Associazioni di idee
I cambiamenti climatici mettono a rischio la dieta mediterranea
Il 2022 è stato segnato da una devastante siccità con i primi dieci mesi che hanno fatto registrare una temperatura addirittura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica
11 novembre 2022 | C. S.
I cambiamenti climatici denunciati al vertice Cop27 tagliano anche i raccolti nazionali e mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 30% per l’extravergine di oliva all’10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al 5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nel giorno di San Martino, l’11 novembre, che chiude tradizionalmente il bilancio di un anno di lavoro nelle campagne con la Giornata del Ringraziamento, tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene promossa dalla Coldiretti in tutta Italia in questo periodo.
Il 2022 è stato segnato da una devastante siccità con i primi dieci mesi che hanno fatto registrare una temperatura addirittura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni ridotte di oltre 1/3 secondo Isac Cnr. Il clima pazzo, con il moltiplicarsi degli eventi estremi, ha provocato danni in agricoltura che nel 2022 superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale, secondo la Coldiretti.
Sul fronte dei raccolti la Coldiretti stima, infatti per quest’anno una produzione di pomodoro da industria per pelati, passate, polpe e concentrato di 5,5 milioni di tonnellate a livello nazionale, in calo dell’11% rispetto al 2021 con l’Italia che si classifica così al terzo produttore mondiale del 2022, dopo gli USA leader mondiali e la Cina. Nei primi 7 mesi del 2022 - secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat - sono stati importati 120 milioni di chilogrammi di derivati del pomodoro, 47 dalla Cina, 30 dalla Spagna, 14 dalla Turchia e 13 milioni di chili dagli USA.
Ma è autunno nero anche per l’olio d’oliva con un crollo della produzione nazionale di olive per l’olio scesa a 230 milioni di chili con un calo del 30%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. Ma per gli elevati costi di carburante, elettricità, service e prodotti di supporto alla nutrizione dei terreni – spiega Coldiretti - diverse aziende hanno deciso di non intervenire tanto che le tavole del Belpaese devono dire addio a quasi 1 bottiglia su 3 di olio extravergine Made in Italy.
In questo scenario pesante – sottolinea la Coldiretti – si inserisce la produzione di grano duro in Italia stimata in 3,8 milioni di tonnellate in calo del 5% nonostante l’aumento delle superfici coltivate che sono passate a 1,24 milioni di ettari nel 2022 contro 1,23 milioni del 2021 per una strategica filiera nazionale della pasta che coinvolge 200mila aziende agricole italiane.
E se resiste sui livelli dello scorso anno la produzione di vino con un recupero dei grappoli nel corso della vendemmia, gli acquisti di frutta e verdura degli italiani sono in calo del 9% nei primi otto mesi del 2022 secondo l’analisi Coldiretti su dati Cso.
Uno scenario difficile sul quale pesa la crisi energetica con più di una azienda agricola su dieci (13%) a rischio di chiusura secondo il Crea. Il settore ha infatti affrontato rincari determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. La riduzione dei raccolti nazionali non comporta solo danni economici per gli agricoltori ma anche il rischio per i consumatori che prodotti di importazione siano spacciati per italiani finiscano nel carrello. La Coldiretti raccomanda attenzione alle etichette con l’origine dei prodotti, consiglia gli acquisti diretti dagli agricoltori e chiede alle istituzioni preposte di incrementare i controlli per prevenire eventuali frodi.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Gli alimenti dell'inverno che fanno bene alla salute
Nasce il primo mercato contadino all’interno di un ospedale: il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. L’iniziativa, come suggeriscono i vari slogan disseminati all’interno del mercato, nasce dall’idea che “il cibo è la prima medicina” e che “più vicini all’agricoltura significa più lontani dalle malattie”
18 dicembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Scoperto olio di oliva contraffatto: un plauso ai militari della Guardia di Finanza
La frode attuata da un commerciante che tentava di vendere una miscela di olio di oliva e olio di semi spacciandola per olio extravergine di oliva. Le latte e i contenitori di plastica in cui era contenuta la miscela erano privi di ogni indicazione obbligatoria relativa alla tracciabilità
18 dicembre 2025 | 08:30
Associazioni di idee
Sul glifosato si riaccende la polemica: è pericoloso?
Diversi studi hanno rilevato residui di glifosato nel latte materno, sollevando preoccupazioni per gli effetti sulla crescita infantile, data la vulnerabilità dei neonati e il ruolo cruciale del latte come nutriente e prima difesa immunitaria
16 dicembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
I frantoi pugliesi si fermano per quattro giorni: niente olio di oliva prima di Natale
La FIOQ rivolge un appello a tutti gli attori della filiera olivicola, produttori, frantoi, commercianti, industria e Grande Distribuzione Organizzata, affinché ciascuno assuma un comportamento coerente e responsabile
15 dicembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Cucina Italiana, per i frantoiani è un traguardo storico, l’olio extravergine d'oliva è l’essenza culturale del nostro Paese
Per noi frantoiani rappresenta un riconoscimento doppio: l’olio extravergine d’oliva non è solo un alimento, ma un simbolo identitario, il frutto di una sapienza che unisce territori, famiglie, imprese e paesaggi
14 dicembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
Olivi sradicati e olivicoltori palestinesi ridotti alla fame
Agli olivicoltori palestinesi viene impedito di poter vendere liberamente le proprie olive, come è stato messo in evidenza lucidamente e drammaticamente nella recente audizione dell’imprenditore Ziad Anabtawi, davanti alla Commissione Esteri e Difesa del Senato della Repubblica Italiana.
14 dicembre 2025 | 10:00