Associazioni di idee
Ora serve dare attuazione alla legge sul biologico
Al centro del dibattito le prospettive della Politica agricola comune 2023-2027 ma anche gli obiettivi del Green Deal europeo e del Farm to Fork e Biodiversità 2030
14 aprile 2022 | C. S.
A Vinitaly, l'attesissimo appuntamento di carattere internazionale dedicato alle produzioni vitivinicole, si è tenuta la conferenza “PAC 2023/2027 e agricoltura biologica - La filiera vitivinicola apripista dell’agroecologia” , la prima realizzata da Legambiente nell’ambito del progetto CAPSUS – the Common Agricultural Policy toward SUStainability, finanziato dal programma IMCAP dell’Unione Europea.
Un incontro organizzato a poche settimane dall’approvazione della legge sul biologico allo scopo di continuare a costruire il dibattito collettivo circa le azioni concrete da mettere in campo, sia a livello nazionale che internazionale, per fare in modo che la transizione in agricoltura possa trovare piena concretezza già nel breve periodo. Al centro del dibattito le prospettive della Politica agricola comune 2023-2027 e le buone pratiche delle realtà vitivinicole del nostro Paese. Focus della conferenza gli obiettivi del Green Deal europeo e quelli delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 .
Presentata anche la XXX edizione della rassegna degustazione nazionale dei vini da agricoltura biologica e biodinamica organizzata dall’associazione ambientalista. Realizzata in collaborazione con il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e il corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Pisa, la rassegna degustazione nazionale - che avrà come vetrina anche Festambiente, la festa nazionale dell’associazione del cigno verde che si terrà dal 3 al 7 agosto a Rispescia (Gr) - ha lo scopo di valorizzare il lavoro delle realtà vitivinicole che della transizione ecologica hanno già fatto una costante e raccontare le qualità organolettiche dei vini che producono.
Presentato infine il volume “Agroecologia circolare, dal campo alla tavola – Coltivare biodiversità e innovazione” a cura di Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente, e Giorgio Zampetti, direttore generale dell’associazione, che descrive in forma divulgativa, supportata da solide basi scientifiche, tutti gli aspetti e le diverse articolazioni di una vera e propria road-map verso l’agroecologia.
“La transizione ecologica - ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente - passa anche dal settore vitivinicolo. In tale ottica, aver parlato di questa leva strategica per l’intero Paese nell’ambito di Vinitaly è risultato per noi prezioso e importante. Da decenni, con la nostra rassegna lavoriamo per accendere i riflettori sulle realtà vitivinicole bio che hanno scommesso sulla sostenibilità, nella piena e concreta consapevolezza che per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Ue con le strategie Farm to fork e Biodiversità 2030 serve un sostegno concreto e stabile alle attività produttive. Le complesse congiunture geopolitiche contemporanee senza dubbio rendono la strada più dissestata ma non devono rappresentare un ostacolo insormontabile all'applicazione concreta dei principi dell'agroecologia come la riduzione degli input chimici, idrici ed energetici. Proprio in questo momento, al contrario, servono un cambio di passo e un impulso forte e chiaro da parte delle istituzioni, ad ogni livello. La sostenibilità continua ad essere l’unica strada per fare fronte alla crisi climatica in atto. Dall’agricoltura, quella giusta e sana, può passare parte della soluzione. Il settore vitivinicolo rappresenta la filiera più sostenibile e già con determinazione indirizzata verso il biologico. Capitalizziamone l'esempio e andiamo avanti, tenendo ben presente che non ci possiamo permettere battute d’arresto. In tale contesto, è utile fare presente che la partecipazione delle istituzioni al dibattito collettivo è cruciale. L’impegno per il futuro deve andare in questa direzione.”
“La Legge sul biologico, entrata ufficialmente in vigore il 7 aprile dopo oltre 15 anni di attesa, contiene elementi molto rilevanti per favorire la transizione agroecologica del nostro Paese - ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio - e costituisce quindi un’opportunità straordinaria anche per lo sviluppo del settore vitivinicolo. Il momento è decisivo: serve sbloccare risorse fondamentali per incentivare la crescita del biologico, tra cui i finanziamenti contenuti nel Fondo per il biologico , nel PNRR e, in particolare, nel Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 . Avere un PSN che investe sul bio, sia in termini di produzione che di mercato e di supporto agli agricoltori, può favorire ulteriormente il mantenimento e l’espansione dei vigneti bio in Italia che rappresentano il 19% della superficie vitata totale, con la percentuale più alta in Europa e nel mondo, già di per sé è un trend straordinario. Il futuro della viticoltura sarà sempre più bio, un metodo produttivo sostenibile che rispetta l’ambiente valorizzando l’identità dei territori, ma passare al biologico richiede competenze e maggiore professionalità. Ecco perché è fondamentale investire in ricerca, formazione, assistenza tecnica e campagne informative per spiegare i valori del biologico.”
“Anche in Veneto - ha dichiarato Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto - la scelta del biologico tra gli agricoltori e in particolare tra i viticoltori è sempre più presente. Una scelta che deve puntare sulla sostenibilità e sulla cura del territorio, trasformando l’agricoltore in un custode del territorio che cura la terra per renderla sempre più fertile e per diminuirne l’impoverimento della sostanza organica. Diventa quindi fondamentale che tutti facciano la propria parte per raggiungere gli obiettivi delineati dell’Unione Europea con le strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 .”
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