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Il rimbalzo del PIL agricolo nel 2021
L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese. A far segnare la maggiore crescita del PIL è l’agricoltura con un balzo del 3,9% del valore aggiunto in termini congiunturali ma ad aumentare è anche l’occupazione nei campi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al primo trimestre del 2021 rispetto a quello precedente
01 giugno 2021 | C. S.
A far segnare la maggiore crescita del PIL è l’agricoltura con un balzo del 3,9% del valore aggiunto in termini congiunturali ma ad aumentare è anche l’occupazione nei campi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al primo trimestre del 2021 rispetto a quello precedente. Si tratta – sottolinea la Coldiretti - della migliore performance tra tutti i settori produttivi con l’agricoltura che cresce dell’1,3% anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese come evidenzia l’indagine Coldiretti/Notosondaggi secondo la quale più di otto italiani su dieci (83%) considerano l’agricoltura importante per il rilancio dell’economia del Paese, con una percentuale di consensi che balzata del 19% nel 2021 rispetto a prima della pandemia.
Le aziende agricole italiane – prosegue la Coldiretti - non hanno mai smesso di lavorare per garantire la continuità delle forniture alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati e consentire quindi alle famiglie di fare la spesa. Un ruolo ricoperto con responsabilità e dedizione – precisa la Coldiretti - da quasi 740 mila imprese agricole impegnate per la tutela del paesaggio, lo sviluppo economico del Paese, la sicurezza e la salute attraverso la produzione di cibo. A pesare su quasi una azienda agricola su cinque (18%) è stata la riduzione della domanda di prodotti provocata soprattutto dal crollo del turismo e dal taglio degli acquisti da parte dei bar, ristoranti e pizzerie costretti alla chiusura ma tra le preoccupazioni delle aziende c’è l’impatto dell’aumento dei costi di produzione (7,5%) secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat.
“L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “proprio per cogliere l’opportunità storica del Recovery Plan abbiamo elaborato progetti concreti immediatamente cantierabili per l’agroalimentare, dai settori produttivi a quello dei biocarburanti, con una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni.
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