Associazioni di idee
E' tempo di una Igp per l'olio extra vergine di oliva dell'Abruzzo

Studi sostengono che la presenza in una stessa Regione di oli Dop e di oli Igp fa sì che gli oli Dop abbiano un prezzo mediamente più alto rispetto a quelli riferiti ad aree in cui non è presente una Igp regionale
05 luglio 2022 | C. S.
Dopo la nascita dell'olio extra vergine di oliva Igp Roma, indicazione geografica protetta che in realtà prende tutto il Lazio, e con l'Igp Campania che ha iniziato il suo iter, ora un'altra regione italiana sta pensando alla nascita dell'Igp per il suo olio: è l'Abruzzo.
E' stata indatti questa la proposta della Cia abruzzese durante la presentazione del progetto di macrofiliera “Innovaolio”.
“L’olio d’oliva, rappresenta per l’economia abruzzese una fonte piuttosto redditizia, tanto da considerarlo “l’oro verde” dell’Abruzzo - afferma il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti - La nostra Confederazione si sta muovendo per portare valore aggiunto al settore olivicolo affinché continui ad essere un’eccellenza ma anche per tutelare la bellezza paesaggistica con gli uliveti, soprattutto in chiave turistica”.
Al convegno ha partecipato il Presidente Cia Chieti Pescara, Domenico Bomba, “Studi sostengono che la presenza in una stessa Regione di oli Dop e di oli Igp fa sì che gli oli Dop abbiano un prezzo mediamente più alto rispetto a quelli riferiti ad aree in cui non è presente una Igp regionale. Le due certificazioni di origine, infatti, non rischiano di essere beni fra loro competitivi ma oli percepiti dal consumatore come prodotti diversi nella qualità e questo non può che incentivare all’acquisto delle Dop - sostiene Bomba - L’Igp dovrà comunque garantire che tutte e tre le fasi che compongono la filiera (produzione, trasformazione e imbottigliamento) siano effettuate in Abruzzo”.
L’Abruzzo è la quinta regione tra le più produttive in Italia per quanto riguarda la produzione di olio d’oliva. Circa 530 frantoi sparsi nel territorio abruzzese vengono registrati ogni anno. La produzione annuale ammonta ad oltre 250mila quintali di olio, di cui, quasi il 50% si concentra nella provincia di Chieti, mentre l’altra metà della produzione è ripartita nelle città di Pescara (30%), Teramo (16%) e l’Aquila (4%).
Oggi in Abruzzo vi sono 3 Dop: la Aprutino Pescarese, la Colline Teatine e la Pretuziano delle Colline Teramane.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Superare impasse RCA obbligatoria per mezzi agricoli in aree private

Se un mezzo agricolo non circola su strada, non può essere trattato come un veicolo stradale. Ora cinque emendamenti bipartisan prevedono di estendere esplicitamente la deroga all’obbligo RCA per le macchine agricole
16 settembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
Stop al limite delle 6 ore per la vendita delle olive: la richiesta di ItaliaOlivicola

I frantoi del centro-nord Italia sarebbero impossibilitati ad acquistare le olive da Puglia, Calabria e Sicilia, con il rischio di un eccesso di offerta in queste regioni in alcuni periodi e il possibile innesco di fenomeni speculativi
16 settembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Aumenti dei prezzi degli alimentari e carrelli sempre più vuoti

Il peso di cibi e bevande sulla totalità dei consumi di una famiglia media è salito infatti negli ultimi anni dal 17,7% al 19,2%, a dimostrazione degli effetti negativi dei rincari sulle tasche dei cittadini.
11 settembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Dall'accordo UE-Mercosur prospettive interessanti per la grappa

Per la Grappa a indicazione geografica si aprono scenari di grande interesse, essendo denominazione che sarà protetta nei Paesi Mercosur, offrendo ai produttori nazionali interessanti opportunità di esportazione e di ampliamento dei mercati
08 settembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Il miele italiano è in crisi, anche per colpa delle frodi

All’apicoltura condotta con “metodo biologico” aderisce poco più del 5% dei produttori contro circa il 95% dei produttori convenzionali. La vicenda del "falso miele bio" a Verona rischia ora di incrementare lo scetticismo degli apicoltori
08 settembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Fermare le frodi nel biologico è una priorità per tutelare tutti

Assobio ribadisce l’importanza di introdurre un marchio biologico italiano, strumento indispensabile per garantire la riconoscibilità e la valorizzazione delle produzioni bio nazionali, ottenute da materie prime coltivate o allevate sul territorio italiano
06 settembre 2025 | 12:00