Associazioni di idee

Aumento import e speculazione dietro la crescia del prezzo del caffè

Aumento import e speculazione dietro la crescia del prezzo del caffè

Tra le cause della crisi il congestionamento del traffico marittimo. Rispetto all’anno precedente, il mercato registra importazioni pari a 5,5% di caffè verde 

09 febbraio 2022 | C. S.

Non è facile comprendere lo stato di salute del comparto del caffè, in un inizio d’anno così carico di preoccupazioni. Ma il rincaro del costo della materia prima al grezzo, che si riversa sulla filiera delle 927 torrefazioni italiane e a cascata sui pubblici esercizi e consumatori, arrivando a sfiorare 1,50€ a tazzina, ha delle cause ben definite.

I dati parlano chiaro: rispetto all’anno precedente nel 2021 abbiamo assistito ad un aumento sostanziale delle importazioni, che segnano un +5,5% per il caffè verde e +21,2% per il decaffeinizzato non torrefatto. Un giro d’affari di oltre 982 milioni di euro di import del caffè verde, rispetto ai 930 milioni di euro del 2020 (dati Istat).

In controtendenza l’export della materia prima, che nel 2021 si riduce del 3,8% per il green coffee e del 14,7% per la materia prima decaffeinizzata: da oltre 41 milioni cala a 38 milioni di euro.

“Il periodo del lockdown ha inevitabilmente rallentato l’approvvigionamento delle materie prime: molte torrefazioni hanno ridotto gli stock in magazzino durante il periodo di chiusure, per poi incrementarli con la ripresa post lockdown del 2021” afferma Alessandro Bianchin, CEO di Bin Caffè e Presidente del Gruppo Italiano Torrefattori di Caffè.

Un effetto elastico che avrebbe portato alle attuali difficoltà nei porti di imbarco, luogo in cui si è verificato il congestionamento del traffico e soprattutto complessità nel reperimento di container adatti al trasporto della materia prima. L’approvvigionamento ora richiede tempi molto lunghi.

Ad aggiungersi alle complicazioni che pesano sugli oltre 10.553 addetti del settore (fonte Unioncamere-Infocamere) il cambiamento climatico, causa della forte irregolarità dei raccolti e la speculazione finanziaria internazionale, che come al solito si accoda alla crisi, operando in Borsa senza ritirare il fisico ma gestendo entrate e uscite con strategie di tipo speculativo. Le quotazioni del caffè nelle borse di Londra e New York registrano infatti, da oltre un anno, un trend rialzista dell’80% per il caffè Arabica e del 70% per la Robusta.

“La fase di difficoltà ha però i mesi contati: il caffè italiano è riconosciuto nel mondo e ha voglia di ripartire, ma è importante che le aziende cambino o integrino i propri modelli di business - ribadisce Bianchin - Non lasceremo scadere la qualità per abbattere i costi anzi, il futuro richiede una selezione sempre più accurata della materia prima anche nel canale home.”

È inevitabile che la crisi del settore porterà a dinamiche differenti sia nell’approccio dei consumatori che nelle strategie commerciali delle torrefazioni. Per ora, l’aggiornamento dei bandi per usufruire di contributi volti all’internazionalizzazione, che ora sono terminati, sarebbero d’aiuto oltre alle agevolazioni a lungo respiro e a tutela dei consumatori. 

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

La sofferenza delle piccole e medie imprese del vino italiane

Le realtà vitivinicole più piccole, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e compresi tra 5 e 10 milioni, registrano nel triennio le contrazioni più marcate: rispettivamente -16,4% e -6,4%. In controtendenza le aziende con più di 50 milioni di fatturato

15 novembre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

I 25 anni del consiglio nazionale ordine tecnologi alimentari

Nell'ultimo G7 Agricoltura, i grandi della Terra nelle conclusioni hanno ribadito questa necessità: soddisfare la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo integrando fra loro le dimensioni ambientale, sociale ed economica

15 novembre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

L’olio d'oliva è il filo d’oro che unisce tradizione, qualità e identità

L’olio extravergine d’oliva occupa un posto d’onore: è il simbolo stesso della Dieta Mediterranea, della sostenibilità e della qualità che caratterizzano la nostra cultura alimentare

15 novembre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Fuori i nomi di chi specula sull’olio extravergine d'oliva italiano

Il prezzo dell’olio extravergine italiano non può scendere sotto un valore minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza del settore. Unaprol ha scritto al Ministero: ora interventi immediati e concreti da parte dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità

13 novembre 2025 | 15:15

Associazioni di idee

La causa della speculazione sull'olio di oliva italiano: troppi commercianti

L’esame di alcuni dati sulla campagna olearia in corso fa emergere distorsioni e speculazioni machiavellicamente pilotate. Servono subito controlli rapidi per prevenire riduzione dei prezzi dell'olio di oliva

13 novembre 2025 | 12:00

Associazioni di idee

Alla base della nuova Dieta Mediterranea spicca l’olio extravergine di oliva

La nuova piramide alimentare si fonda su cinque livelli di consumo: alla base di una sana e corretta alimentazione, troviamo l’olio extravergine di oliva, seguito a ruota da cereali integrali, frutta secca, semi, latte e yogurt

13 novembre 2025 | 10:00