Associazioni di idee
L'olio di oliva italiano non può essere un prodotto civetta: no alla irragionevole rincorsa ai volumi di qualche azienda

Vendere l'olio italiano sottocosto è una pratica ricorrente e profondamente lesiva che vede l’extravergine italiano, simbolo della nostra identità agroalimentare, utilizzato come prodotto civetta nelle logiche promozionali della GDO
23 giugno 2025 | 16:14 | C. S.
UNAPROL – Consorzio Olivicolo Italiano, che rappresenta oltre 100.000 olivicoltori su tutto il territorio nazionale, esprime forte preoccupazione per l’ennesimo caso di promozione al ribasso che coinvolge l’olio extra vergine di oliva 100% italiano. In questi giorni, il prodotto viene proposto a un prezzo al consumo sorprendentemente basso: un valore al dettaglio decisamente inferiore rispetto al prezzo minimo all’ingrosso, pari a € 9,50/kg (dati Camera di Commercio di Bari, 17 giugno 2025).
Un simile scostamento tra valore reale e prezzo promozionale disorienta i consumatori e genera forti tensioni nel comparto olivicolo.
"Siamo di fronte a una pratica ricorrente e profondamente lesiva – dichiara David Granieri, Presidente di UNAPROL – che vede l’olio EVO italiano, simbolo della nostra identità agroalimentare, utilizzato come prodotto civetta nelle logiche promozionali della GDO. Un comportamento che svilisce il valore del nostro lavoro e che altera la percezione del mercato, alimentando aspettative irrealistiche e penalizzanti per i produttori."
In un momento in cui la filiera olivicola italiana è messa alla prova da costi crescenti, scarsità di prodotto e instabilità di mercato, offrire sugli scaffali un olio 100% italiano a meno di 6 euro al litro solleva interrogativi legittimi sulla sostenibilità economica e sul rispetto del valore della produzione nazionale.
UNAPROL ha ricevuto numerose segnalazioni da parte delle imprese associate, preoccupate per le ripercussioni che iniziative di questo tipo possono avere sulla reputazione dell’olio italiano, tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale.
UNAPROL rinnova il proprio impegno per la trasparenza del mercato e la difesa dei produttori olivicoli italiani, sollecitando un confronto responsabile con tutti gli attori della filiera, nel rispetto dei consumatori e della dignità del made in Italy.
"È tempo di una riflessione collettiva – conclude Granieri –. L’olio extra vergine di oliva italiano non può essere più ridotto a semplice leva promozionale. Merita, invece, di essere trattato per ciò che è: un’eccellenza agroalimentare frutto di lavoro, qualità e tradizione, che va rispettata e valorizzata.
Non permetteremo che il lavoro fatto insieme ai consumatori in questi due anni liberando l’extravergine 100% italiano dalle logiche di Commodities siano depauperate dalla irragionevole rincorsa ai volumi di qualche azienda, porteremo il problema al tavolo olivicolo ministeriale il 26 giugno"
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Olio di oliva in Puglia: si rinnova il Patto Etico

Frantoiani, produttori e organizzazioni sentono il bisogno oggi più che mai di restare uniti e coesi facendo gioco di squadra a tutela della qualità e del prezzo del prodotto finito. Lotta alle sofisticazioni tra le priorità
20 giugno 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Nuove varietà aromatiche resistenti per l'Asti Docg

Un’attività di ricerca con la coltivazione di Piwi in un campo nel comune di Alba e uno di proprietà di un’azienda socia dell’ente consortile. In entrambi i siti sarà presente il Moscato Bianco come varietà di riferimento
19 giugno 2025 | 10:00
Associazioni di idee
L'olio extravergine di oliva della OP Oliveti Terra di Bari nel mondo

Bitonto, Minervino, Terlizzi, Corato, Ruvo, Toritto, Molfetta, Fasano lavorano insieme per dare ricchezza al territorio con l'olio. 64 milioni il valore della produzione, 20 milioni di euro l’utile di esercizio
19 giugno 2025 | 09:00
Associazioni di idee
No al sottocosto sull'olio di oliva: più tracciabilità e valorizzazione del prodotto

L'industria olearia italiana delinea il suo bilancio dell’annata 2024-25, contrassegnata da crisi climatica e tensioni internazionali. Tuttavia, grazie al loro know-how, le aziende hanno saputo reagire alla situazione difficile
18 giugno 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Troppa poca frutta nelle scuole italiane

Frutta presente solo in un distributore automatico su 100, la qualità dei pasti nelle mense scolastiche soddisfa appena 1 genitore su 3
14 giugno 2025 | 12:30
Associazioni di idee
Ultimi passi per sbloccare il vino dealcolato

Il decreto fiscale rimane infatti l’ultimo nodo da sciogliere per consentire alle imprese italiane di dealcolare in Italia. Quello dei vini No-low è un mercato che in Italia vale oggi solo 3,3 milioni di euro
14 giugno 2025 | 10:30