La voce dei lettori 06/10/2012

I giovani professionisti condannati alla povertà? La preoccupazione di un agronomo

I giovani professionisti condannati alla povertà? La preoccupazione di un agronomo

L'Epap vanta un costo medio annuo per iscritto di più di 85 euro. Occorre porre l'accento anche su questi aspetti, oltre ai dovuti approfondimenti su risultati degli investimenti e rendimenti


Gentile Grimelli,

l’articolo apparso sul quotidiano “Italia Oggi” del 28.Agosto.2012 con il titolo “Casse, poltrone d’oro” è a dir poco allarmante. Lo stesso mette in evidenza l’eccessivo costo di gestione degli Organi collegiali delle Casse di previdenza dei professionisti rispetto ai costi di gestione dell’Inps.

Dal giornale si rileva come, nell’anno 2011, per 1.326.883 iscritti nelle casse, queste hanno speso oltre 33,5 milioni di euro per gli Organi collegiali, con circa 2 milioni di euro in più rispetto all’anno 2010. A confronto, l’Inps ha speso nel 2011 meno di un decimo per occuparsi, però, di oltre 20 milioni di soggetti.

Tornando alle Casse, sempre da fonte Italia Oggi, in 15 casi le spese sono lievitate mentre in quattro si sono abbassate. La Cassa dei medici, con il più alto numero di iscritti, è quella che ha speso in assoluto la cifra più alta, ma nel 2012 è scattato però il taglio del 10% dei compensi degli amministratori. Le Casse degli avvocati, quella degli architetti ed ingegneri, la gestione separata Enpaia degli agrotecnici e l’Enpaf dei farmacisti, hanno pensato di ridurre o i gettoni di presenza o le sedute degli organi. Delle venti Casse previdenziali, sempre da Italia Oggi, la nostra Cassa EPAP, vanta, se così si può dire, il primato di aver raggiunto il terzo posto del “costo annuo medio per iscritto” con € 85,62 per gli Organi sociali (Consiglio di amministrazione ecc) dopo quello dei Notai e dei Periti industriali, mentre il costo medio annuo per iscritto più basso è quello dei farmacisti, appena € 3,50.

La domanda che sorge spontanea, aldilà dei risultati degli investimenti e dei rendimenti dei contributi previdenziali degli iscritti, di cui si auspica un chiaro resoconto, quale azione programmatica gli Organi preposti della nostra Cassa ed in particolare la nostra rappresentanza dei dottori Agronomi e dottori Forestali in EPAP, ha avviato al fine di ridurre i costi di gestione degli Organi sociali atteso che la nostra categoria ha, purtroppo, un altro primato che è quello della “povertà” professionale soprattutto dei giovani colleghi?

In linea con quanto sopra, ritengo molto interessante l’articolo “Epap, conti in disordine ma tutti felici e contenti” del collega Roberto Accossu su "Teatro Naturale" per le riflessioni puntuali che contiene sulle problematiche della gestione EPAP.

Cordialmente

Saverio Tropea

di T N