Associazioni di idee
Biologico: si consolida la crescita del mercato in Italia
Nel primo trimestre confermati i livelli di consumo di un anno fa. E-commerce ancora +79%. Il taglio dell'Iva sull'ortofrutta bio e il credito d’imposta sui costi certificazione sarebbero una marcia in più
26 aprile 2021 | C. S.
Una grande stagione di rinnovamento culturale, per una reale transizione ecologica nello spirito europeo del Green Deal e del Recovery fund, passerà solo da una maggiore consapevolezza nelle scelte alimentari dei consumatori, a favore di prodotti rispettosi dell'ambiente, della salute e del lavoro dell'uomo. L'Italia dovrà investire in istruzione, ricerca, digitalizzazione di filiera e sgravi fiscali ai produttori: così l'agricoltura biologica potrà svilupparsi, in coerenza con gli obiettivi fissati dall'Unione europea, secondo Assobio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali.
Il momento del comparto è favorevole, si consolida l'incremento dei consumi registrato un anno fa, quando ebbe punte del +20% a marzo-aprile, grazie a una crescita a valore tendenziale dello 0,9% nel primo trimestre 2021. Tra i canali di distribuzione, la spesa online aggiunge un +79% rispetto a un anno fa (+150% in tutto il 2020) e i discount crescono del 10,5% (dati Nielsen).

Le contraddizioni strutturali del mercato tuttavia restano: l'Italia vanta una delle maggiori quote nazionali di superficie agricola utilizzata a biologico in Europa, con un 15,8%, ma la spesa pro capite (pre-Covid) è di 60 euro all'anno, contro i 144 in Germania, 174 in Francia, 338 in Svizzera e 344 in Danimarca (dati Fibl & Ifoam, 2021). Questo, nonostante il nostro sia il primo paese in Europa e secondo al mondo nell'esportazione di prodotti biologici, con oltre 2,6 miliardi di euro, circa il 6% di tutto l'export agroalimentare nazionale.
“I dati dimostrano che il biologico non è una nicchia e il potenziale per un aumento dei consumi interni c'è – osserva Roberto Zanoni, presidente di Assobio -. Va comunicato il suo valore reale. Da un lato il Governo dovrebbe investire in formazione nelle scuole e nella ricerca universitaria, con master e corsi di laurea in agricoltura biologica, per ripensare in chiave nuova il mondo della formazione. Dall’altro lato, si dovrebbe creare maggiore consapevolezza nel consumatore e avviare economie di scala, favorendo il passaggio ad un’autentica agriecologia e ad una maggiore competitività del comparto.

Per favorire gli orientamenti del Green Deal e delle strategie a esso collegate sarebbe opportuno alleviare i costi di certificazione biologica che gravano sulla filiera: “Tale onere si riverbera su produttori, trasformatori e distributori, fino al prezzo finale: virtuosi e tassati, insomma. Riconoscere a questi operatori un credito di imposta, oltre a favorire la conversione delle superfici, aiuterebbe anche i consumi, insieme a un auspicabile taglio dell'Iva sui prodotti dell'ortofrutta biologica: la strategia 'Farm to fork' prevede infatti che tutti gli europei possano contare su alimenti sani, economicamente accessibili e sostenibili”.
La promozione della tracciabilità, la valorizzazione dei loghi di qualità europea in etichetta, la comunicazione, sono alcune leve per incrementare la fiducia dei consumatori, avvalendosi delle tecnologie digitali, avanzate dalla stessa Commissione di Bruxelles, in una recente comunicazione al Parlamento europeo. “Urge investire nell'innovazione digitale, creando una piattaforma di tracciamento validata dal ministero delle Politiche agricole, che dovrà essere utilizzata da tutti, produttori e operatori del biologico, dal campo alla tavola – conclude Zanoni -. È ora di un vero cambio di passo a tutti i livelli, dalle scuole ai decisori politici, dagli opinion leader ai distributori, per riconoscere nel biologico l'asset che potrà dare al Paese un ruolo da protagonista nel futuro green e sostenibile d'Europa”.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Il settore agrituristico italiano vale 2 miliardi di euro
Record assoluto per quanto riguarda la domanda agrituristica, con più di 4,7 milioni di ospiti e 17 milioni di pernottamenti in agriturismo nel 2024, valori superiori al 25% rispetto a quelli pre-pandemici
25 novembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Federconsumatori contro la speculazione sull'olio di oliva italiano
Federconsumatori Basilicata propone l’inasprimento delle sanzioni per frodi agroalimentari, l’obbligo di tracciabilità totale per l’olio extravergine;, incentivi per la produzione sostenibile e certificata e tutela delle denominazioni di origine e delle varietà autoctone
23 novembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Acquisti di olio di oliva italiano di qualità: al via una fase sperimentale
Nuovo accordo , dopo quelli siglati gli anni scorsi, tra Costa d'Oro e Confagricoltura per una nuova fase sperimentale per valorizzare ll'extravergine italiano. Si partirà da Puglia e Calabria
22 novembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Con l'olio extravergine di oliva dal fast food al fast good
Accanto ai temi classici della ristorazione professionale, emerge una novità significativa: l’attenzione ai modelli di consumo veloci, al cosiddetto fast food di nuova generazione. L’olio extra vergine di oliva può essere protagonista anche in queste formule contemporanee
20 novembre 2025 | 18:00
Associazioni di idee
La Calabria olivicola che non ti aspetti: qualità con lo sguardo oltre la tradizione
Un momento di festa, nel mezzo della campagna olivicola, che si presenta buona per quantità e addirittura eccellente per qualità, come confermato all’unisono da tutti i presidenti calabresi del variegato mondo di Italia Olivicola
20 novembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
A rispettare l'olivo si comincia da piccoli
In occasione della Giornata dell’Albero, che si celebra il 21 novembre, sono stati messi a dimora quattro alberi di olivo, uno per ciascuna sezione della scuola a Surbo
20 novembre 2025 | 09:15