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Lamberto Frescobaldi è il nuovo presidente dell'Unione Italiana Vini
Priorità sono i temi della salute e dei vini sostenibili, che con una norma unica che dia una risposta unica ad aspetti sensibili e di marketing e oggetto di greenwashing
04 maggio 2022 | C. S.
Il produttore toscano Lamberto Frescobaldi è il nuovo presidente di Unione italiana vini (Uiv).
Eletto all'unanimità oggi a Roma dal Consiglio nazionale in occasione dell'assemblea generale della principale associazione del settore, il presidente della Marchesi Frescobaldi succede a Ernesto Abbona e sarà affiancato dai vicepresidenti Chiara Lungarotti (amministratore unico delle Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (AD Ruffino Group e regione Emea di Constellation Brands).
"Tra le priorità del prossimo mandato - ha detto Lamberto Frescobaldi - vi è certamente quella di dare continuità all'attività dei miei predecessori, che hanno fatto di Unione italiana vini una organizzazione in grado di coinvolgere e rappresentare in maniera organica tutte le componenti della filiera produttiva.
Saremo particolarmente attenti sia in ambito nazionale che internazionale ai temi caldi del settore, a partire quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, che con la nuova la norma unica hanno la possibilità di dare una risposta concreta a un aspetto in altri settori abusato e oggetto di greenwashing. Vorremmo infine riuscire a dare un'identità - ha sottolineato - a una parte cospicua di quel 50% di vino italiano non a denominazione".
Lamberto Frescobaldi, fiorentino, rappresenta la trentesima generazione di viticoltori della famiglia. Laurea in viticoltura all'Università di Davis, California, guida un'azienda - la Marchesi Frescobaldi - di circa 1.500 ettari vitati suddivisi nelle varie Tenute in Toscana e in Friuli. Accademico dei Georgofili, il nuovo presidente Uiv (già vicepresidente) ha anche sviluppato la collaborazione con l'Istituto di Pena dell'Isola della Gorgona (Livorno) per la produzione di vini all'interno del carcere.
Unione italiana vini, che ha nominato il nuovo consiglio nazionale, conta oggi circa 730 soci in rappresentanza di più di 150mila viticoltori e oltre l'85% del fatturato italiano di vino. L'associazione, attiva dal 1895, è composta oggi da circa un centinaio di addetti tra Roma, Milano e Verona.
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