www.youtube.com/watch?v=4ccX7sz9xac ).
Al minuto 27.00 si sente chiaramente Grillo dire: "Siamo i p.. siamo i secondi produttori del mondo di olio". Quindi è evidente, a meno di ipotesi sulla contraffazione del video, che Grillo abbia esposto i dati correttamente.
A questo punto, a meno che lei non si riferisca ad un altro intervento, mi lasci commentare quanto segue:
- è un peccato che Teatro Naturale, che ad oggi riveste un ruolo davvero importante per il giornalismo nel settore oleario italiano, basi
le fondamenta di un articolo e la forza del corrispondente titolo sulle informazioni ottenute da secondo passaggio, seppur da agenzia (evidentemente non seria).
- spiace vedere come un errore che vorrei interpretare come dettato da buonafede (l'alternativa è che si sia volutamente creato un articolo ad hoc sulle "bufale" di Grillo, tanto per mantenere le distanze politiche dal personaggio) crei velocemente una notizia falsa, che ben si indicizza su google grazie proprio alla forza comunicativa del vostro portale, con ricadute sulla credibilità del leader.
- sarebbe giusto, corretto, e sinonimo di serietà da parte vostra, un pronto intervento a riguardo, con una comunicazione ufficiale che rivesta la stessa importanza e attenzione data a titolo e lunghezza dell'intervento (e visto che parliamo di pubblicazioni online, anche di attenzione alle keyword e all'indicizzazione). Le scuse poi, sarebbero un gesto d'altri tempi, ma di grande eleganza.

Cordialmente, Marco Silvestri